
BARTOLOMEO BEZZI QUOTAZIONI
Le quotazioni di Bartolomeo Bezzi, pittore trentino della seconda metà dell’Ottocento, possono appresentare un tema di interesse per chi possiede un suo dipinto. Specializzato nel paesaggio, sviluppò uno stile personale che assorbe influenze lombarde, venete e, infine, nordiche. La sua tavolozza, tenue e delicata, accompagna scorci naturalistici e urbani spesso caratterizzati da un’atmosfera silenziosa, contemplativa e sospesa.
Attualmente, le opere di Bartolomeo Bezzi hanno generalmente quotazioni tra i €1.000 e i €10.000, a seconda del soggetto, del periodo, delle dimensioni e della forza artistica. Particolarmente ricercate le vedute veneziane, veronesi e trentine, anche se il valore di ogni opera è determinato soprattutto dalla capacità di emozionare. Il record di vendita corrente per un suo dipinto è stato raggiunto nel 1998, quando Paesaggio trentino (1891) è stato ceduto per €82.673.
Le cifre indicate hanno valore puramente orientativo. Per ottenere una stima personalizzata, è consigliabile rivolgersi ai nostri esperti, specializzati nel paesaggismo italiano della seconda metà del XIX secolo.
FASCIA DI PREZZO:€1.000 - €10.000
VALORE DEI QUADRI
€1.000 – €10.000
RECORD DI VENDITA
€82.673
Bartolomeo Bezzi Quotazioni, Prezzi e Valore Opere
Il mercato di Bartolomeo Bezzi: un maestro del paesaggio tra Naturalismo e Simbolismo
Considerato una figura chiave del naturalismo tardo-ottocentesco e dell’impressionismo in Italia, Bartolomeo Bezzi fu uno dei protagonisti della pittura di paesaggio nel XIX e XX secolo. Originario del Trentino, operò principalmente a Milano, Verona e Venezia, riuscendo a fondere la solida formazione lombarda con le suggestioni del vedutismo veneto.
La sua costante partecipazione alle Biennali di Venezia e il dialogo con l’ambiente artistico internazionale gli permisero di sviluppare uno stile lirico e silenzioso, incentrato sulla natura, nel quale si riflette una personale interpretazione dell’arte nordica, caratterizzata da accenti simbolisti.
Oggi, il suo nome è apprezzato e ricercato sul mercato nazionale, con maggiore interesse nelle aree in cui ha operato. La sua produzione è piuttosto ampia e ben rappresentata sul mercato, anche se le opere di particolare rilievo sono relativamente rare. Le quotazioni restano solide e sostenute, pur essendo inferiori rispetto ai picchi raggiunti alcuni anni fa, quando la pittura dell’Ottocento godeva di maggior interesse.
Paesaggio trentino (1891)
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La valutazione verrà elaborata dai nostri esperti, specializzati nella pittura di paesaggio della fine del XIX secolo nell’Italia nord-orientale. Vantiamo una profonda conoscenza della vita, delle opere e del mercato di Bartolomeo Bezzi, che ci consente di realizzare delle stime in linea con le quotazioni dell’autore trentino. Per valutare correttamente un suo dipinto, esamineremo: soggetto, dimensioni, periodo e forza artistica.
Come già detto nel testo precedente, riteniamo che la forza artistica nell’opera di Bartolomeo Bezzi risieda nella capacità emozionale e non nella accuratezza tecnica. La ricerca del pittore, ottenuta tramite atmosfere crepuscolari, malinconiche e inanimate, è di interpretare il paesaggio con un filtro emozionale — segnato dalla luce e dall’anima (caratteristiche che lo accomunano ai pittori nordici). Nel suo repertorio, sono preferiti gli scorci veneziani, veronesi e trentini — tutte località in cui ha operato per gran parte della sua carriera.
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Bartolomeo Bezzi Vendita e Acquisto
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Siamo interessati ad acquistare pezzi significativi di Bartolomeo Bezzi, in particolare i suoi migliori paesaggi. Riteniamo che sia stato un nome di spicco nel suo genere, capace di unire i principi impressionisti con l’impostazione formativa lombarda e l’influenza veneta. Inoltre, crediamo sia stato uno dei pochi pittori italiani in grado di interpretare al meglio — e con una propria vena critica — le influenze nordiche, nel modo di trattare con sentimento il paesaggio naturalistico.
Il potenziale acquisto della tua opera verrà valutato dai nostri esperti, specializzati nelle quotazioni di Bartolomeo Bezzi. La nostra competenza su questo autore ci consente di condurre trattative coerenti con gli attuali prezzi di mercato. Una volta trovato un accordo, ci occuperemo noi degli aspetti logistici.
Bartolomeo Bezzi In Vendita
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Scena di porto con vista su Venezia (1905 c.)
