Giorgio de Chirico è stato uno dei più grandi artisti del XX secolo. Le sue opere metafisiche degli anni ’10 e ’20 sono considerate dei veri capolavori, ma sono anche estremamente rare e preziose sul mercato. Stimare il valore di questi dipinti è un compito complesso, per via della loro rarità.

I dipinti ad olio su tela o su tavola di Giorgio de Chirico possono raggiungere valori considerevoli, che variano da €20.000 a oltre €2.000.000. Tuttavia, è importante sottolineare che tali stime sono indicative e soggette a fluttuazioni sul mercato dell’arte.

Un esempio noto di un record di vendita per un dipinto di Giorgio de Chirico si è verificato nel 2020, quando un magnifico quadro metafisico del 1913 di grandi dimensioni è stato venduto per circa €13.500.000. Questa cifra eccezionale riflette l’importanza e il valore storico di questo pittore.

Per quanto riguarda i disegni a matita di de Chirico, le stime medie si attestano intorno tra €5.000 e €20.000, sebbene per le opere metafisiche di grande rilievo i prezzi possano essere più elevati. Tuttavia, è fondamentale considerare che ogni opera d’arte è unica e che il suo valore può essere influenzato da molteplici fattori, come la qualità, la provenienza e la fama dell’opera.

In conclusione, l’opera di Giorgio de Chirico è altamente apprezzata e i suoi lavori metafisici sono considerati dei tesori artistici. Tuttavia, per valutare correttamente il valore di un’opera d’arte di de Chirico, è consigliabile consultare un nostro esperto, in quanto solo un professionista qualificato sarà in grado di fornire una valutazione accurata basata su elementi specifici dell’opera e del mercato dell’arte moderna e delle avanguardie del primo novecento.

Giorgio de Chirico Quotazioni e Valore Opere

Le quotazioni quadri Giorgio de Chirico richiedono un’analisi approfondita di diversi fattori che possono influenzare il loro valore di mercato. Tra i fattori principali da considerare vi sono il soggetto, la datazione, le dimensioni, la tecnica utilizzata e la storia dell’opera.

Indubbiamente, i soggetti più ricercati dell’artista sono le sue opere metafisiche, che lo hanno reso celebre nel panorama artistico. Tuttavia, vi è una domanda costante per tutte le tipologie di soggetti affrontati da De Chirico, come le nature morte, i cavalli e le vedute. Ogni quadro di De Chirico ha il potenziale per attirare l’interesse degli acquirenti, a prescindere dal soggetto rappresentato.

La datazione dell’opera, insieme al soggetto, è uno dei fattori che maggiormente influiscono sulla stima del suo valore. Solitamente, le opere realizzate negli anni ’10 sono le più ambite e ricercate dagli appassionati e dai collezionisti. Le opere degli anni ’20 mantengono comunque un alto valore di mercato. Le opere successive, pur essendo apprezzate, possono presentare valori inferiori.

È importante notare che De Chirico ha prodotto opere metafisiche sia negli anni ’10 e ’20, sia negli anni ’40 e ’50. Tuttavia, queste ultime hanno prezzi inferiori in quanto sono considerate delle ripetizioni delle prime, realizzate venti anni dopo. Le opere degli anni ’10 e ’20 sono le prime che hanno innovato l’ambiente artistico, e per questo motivo la pittura metafisica di De Chirico viene considerata un’avanguardia.

Le dimensioni dell’opera possono anche incidere sulla sua valutazione, contando a parità di soggetto e datazione. Quadri di dimensioni più grandi possono solitamente ottenere una valutazione più alta rispetto a quelli di dimensioni più ridotte.

La tecnica utilizzata è un altro fattore da tenere in considerazione. In generale, i dipinti ad olio su tela sono preferiti rispetto alle opere realizzate con tecniche come la tempera, i disegni o gli acquerelli su carta. Il motivo risiede nel fatto che i dipinti ad olio su tela richiedono un impegno artistico e una maestria particolari da parte dell’artista. Tuttavia, tutte le opere di De Chirico, indipendentemente dalla tecnica utilizzata, sono ricercate dai collezionisti.

La storia dell’opera può svolgere un ruolo significativo nella sua valutazione. Aspetti come la provenienza, le esposizioni e le pubblicazioni a cui l’opera ha preso parte possono influenzare positivamente il suo valore di mercato. In particolare, le opere che hanno partecipato alle prime esposizioni della pittura metafisica di De Chirico sono particolarmente ricercate dagli acquirenti, poiché rappresentano un momento fondamentale nella sua storia artistica.

