Le quotazioni di Gino Parin, pittore e ritrattista triestino attivo nel primo Novecento, rappresentano un dato interessante per chi possiede una sua opera. L’artista dipinse prevalentemente a olio, ma fece largo uso anche di carboncino e matita grassa per realizzare ritratti e studi preparatori. La sua produzione si concentra soprattutto sulla figura femminile, vero fulcro della sua ricerca artistica, pur includendo anche altri soggetti.

Prezzi Correnti delle Sue Opere

Attualmente, i dipinti a olio di Gino Parin hanno quotazioni che variano tra i €500 e i €12.000, un range che copre la maggior parte delle sue opere. I valori più alti vengono raggiunti dai ritratti femminili più raffinati, eseguiti con eleganza e sensibilità. Meno richiesti, invece, i lavori su carta, che solitamente si collocano in una fascia di prezzo compresa tra i €100 e i €1.000.

Il record di vendita per un’opera di Parin è di €24.000, ottenuto nel 2008 con Autoritratto nello studio, un dipinto di grande formato (120 x 120 cm) in cui l’artista si rappresenta con pennello e tavolozza nel suo atelier. Un soggetto particolarmente evocativo, capace di suscitare notevole interesse tra collezionisti e appassionati.

Si ricorda che le quotazioni riportate sono da considerarsi indicative. Per una valutazione precisa, è consigliabile rivolgersi ai nostri specialisti, esperti dell’arte a Trieste tra ‘800 e ‘900.

Gino Parin Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Analisi del Mercato di Gino Parin: Un Ritrattista Raffinato della Trieste Mitteleuropea

Gino Parin è stato un pittore triestino di origine austro-tedesca, attivo tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. È ricordato soprattutto per i suoi eleganti e raffinati ritratti femminili, capaci di restituire l’identità della borghesia mitteleuropea del suo tempo. La sua pittura unisce le influenze della Secessione viennese a una profonda sensibilità personale.

Dopo essersi formato a Monaco di Baviera, venne influenzato dalle principali correnti artistiche internazionali. Negli anni Venti partecipò con regolarità alle più importanti rassegne italiane. La sua carriera fu tragicamente interrotta nel 1944, quando venne deportato in un campo di concentramento, dove morì.

Oggi, sebbene il nome di Gino Parin non sia particolarmente noto al grande pubblico, gode di un buon seguito tra i collezionisti, soprattutto a Trieste, sua città natale, e in generale nel Nord-Est italiano. È una firma presente con una certa regolarità sul mercato dell’arte.

Le sue quotazioni restano in genere contenute, risentendo della sua limitata notorietà. A ottenere i risultati migliori sono i ritratti femminili più suggestivi, soprattutto quelli che uniscono fascino, sensualità e atmosfere sospese.

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La valutazione sarà effettuata dai nostri esperti, specializzati nell’arte a Trieste tra Otto e Novecento. Abbiamo una profonda conoscenza dell’opera di Gino Parin, che ci consente di elaborare stime coerenti con le quotazioni attuali. Grazie alle immagini fornite, potremo determinare il potenziale valore della tua opera sul mercato.

In particolare prenderemo in considerazione: soggetto, qualità, dimensioni e tecnica. Nel repertorio di Gino Parin sono indubbiamente più apprezzati i ritratti femminili a olio, soprattutto se raffinati, eleganti e sensuali. Molto ambita anche la sua produzione vicina alla Secessione Viennese. Le opere di grande formato raggiungono le valutazioni migliori.

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Siamo interessati ad acquistare opere di Gino Parin, in particolare evocativi e raffinati ritratti femminili. Riteniamo che sia stato uno dei protagonisti del panorama artistico triestino della prima metà del XX secolo, distinguendosi per la sua maestria nella ritrattistica. Cerchiamo dipinti significativi del suo repertorio.

Il potenziale acquisto della tua opera sarà valutato dai nostri esperti, che vantano una profonda competenza nelle quotazioni di Gino Parin. Questa conoscenza ci consente di condurre trattative in linea con i prezzi di mercato. Una volta trovato un accordo, ci occuperemo noi di tutti gli aspetti logistici.

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Biografia di Gino Parin Pittore

Gino Parin, nome d’arte di Federico Guglielmo Jehuda Pollack, nacque il 25 agosto 1876 a Trieste, all’epoca parte dell’Impero austro-ungarico. La sua famiglia, di religione ebraica, proveniva dall’Europa centrale. Si avvicinò alla pittura frequentando l’atelier del conterraneo Eugenio Scomparini, e proseguì la sua formazione artistica all’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera, dove entrò in contatto con le principali correnti internazionali del tempo.

Nel corso della sua carriera, si perfezionò attraverso numerosi viaggi in Europa, in particolare in Svizzera, paese che visitò più volte. Espose regolarmente nella sua città natale, partecipando attivamente alle mostre del Circolo Artistico di Trieste. Allo scoppio della Prima guerra mondiale si trasferì in Svizzera, dove rimase per tutta la durata del conflitto.

Nel dopoguerra prese parte a numerose esposizioni di rilievo. Tra il 1920 e il 1926 partecipò regolarmente alle mostre della Promotrice di Torino, mentre tra il 1922 e il 1932 espose alla Biennale di Venezia. Fu inoltre presente alla Biennale di Roma (1921, 1923 e 1925) e alla Quadriennale di Torino (1923 e 1927).

Durante la Seconda guerra mondiale, a causa delle persecuzioni razziali, fu arrestato e deportato nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, dove morì nel giugno del 1944.

Gino Parin Opere – Stile e Caratteristiche

Ritratti Femminili nell’Arte di Gino Parin: L’Anima della Borghesia Triestina

L’arte di Gino Parin si distingue per la sua straordinaria capacità ritrattistica, che trova espressione soprattutto nei volti della borghesia triestina del primo Novecento. Le sue opere si caratterizzano per uno stile raffinato, fatto di tonalità morbide e modi pittorici eleganti, in cui affiora chiaramente la sua formazione mitteleuropea, arricchita però da una profonda sensibilità personale.

Particolarmente attratto dal ritratto femminile, Parin immortala contesse, baronesse e altre figure dell’aristocrazia, dando vita a una galleria di donne ritratte con grazia e introspezione. Tra le sue muse predilette spicca Fanni Tedeschi, soggetto di numerose opere in cui l’artista dimostra tutta la sua perizia tecnica e il suo gusto estetico.

La sua maestria si rivela nella cura meticolosa dei dettagli e nell’uso sapiente delle luci artificiali, che conferiscono alle composizioni un’atmosfera intensa. Attento alle espressioni e agli stati d’animo delle sue modelle, Parin adotta una tavolozza ricca e sofisticata, capace di evocare ambientazioni sospese.

In una fase della sua produzione, raggiunge esiti pittorici vicini alla Secessione viennese, realizzando opere dal marcato sapore klimtiano, in cui eleganza decorativa e introspezione psicologica dialogano.

Quadri

1. Autoritratto nello studio
2. Meditazione
3. Fanni Tedeschi in poltrona
4. Ritratto di donna
5. La modella
6. Figura in rosso
7. Donna allo specchio
8. Ninetta con Cestina
9. Ritratto di Fanni Tedeschi
10. Fiori nel vaso bianco
11. In lettura