Adriano di Spilimbergo Quotazioni.

Adriano di Spilimbergo (1908 - 1975)

QUOTAZIONI

Le quotazioni di Adriano di Spilimbergo per i dipinti ad olio su tela o tavola sono in linea di massima dai €700 ai €3000. I quadri dei pittori “chiaristi” hanno subito una svalutazione negli ultimi 20 anni. Le opere più importanti del pittore potevano valere oltre i €10.000 negli anni ’90. Le quotazioni di Adriano di Spilimbergo per le opere su carta vanno dai €300 ai €1500.

Le stime descritte sono indicative ed andrebbero accompagnate dalla valutazione di un nostro esperto.

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BIOGRAFIA

Nasce a Buenos Aires nel 1908, muore a Spilimbergo nel 1975; pittore. Nel 1911 ritorna in Italia e si stabilisce a Milano. È tra i fondatori dell’ENAPI dell’Italia del Nord (1944- 1945) e tra il 1947 e il 1960 collabora alle varie Triennali di Milano. Negli anni dal 1957 al 1963 fa parte del consiglio direttivo della Società per le belle arti ed esposizione permanente di Milano e nel 1963 ottiene il Premio Everest a Sotto il Monte. L’artista ha sempre seguito una determinata linea “chiarista” (nella sua accezione più pura), dove il manifestarsi del bianco non è dato solamente dalla mano di biacca, disposta precedentemente sulla tela, ma anche dall’uso sapiente e insistente dei colori chiari e tenui.

I nomi con i quali si vorrebbe legare artisticamente Spilimbergo sono molteplici; alcuni legittimi: Matisse, Turner, Bonnard, Corot, Monet, gli antichi lombardi, Carrà (specialmente nel periodo 1925- 1945, che Spilimbergo giovane predilige); altri invece più arditi: Paolo Uccello, Piero Della Francesca, Cézanne, El Greco, Van Gogh, Seurat, Dufy, Utrillo, Rousseau il Doganiere, fino a parlare di «taglio fiammingo» e di «Bruegel moderno». Più moderatamente si può affermare che Spilimbergo opera tenendo assiduamente presenti le tre componenti: tonalismo veneto, esperienza lombarda, cultura francese.

Bibliografia: gli ANNITRENTA - a cura del Comune di Milano

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