Biografia di Bartolomeo Bezzi Pittore
Bartolomeo Bezzi nacque il 6 febbraio 1851 a Fucine d’Ossana, un piccolo comune della provincia di Trento. Figlio di Domenico e Luigia Tarraboi, proveniva da una famiglia benestante del luogo. La perdita del padre durante l’infanzia segnò profondamente la sua vita, spingendolo ad abbandonare presto il paese natale e ad affrontare un’esistenza itinerante.
Sin da giovane mostrò una forte inclinazione per la pittura, tanto che nel 1871 decise di iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Brera. Qui ebbe come maestri Giuseppe Bertini e Filippo Carcano, due figure di primo piano nel panorama artistico milanese. Il suo debutto avvenne nel 1876 alla mostra annuale dell’istituto, ma poco dopo fu costretto a interrompere gli studi a causa di problemi di salute.
Nonostante ciò, la sua carriera artistica prese avvio con decisione e lo portò a esporre con regolarità e successo nelle principali rassegne italiane e internazionali. Nel 1882 ottenne un importante riconoscimento vincendo il premio Fumagalli, prestigiosa onorificenza milanese. Pur avendo scelto Milano come base, trascorse lunghi periodi anche in Trentino e a Verona.
Dal 1890 al 1912 si trasferì a Venezia, dove si inserì attivamente nell’ambiente artistico locale, stringendo rapporti con pittori come Guglielmo Ciardi, Luigi Nono, Pietro Fragiacomo e Mario De Maria (detto “Marius Pictor”). Nel 1890 partecipò sia alla Promotrice di Torino che alla Società Amatori e Cultori di Roma, due rassegne in cui fu presente anche in altre edizioni. Espose alla Nazionale di Milano nel 1891, 1894, 1897 e 1906, e alla Permanente della stessa città nel 1892, 1893, 1895 e 1903.
Tra i suoi meriti più rilevanti vi fu la presenza costante, dal 1895 (anno della fondazione) al 1914, alla Biennale di Venezia, all’epoca la più importante manifestazione artistica nostrana di carattere internazionale. Qui espose accanto ai grandi protagonisti della pittura europea. Nel 1896 prese parte all’Esposizione della Secessione di Monaco; nel 1898 fu tra i partecipanti all’Esposizione Generale d’Arte Italiana di Torino; nel 1911 espose alla Promotrice di Napoli, e nel 1913 alla I Esposizione della Secessione Romana.
Gli ultimi anni della sua vita furono segnati da frequenti problemi di salute, che gli causarono lunghi periodi di sofferenza. Si spense nell’ottobre del 1923 a Cles.
Scena di porto con vista su Venezia (1903)
Bartolomeo Bezzi Opere – Stile e Caratteristiche
Crepuscoli e silenzi: la pittura di Bartolomeo Bezzi
Fin dagli esordi, Bartolomeo Bezzi orienta la sua ricerca pittorica verso il paesaggio. Avviatosi alla pittura nell’ambiente milanese, subisce inizialmente l’influenza della Scapigliatura, da cui trae i primi modi espressivi. In questa fase compaiono scorci di Milano, Verona e delle valli trentine, dipinti dal vero e con profondo sentimento.
Nel 1890 si trasferisce a Venezia, dove assorbe pienamente la lezione del vedutismo veneto, incarnata da maestri come Ciardi, Nono e Fragiacomo. Ne studia attentamente la palette cromatica e, negli esiti pittorici, si pone al loro stesso livello. Per un breve periodo si dedica anche a soggetti rustici, popolari e di genere, probabilmente influenzato dall’opera di Giacomo Favretto.
È tuttavia nel paesaggio che Bezzi raggiunge la sua piena maturità espressiva. Impressionista italiano per sensibilità e impostazione, riesce a fondere le suggestioni lombarde con quelle venete, arricchendole progressivamente con influssi nordici. Proprio nella fase più matura della sua carriera si manifesta ciò che si può definire – per molti autori dell’Italia nord-orientale – una vera e propria ossessione nordica: una tensione lirica rivolta verso paesaggi interiori e naturalistici che guardano oltre le Alpi.
Le sue vedute, spesso inanimate, sono immerse in atmosfere crepuscolari e giochi di luce delicati, resi con una tavolozza tenue e raffinata. Opere poetiche, in cui Bezzi riesce a cogliere l’anima del paesaggio, conferendo alla veduta naturalistica quella profondità tipica della sensibilità nordica. I suoi paesaggi assumono così valenze esistenziali, evocando atmosfere simboliste e accenti emotivi di straordinaria intensità.
Quadri
- Rive dell’Adige a Verona (1884)
- L’Acqua Morta (1884)
- Solo morente sul Lago di Garda (1890 c.)
- Paesaggio trentino (1891)
- Fantasmi sull’acqua (1898)
- Gondole a Venezia (1903)
- Fantasia dell’aria (1905)
- Una scena di porto con vista su Venezia (1905 c.)
- Veduta di Verona (1914)
- Cipressi e ruderi (1914)
- Sera a Venezia (1918)