Rizzi Emilio

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Emilio Rizzi

EMILIO RIZZI QUOTAZIONI

Le quotazioni di Emilio Rizzi, raffinato e versatile pittore cremonese attivo nella prima metà del Novecento, rappresentano un tema di sicuro interesse per chi possiede una sua opera. La sua produzione è piuttosto varia, sia per i soggetti affrontati sia per le soluzioni stilistiche adottate, spaziando dalla figura al paesaggio. L’artista lavorò prevalentemente a olio, ma non mancano opere su carta realizzate a pastello o carboncino.

I suoi bozzetti e i paesaggi, generalmente meno richiesti dal mercato, presentano valutazioni che oscillano tra i €300 e gli €800. Al contrario, i dipinti di figura — come ritratti di belle donne, nudi sensuali o scene di vita ricche di atmosfera — raggiungono solitamente quotazioni comprese tra i €1.000 e i €3.000. Alcune rare opere risalenti al periodo parigino o romano, di speciale qualità, possono superare tali cifre.

Si ricorda che le quotazioni riportate sono da considerarsi indicative. Per una valutazione personalizzata, è consigliabile rivolgersi ai nostri esperti, specializzati nei pittori lombardi attivi tra il XIX e il XX secolo.

FASCIA DI PREZZO:€300 - €3.000

Emilio Rizzi QuotazioniRefugium peccatorum (1913)

Emilio Rizzi Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Analisi del Mercato: L’Eleganza Dimenticata di Emilio Rizzi

Emilio Rizzi è stato un pittore italiano attivo tra Cremona, Roma, Parigi e Brescia nella prima metà del Novecento. Artista eclettico, seppe unire la formazione accademica alle diverse influenze innovative assorbite nel corso della sua carriera. In alcuni momenti si avvicinò alle ricerche del divisionismo romano, per poi entrare in contatto con l’ambiente vivace della Belle Époque parigina. Successivamente si dedicò a una pittura paesaggistica, seppur meno originale.

Partecipò a importanti rassegne italiane e francesi, raggiungendo una buona notorietà, soprattutto nella sua regione. Ancora oggi il mercato delle sue opere è prevalentemente lombardo, ambito nel quale continua a riscuotere il maggior interesse. Si tratta di un nome di nicchia, conosciuto principalmente nelle aree in cui ha operato.

Le sue opere sono discretamente presenti sul mercato, con una diffusione concentrata soprattutto nell’Italia settentrionale. La produzione è stata mediamente abbondante, anche se i lavori più apprezzati risalgono al periodo antecedente al 1920. Le sue quotazioni restano basse, poiché oggi è in parte trascurato dalla critica e dai collezionisti.

Riteniamo che Emilio Rizzi sia ingiustamente sottovalutato, poiché, in particolare durante il soggiorno romano e quello parigino, ha realizzato opere di notevole originalità.

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La valutazione verrà realizzata dai nostri esperti, profondi conoscitori dell’opera di Emilio Rizzi. Siamo specializzati nel mercato dei maggiori pittori lombardi tra Otto e Novecento, con un costante aggiornamento sulle loro quotazioni. Tale conoscenza ci permette di fornire stime sempre coerenti con i valori di mercato odierni.

Per valutare la tua opera di Emilio Rizzi prenderemo in considerazione: tecnica, soggetto, qualità, dimensioni e periodo. Le opere su carta raggiungono generalmente stime inferiori rispetto agli oli su tela. Tra i vari generi affrontati dal pittore cremonese, sono preferiti i dipinti di figura, specie nudi o ritratti di belle donne. Il suo periodo migliore (sia artisticamente che commercialmente) è considerato quello compreso tra il 1905 e il 1915 – dunque, gli ultimi anni a Roma e il periodo parigino.

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Emilio Rizzi Vendita e Acquisto

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Siamo interessati ad acquistare quadri significativi della produzione di Emilio Rizzi, in particolare opere di figura. Lo consideriamo un nome di rilievo tra i pittori lombardi della sua epoca, distintosi per la capacità di coniugare la tradizione accademica con le innovazioni stilistiche del suo tempo. Riteniamo che abbia raggiunto l’apice della sua espressività artistica nei primi due decenni del XX secolo, soprattutto in raffinati e sensuali nudi o ritratti femminili.

Il potenziale acquisto della tua opera verrà valutato dai nostri specialisti, che vantano una profonda conoscenza delle quotazioni di Emilio Rizzi. Questa competenza ci consente di condurre trattative sempre in linea con i valori di mercato. Una volta raggiunto un accordo, ci occuperemo noi di tutti gli aspetti logistici.

