Le quotazioni di Francesco Raffaele Santoro rappresentano un argomento di interesse per collezionisti e possessori delle sue opere. Artista meridionale specializzato in paesaggi e scene di genere, realizzati sia a olio che ad acquerello, la sua produzione si distingue per una resa bidimensionale. Tuttavia, le valutazioni sono difficili da definire, poiché il suo nome compare solo sporadicamente sul mercato.

Prezzi Correnti delle Sue Opere

I paesaggi di Francesco Raffaele Santoro hanno quotazioni abitualmente comprese tra i €1.000 e i €5.000, con particolare interesse per i luminosi e delicati scorci del periodo verista. Le sue scene di genere, che raffigurano interni domestici della realtà popolare, presentano valutazioni tra i €1.000 e i €3.000. In generale, gli acquerelli sono meno richiesti rispetto alle opere a olio.

Questa panoramica offre una visione generale delle valutazioni dell’artista, ma è possibile che grandi formati di qualità superiore raggiungano prezzi più elevati. Il record di vendita per un’opera di Francesco Raffaele Santoro è attualmente di €8.000, cifra raggiunta nel 2004 con il piccolo ma significativo dipinto Via di paese (1876). Sebbene non si tratti di un risultato eccezionale, ciò riflette il fatto che sul mercato non siano ancora apparse opere particolarmente rilevanti del suo repertorio.

Si ricorda che le quotazioni riportate per le opere di Francesco Raffaele Santoro sono puramente indicative. Per una valutazione precisa della tua opera, si consiglia di consultare esperti di pittura meridionale della seconda metà del XIX secolo.

Francesco Raffaele Santoro Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Analisi del Mercato dell’Opera di Francesco Raffaele Santoro – Sporadica Firma Cosentina 

Francesco Raffaele Santoro è stato un interessante pittore cosentino della seconda metà dell’Ottocento. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, si distinse per una doppia produzione: da un lato, opere paesaggistiche, delicate e naturalistiche; dall’altro, scene di genere ambientate in interni domestici legati alla realtà popolare. Pur non essendo una firma particolarmente conosciuta, rappresenta un nome di rilievo nella pittura meridionale ottocentesca, in particolare nel campo della paesaggistica.

Il mercato di Francesco Raffaele Santoro è prevalentemente meridionale, con una maggiore richiesta da parte del collezionismo partenopeo e calabrese. Tuttavia, la sua presenza sul mercato è molto sporadica, rendendo le sue opere difficili da reperire e i parametri di vendita complessi da definire.

Per quanto riguarda le quotazioni, Francesco Raffaele Santoro non raggiunge cifre eccezionali, ma è una firma che gode di una discreta domanda. In linea con altri artisti dello stesso periodo e genere, si colloca tra i pittori più significativi originari di Cosenza.

Francesco Raffaele Santoro Valutazione Rapida e Gratuita

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La rarità della firma di Francesco Raffaele Santoro sul mercato rende complesso stabilire parametri di riferimento per le quotazioni delle sue opere. Tuttavia, trattandosi di un artista di nostro interesse, disponiamo di un’ampia competenza sulla sua produzione e sui relativi valori di mercato. Per questo offriamo un servizio di valutazione rapido e gratuito per i quadri di questo autore.

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La valutazione, realizzata dai nostri esperti in pittura accademica napoletana della seconda metà del XIX secolo, sarà coerente con gli attuali valori di mercato per le opere di Francesco Raffaele Santoro. Conosciamo approfonditamente le dinamiche del collezionismo legate al pittore cosentino, come le differenze di quotazione tra paesaggi e scene di genere, o tra dipinti a olio e acquerelli.

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Da anni selezioniamo e acquistiamo quadri di Francesco Raffaele Santoro. Pur essendo una firma rara sul mercato e particolarmente ricercata nel collezionismo meridionale, non è tra i nomi più conosciuti del suo periodo. Tuttavia, riteniamo che sia stato un eccellente interprete del paesaggismo della seconda parte dell’Ottocento, capace di realizzare vedute luminose che catturano la bellezza dei panorami ritratti.

I nostri esperti, specializzati nella pittura di scuola napoletana della seconda metà del XIX secolo, esamineranno il tuo dipinto per valutarne il potenziale acquisto. Condurremo una trattativa in linea con le attuali quotazioni di questo pittore cosentino, con l’obiettivo di raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe le parti. Una volta trovata un’intesa, ci occuperemo noi del ritiro e della logistica.

