L’eredità artistica di Bortolo Sacchi è prevalentemente composta da dipinti, che costituiscono il fulcro della sua espressione creativa. Fin dai suoi primi lavori, si distingue per la sua profonda ispirazione dall’antico, reinterpretando e personalizzando dipinti attraverso un filtro personale ricco di atmosfere enigmatiche, surreali e ultraterrene. Le sue opere sono pervase da un’atmosfera unica, che oscilla tra il sinistro e il magnifico, tra il macabro e il sublime.

Ma quale è il valore reale delle opere di Bortolo Sacchi? Le quotazioni dell’artista variano in base al periodo di produzione e alla tipologia di opera. Le opere realizzate prima del secondo conflitto mondiale, comprese nel periodo tra il 1920 e il 1940, generalmente presentano valori di mercato più elevati, con quotazioni medie che oscillano tra €1.000 e €4.000. Queste opere rappresentano spesso il culmine della sua produzione artistica, caratterizzata da una profonda ricerca stilistica e simbolica.

Per le opere successive al secondo conflitto mondiale, i valori di mercato di Bortolo Sacchi tendono a essere inferiori, con quotazioni medie comprese tra €100 e €1.000. Questo non significa, però, che tali opere siano meno significative o di minor valore artistico; piuttosto, riflette il cambiamento dei gusti e delle tendenze nel mondo dell’arte nel secondo dopoguerra.

Tuttavia, è importante sottolineare che queste valutazioni sono puramente indicative e possono variare in base a diversi fattori, tra cui la rarità dell’opera, le sue dimensioni, il suo stato di conservazione e il contesto storico-artistico in cui è stata prodotta. Per ottenere una valutazione accurata e dettagliata delle opere di Bortolo Sacchi, ti consigliamo di usufruire della nostra valutazione gratuita da parte dei nostri esperti di Realismo Magico.

Bortolo Sacchi Quotazioni e Valore Opere

Bortolo Sacchi, un pittore semi-sconosciuto ma straordinariamente affascinante originario di Venezia, rappresenta una figura che merita di essere riscoperta e rivalutata nel contesto dell’arte italiana del Novecento. Attivo nella prima metà del XX secolo, ha contribuito in modo significativo alla vita culturale e artistica del suo tempo, immergendosi nella corrente del Realismo Magico e aderendo a una pittura di ritorno all’ordine che affonda le sue radici nell’antico.

Le opere pittoriche di Bortolo Sacchi, intrise di suggestioni dal passato e permeate da un’atmosfera misteriosa e sospesa, offrono uno sguardo unico e suggestivo sulle vedute veneziane e sui ritratti enigmatici che hanno reso l’artista un maestro nell’esplorare i confini tra realtà e immaginazione. Demoniaci e figure enigmatiche danzano tra i vicoli stretti e le calle veneziane, creando un intreccio di suggestioni che catturano l’attenzione e stimolano la fantasia dello spettatore.

Ma qual è il valore delle opere di Bortolo Sacchi sul mercato attuale? Rispondere a questa domanda non è semplice, considerando la natura sfuggente delle sue opere sul mercato. Tuttavia, negli ultimi anni abbiamo assistito a un crescente interesse e una rivalutazione positiva delle opere di Sacchi, in particolare quelle realizzate tra gli anni ’20 e ’40, periodo considerato il culmine della sua produzione artistica.

Le opere che rispecchiano lo stile del Realismo Magico di Sacchi, con le loro atmosfere evocative e i soggetti enigmatici, hanno visto un aumento significativo dei valori sul mercato, conferendo loro un fascino e una desiderabilità maggiori rispetto al passato. Tuttavia, valutare correttamente una delle sue opere richiede una valutazione approfondita che tenga conto di diversi fattori, tra cui la qualità artistica, la datazione dell’opera, il soggetto raffigurato, le dimensioni e la storia dell’opera stessa.

La qualità artistica rimane un criterio fondamentale nell’attribuire valore a un’opera di Bortolo Sacchi, con il periodo tra il 1920 e il 1940 spesso considerato il più ricercato dagli acquirenti, poiché rappresenta il periodo di massima maturità artistica dell’artista. I soggetti più ricercati includono i suggestivi vicoli veneziani e i ritratti misteriosi e sospesi, che catturano l’immaginazione e la curiosità del pubblico.

In conclusione, l’opera di Bortolo Sacchi rappresenta un tesoro nascosto nel panorama dell’arte italiana del Novecento, e la sua rivalutazione recente ha reso le sue opere ancora più affascinanti.

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È importante sottolineare che la valutazione di un’opera d’arte è un processo complesso che richiede l’esperienza di esperti del settore. Considereremo la qualità dell’opera, lo studio del soggetto raffigurato e l’importanza dell’opera stessa per determinare un possibile valore di mercato.

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Ogni opera sarà valutata individualmente per comprendere appieno il suo valore, la sua qualità e il suo potenziale di mercato. Una volta trovato l’accordo, gestiremo noi il ritiro e la logistica, avvalendoci di ditte specializzate nel trasporto di opere d’arte per garantire che l’opera arrivi a destinazione in modo sicuro e protetto.

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Biografia di Bortolo Sacchi Pittore

Nato a Venezia nel 1892, i dettagli della sua infanzia sono avvolti nel mistero, ma è noto che Bortolo Sacchi coltivò fin da giovane un talento innato per l’arte. La sua formazione artistica avvenne all’Accademia tedesca di Belle Arti a Monaco di Baviera, dove ebbe modo di immergersi nella vivace scena artistica europea dell’epoca, assorbendo influenze e affinando la sua tecnica.