Emilio Rizzi In Vendita

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Biografia di Emilio Rizzi Pittore

Emilio Rizzi nacque il 5 maggio 1881 a Cremona, figlio di Giuseppe e Laura Botti. Crebbe in una famiglia agiata e, dopo aver completato gli studi nella sua città natale, si trasferì a Milano. Qui frequentò l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove fu allievo di Vespasiano Bignami, Giuseppe Mentessi e Cesare Tallone. Tra i suoi compagni di corso figurano anche Antonio Ambrogio Alciati  e Giuseppe Amisani.

Debuttò giovanissimo: nel 1898, a soli diciassette anni, espose all’Esposizione Generale d’Arte Italiana di Torino. In seguito ottenne una borsa di studio finanziata dalla città di Cremona, grazie alla quale poté completare la propria formazione all’Accademia di Belle Arti di Roma. Nella capitale entrò in contatto con il vivace ambiente artistico del tempo, conobbe l’eclettico e visionario Antonio Mancini e, successivamente, si avvicinò al linguaggio innovativo del Divisionismo romano, in particolare all’opera di Giacomo Balla.

Fu proprio la ricerca divisionista, interpretata secondo le peculiarità della corrente romana, a segnare profondamente la sua produzione nei primi anni del Novecento. Partecipò a numerose rassegne artistiche a Roma: tra il 1905 e il 1908 espose regolarmente alla Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti, e nel 1906 e 1908 prese parte anche all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Milano.

Nel 1909 si recò a Parigi, dove cercò ispirazione nella vivace scena culturale della capitale francese ed espose per diverse edizioni ai Salons. Fece ritorno a Roma nel 1911 per partecipare all’Esposizione Internazionale, e ancora nel 1915, in occasione della III Esposizione della Secessione Romana.

Allo scoppio della Grande Guerra, decise di rientrare a Cremona. Il ritorno fu accolto con favore: la notorietà acquisita negli anni trascorsi tra le grandi capitali dell’arte gli conferì un prestigio ormai consolidato nella sua città natale. A partire dagli anni Venti si stabilì a Brescia, dove si occupò della gestione di alcune proprietà familiari e proseguì con dedizione l’attività pittorica, ricevendo numerose commissioni.

Morì nel dicembre del 1953, a Brescia.

Emilio Rizzi PittoreQuel bijou (1914)

Emilio Rizzi Opere – Stile e Caratteristiche

Il Percorso Artistico di Emilio Rizzi: Luce, Forma e Seduzione

La produzione artistica di Emilio Rizzi si distingue per la sua poliedricità e ricchezza espressiva, riflesso dei diversi contesti culturali e artistici in cui operò. Inizialmente, il suo stile si fondava sugli insegnamenti ricevuti in ambito accademico lombardo, ma ben presto il pittore ampliò il proprio linguaggio figurativo. La permanenza a Roma gli offrì l’opportunità di confrontarsi con la pittura di Antonio Mancini, da cui assimilò i giochi di luce e, in particolare, quel realismo psicologico che caratterizza i ritratti di figura.

Sempre nella Capitale, verso la prima metà del primo decennio del Novecento, l’incontro con l’opera di Giacomo Balla lo condusse a una fase più sperimentale, avvicinandolo – almeno per alcuni esiti – al divisionismo. Rizzi adottò una scomposizione del colore in filamenti, non del tutto ortodossa, ma coerente con la ricerca divisionista romana, che privilegiava pennellate spesse e materiche – e soggetti di figura. In questa fase, traspaiono ancora evidenti le influenze manciniane, integrate in una nuova sensibilità cromatica.

Il trasferimento a Parigi segnò una svolta: Emilio Rizzi si specializzò nei ritratti femminili e nei nudi sensuali, pienamente immersi nell’atmosfera della Belle Époque e in sintonia con la tradizione del più celebre italiano a Parigi, Giovanni Boldini. Opere come La tazza dorata, La vasca da bagno e Quel bijou rappresentano a pieno la maturazione stilistica raggiunta grazie alle sue esperienze pregresse. Si tratta di raffigurazioni intime e seducenti, pervase da un raffinato gusto decorativo.

Dopo il ritorno in Italia, Rizzi si dedicò prevalentemente alla pittura paesaggistica, ritraendo scorci di numerose località della penisola. Nonostante l’interesse per il paesaggio divenisse centrale nella sua produzione, continuò a realizzare numerosi ritratti, soprattutto su commissione.

Quadri

  1. Le nereidi (1906)
  2. Seule (1908)
  3. Refugium peccatorum (1913)
  4. Toilette – la vasca (1913)
  5. Quel bijou (1914)
  6. La tazza dorata
  7. In biblioteca
  8. Autoritratto

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