Siamo particolarmente interessati alle liriche e intime vedute del periodo vicino alla Scuola di Resina, che consideriamo tra le migliori opere del repertorio di Francesco Raffaele Santoro.

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Biografia di Francesco Raffaele Santoro Pittore

Francesco Raffaele Santoro nacque nel 1844 a Cosenza. Figlio d’arte, crebbe in una famiglia con una ricca tradizione di pittori. Apprese i primi rudimenti della pittura dal padre Giovanni Battista, insieme al fratello Rosalbino e al cugino Rubens, con cui condivise parte della carriera. Nello studio paterno realizzò principalmente copie di quadri storico-religiosi, che gli permisero di sviluppare una solida tecnica.

All’età di ventuno anni, Francesco Raffaele Santoro si trasferì a Napoli. Qui si iscrisse all’Accademia di Belle Arti, il più importante istituto artistico del Meridione. Il suo talento gli consentì di ottenere diversi pensionati, studiando sia a Roma che in Inghilterra. Dopo un breve periodo trascorso in Gran Bretagna, si stabilì definitivamente a Roma. Nella Capitale creò legami con molti artisti del panorama artistico capitolino.

Francesco Raffaele Santoro entrò a far parte dell’Associazione degli Acquarellisti Romani, fondata da celebri artisti, quali Ettore Roesler Franz, Cesare Maccari, Vincenzo Cabianca e molti altri. Partecipò a numerose rassegne artistiche nazionali, tra cui quelle di Torino, Venezia, Milano e Roma. Alla Promotrice di Torino del 1890 espose due opere. Nello stesso anno entrò nella Società di Belle Arti di Roma, in cui rimase attivo fino al 1915. Nel 1900 e nel 1906 partecipò anche alla Nazionale di Milano.

Con il passare degli anni, la sua attività artistica diminuì. Francesco Raffaele Santoro morì a Roma nel 1927.

Francesco Raffaele Santoro Opere – Stile e Caratteristiche

L’Arte di Francesco Raffaele Santoro: Tra Paesaggi Delicati e Scene di Genere Domestiche

La produzione di Francesco Raffaele Santoro si caratterizzò per delicati paesaggi e scene di genere. Le sue opere paesaggistiche, realizzate tra Umbria, Campania e Lazio, furono eseguite sia a olio che ad acquerello. Come dimostrano i dipinti Torre Annunziata e Ponte Vecchio, le sue vedute risultano fedeli al dato reale, poiché furono dipinte dal vero. Vicino alla corrente verista della Scuola di Resina, il pittore calabrese mostrò liricità e grande attenzione al dato naturalistico.

La sua attenzione si concentrò principalmente sulla resa luministica. Nei suoi dipinti, si soffermò sull’effetto della luce solare, cercando di riprodurla fedelmente per vivacizzare i panorami rappresentati. Oltre ai paesaggi, Francesco Raffaele Santoro realizzò anche interni con scene di genere ispirate alla realtà popolare della sua terra. Queste opere, come Un bacio sospirato e Giochi di casa — eseguite intorno alla metà degli anni Settanta dell’Ottocento — raccontano con vivacità la quotidianità rurale della Calabria.

Queste opere possono essere ricondotte alla pittura del celebre Gaetano Chierici, condividendone il gusto per il racconto di aneddoti domestici legati alla vita contadina. Tuttavia, a differenza di Chierici, che raggiunse i vertici di questo genere, le opere di Santoro mostrano una minuzia nei dettagli di qualità inferiore. Inoltre, i costumi rappresentati appartengono alla tradizione meridionale. Nonostante queste differenze, i dipinti di Francesco Raffaele Santoro testimoniano comunque la bidimensionalità di questa firma e la sua capacità di muoversi tra il genere paesaggistico e quello di scena popolare.

Quadri

1. Via di paese
2. Vita nella strada assolata
3. Giochi di casa
4. Tessitrici calabresi
5. Ricordo d’Amalfi
6. Un bacio sospirato
7. Piazza Di Bagnaia, Viterbo
8. Le Fonti del Clitumno
9. Dopo il lavoro
10. Torre Annunziata
11. Non so’ cchiù bono!
12. Gita in barca
13. Isola Tiberina, Roma
14. Ponte Vecchio, Firenze