
Armando Spadini (1883 - 1925)
- QUOTAZIONI PITTORE
- VALUTAZIONE GRATUITA
- ACQUISTO CON PAGAMENTO IMMEDIATO
- NOTE BIOGRAFICHE
QUOTAZIONI
Le quotazioni di Armando Spadini per gli oli su tela vanno dai €3000 ad oltre i €20.000. Il pittore toscano è molto apprezzato per i quadri impressionisti dell’inizio del XX secolo.I disegni e i bozzetti del pittore hanno valori medi di €500/1000. La qualità è un fattore molto importante nelle quotazioni di Armando Spadini per i dipinti.
Le stime descritte in questo paragrafo sono indicative e andrebbero approfondite dalla una valutazione da parte di un esperto.
Contattaci per scoprire gratuitamente il valore della tua opera d’arte.
I NOSTRI SERVIZI
VALUTAZIONE GRATUITA
Forniamo stime gratuite su fotografia delle opere d’arte del pittore italiano Armando Spadini.
Inviaci delle foto ben dettagliate del fronte dell’opera, del retro, della firma e le dimensioni.
Whatsapp: +39 3933795727
Mail: info@acquistoarte.it
ACQUISTO CON PAGAMENTO IMMEDIATO
Acquistiamo con pagamento immediato quadri, dipinti, disegni, acquarelli e pastelli di Armando Spadini.
Garantiamo la massima privacy sulle trattative.
Whatsapp: +39 3933795727
Mail: info@acquistoarte.it
NOTE BIOGRAFICHE
A Firenze segue corsi di decorazione e ceramica all’Istituto d’Arte e la Scuola Libera del Nudo all’Accademia delle Belle Arti. Grazie allo studio e alla riproduzione delle opere degli antichi maestri nei musei, acquisisce una maggiore sicurezza nel dipingere; approfondisce cosi le sue conoscenze e il suo gusto per la pittura rinascimentale e seicentesca, che tenta di conciliare con la tavolozza chiara dei Preraffaeliti e di Renoir. Nel 1901 vince il secondo premio al Concorso Alinari per l’illustrazione della Divina Commedia.
Spadini consegue il Pensionato artistico nel 1909 con l’opera Giovinetti che si bagnano sul la riva di un fiume; trasferitosi quindi a Roma, dopo un periodo difficile sul piano personale ed economico, comincia a rappresentare la luce chiara e solare della città e dei suoi parchi. Nel 1913, in occasione della Prima Secessione romana, ottiene critiche positive e l’acquisto di due opere da parte dello Stato. Diffidente verso le avanguardie, predilige un linguaggio di matrice impressionista, per dare rilevanza al suo mondo famigliare e agli oggetti quotidiani.
Espone a Roma nel 1918 presso la Casina Valadier in occasione di una mostra d’arte giovanile. Dopo essersi unito al gruppo Valori Plastici per il recupero della tradizione artistica italiana, espone con loro alla Fiorentina primaverile del 1922. La Biennale di Venezia gli dedica una sala nel 1924; la Quadriennale di Roma una retrospettiva dopo la morte.