Tornato in patria verso la metà degli anni ’10, si trovò immerso negli eventi travagliati della Prima Guerra Mondiale, un periodo che avrebbe segnato profondamente la sua vita e il suo lavoro artistico. La guerra, sebbene fosse un periodo di caos e distruzione, lo portò anche a riflettere sulla natura umana e sulla condizione dell’uomo, temi che avrebbero permeato la sua produzione artistica in seguito.

Tuttavia, fu dopo la fine del conflitto che Sacchi si dedicò con maggior impegno alla sua passione per la pittura. Ammiratore dei lavori di artisti come Felice Casorati, Sacchi intraprese un percorso artistico caratterizzato da una profonda ricerca di espressione e significato. La sua presenza sulla scena artistica veneziana si manifestò con il suo debutto espositivo alla XII Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, un evento che segnò l’inizio della sua carriera artistica e lo mise sotto i riflettori dell’attenzione pubblica.

Durante il suo soggiorno a Venezia, Sacchi ebbe l’opportunità di incontrare e stringere amicizia con altri artisti, tra cui Cagnaccio di San Pietro, un incontro che avrebbe influenzato in modo significativo il suo percorso artistico. Partecipò anche alla XIII e alla XIV Biennale, consolidando il suo status come uno dei talenti emergenti dell’arte italiana.

Gli anni ’30 videro Sacchi immergersi ancora di più nel mondo dell’arte espositiva. Nel 1931, partecipò alla I Quadriennale romana, una mostra che rappresentava un momento cruciale per l’arte italiana del periodo. Le sue opere, caratterizzate da una profonda sensibilità e da una tecnica raffinata, attirarono l’attenzione dei critici e del pubblico.

Tuttavia, la sua vita e la sua carriera subirono una brusca interruzione con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Coinvolto nuovamente nei conflitti che dilaniavano l’Europa, trovò poco spazio per la sua pratica artistica durante quegli anni oscuri. Dopo la guerra, sentendo il bisogno di allontanarsi dalla frenesia della vita urbana, decise di trasferirsi in una località più tranquilla.

Scelse Bassano del Grappa come suo rifugio, una città immersa nella quiete delle colline venete. Qui, lontano dai riflettori e dalla frenesia del mondo dell’arte, Bortolo Sacchi continuò a dipingere con dedizione e passione, ma la sua decisione di condurre una vita più riservata lo portò a cadere nell’oblio della critica e del pubblico.

Di lui si sa poco dopo il suo trasferimento a Bassano del Grappa. Le notizie su di lui si diradarono fino a sparire completamente. Sacchi morì nel 1978, nella tranquillità del luogo che aveva scelto come sua dimora.

Bortolo Sacchi Opere – Stile e Caratteristiche

Viaggio nell’Enigma: L’Arte Misteriosa di Bortolo Sacchi

L’arte di Bortolo Sacchi si presenta come un enigma avvolto nella nebbia dei secoli, un tesoro nascosto che attende pazientemente di essere scoperto e apprezzato. Le sue opere, sebbene poco conosciute, racchiudono un fascino intrinseco che attrae l’attenzione e invita alla contemplazione.

I primi dipinti attribuiti a Sacchi ci conducono in un viaggio attraverso le rappresentazioni evangeliche, dove santi e figure sacre prendono vita sulle tele, richiamando lo stile dei quadri commissionati dalla chiesa nel Seicento. È un periodo di sperimentazione e di ricerca per l’artista, un momento in cui esplora le profondità della fede e della spiritualità attraverso il suo lavoro.

Tuttavia, è con il passare degli anni che la sua arte matura e si evolve, dando vita a un nuovo linguaggio pittorico che si distingue per la sua natura metafisica. Le prime opere di questo periodo post-Prima Guerra Mondiale si tingono di tonalità mistiche e visionarie, in cui Sacchi esplora temi universali legati alla natura dell’esistenza umana e alla ricerca di significato nell’universo.

Questo periodo segna anche l’inizio della sua ricerca personale, che lo porta ad abbandonare le influenze del passato per abbracciare appieno le correnti del Realismo Magico e del ritorno all’ordine. Sacchi si immerge nelle profondità dell’antico, tracciando un ponte tra passato e presente attraverso opere che combinano elementi classici con uno stile moderno e innovativo.

I vicoli veneziani diventano il palcoscenico principale delle sue creazioni, ma ben presto la loro atmosfera si carica di un’aura surreale e inquietante. Bortolo Sacchi aggiunge alla sua tavolozza di colori figure enigmatiche, demoni e creature malvagie, trasformando il paesaggio urbano in uno scenario oscuro e inquietante.

Tuttavia, non si limita alle vedute veneziane: la sua arte si estende anche ai ritratti e alle nature morte, sempre immersi in un’atmosfera di mistero e malinconia. Le sue opere emanano un’aura sospesa, in cui il tempo sembra fermarsi e lo spettatore è catturato da un senso di inquietudine e meraviglia.

Le atmosfere dei dipinti di Sacchi possono essere definite come sospese e silenziose, avvolte in un’aura di enigma che incanta e attrae lo spettatore. Nonostante la sensazione di sconforto che possa emergere, c’è un fascino irresistibile che invita a esplorare sempre di più il mondo magico e misterioso creato dall’artista.

Quadri

1. Autoritratto come santo (1920)
2. Gli angeli della pietra (1922)
3. La straniera (1928)
4. Notturno veneziano (1932)
5. Campo della Maddalena (1934)
6. La casa gotica (1936)
7. Tacchino (1947/48)
8. Mandorlo
9. Ritratto della madre