In conclusione, la stima dei quadri di Giorgio de Chirico richiede una valutazione attenta e approfondita dei vari fattori che possono influenzare il loro valore di mercato. Il soggetto, la datazione, le dimensioni, la tecnica e la storia dell’opera sono tutti elementi cruciali da considerare per ottenere una stima accurata.

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Biografia di Giorgio de Chirico Pittore

La Vita di Giorgio de Chirico

Nato a Volos, una pittoresca città greca, nel 1888, Giorgio de Chirico trascorse gran parte della sua vita a Roma, un luogo che avrebbe plasmato la sua estetica e la sua prospettiva artistica fino alla sua morte nel 1978. La sua influenza sull’arte moderna è stata profonda e duratura, poiché il suo lavoro è stato un faro di originalità e innovazione.

La sua formazione iniziò al Politecnico di Atene, ma presto il giovane de Chirico decise di seguire la sua vocazione artistica e si trasferì con la sua famiglia a Monaco nel 1906. Qui ebbe l’opportunità di immergersi nell’atmosfera artistica dell’epoca e di approfondire la sua conoscenza dell’arte e della filosofia. Fu proprio l’incontro con la filosofia di Nietzsche e Schopenhauer a lasciare un’impronta profonda sulla sua visione del mondo e sulla sua arte, in particolare nel modo in cui concepiva la realtà e l’interpretazione soggettiva della stessa.

Tuttavia, fu a Torino che Giorgio de Chirico fece una scoperta che avrebbe cambiato per sempre la sua carriera e il corso dell’arte moderna. Fu affascinato dalla luce che avvolgeva le architetture monumentali e le piazze deserte della città, e fu qui che trovò l’ispirazione per creare le sue immagini magiche, immagini che sarebbero diventate parte integrante delle sue opere metafisiche. Queste opere, intrise di mistero e atmosfera onirica, raffiguravano spazi architettonici inquietanti, manichini e oggetti apparentemente fuori contesto, creando un senso di alienazione e una riflessione profonda sulla natura dell’esistenza umana.

Il momento decisivo della sua carriera avvenne nel 1911, quando de Chirico esponeva al Salon d’Automne di Parigi e si unì agli artisti dell’avanguardia cubista. La sua originalità e la sua capacità di rompere con le convenzioni artistiche dell’epoca attirarono l’attenzione del mercante d’arte Paul Guillaume, che gli offrì un contratto e lo aiutò a ottenere notorietà negli Stati Uniti. Le sue opere metafisiche, con la loro profonda introspezione e la loro rappresentazione di spazi irreali, colpirono l’immaginazione di molti, aprendo nuove strade per l’arte moderna.

Fu nel 1916, a Ferrara, che De Chirico creò le sue prime opere metafisiche, che rappresentarono una svolta nella sua produzione artistica. In queste opere, andò oltre la realtà oggettiva e rivelò gli aspetti più nascosti e profondi del mondo. Nonostante la sua esposizione alla Galleria Bragaglia a Roma nel 1919, De Chirico ricevette critiche feroci da parte dei critici d’arte dell’epoca, che consideravano il suo nuovo linguaggio pittorico come un ritorno alla pittura antica e lo accusavano di essere antimodernista.

Nonostante le critiche, Giorgio de Chirico continuò a esplorare nuovi territori artistici nel corso della sua carriera. Negli anni ’30, le sue opere esibivano sia il suo stile metafisico, esposto al MoMA di New York e alla Mostra Internazionale Surrealista di Londra, sia opere raffiguranti nudi e nature morte. La sua partecipazione all’Esposizione Universale di New York del 1939 e alla Biennale di Venezia nel 1942 gli conferirono una reputazione internazionale e lo portarono a esplorare nuove tematiche e tecniche artistiche.

L’opera di  Giorgio de Chirico degli anni ’20 rappresentò una svolta significativa nella sua produzione artistica. Le sue descrizioni di interni, paesaggi e figure umane si adattarono alla sua visione della “ripetizione differente” e alla sua volontà di abbracciare l’estetica del kitsch. Le sue opere mostravano anche un profondo interesse per il recupero del passato, condotto come una consapevole “rivisitazione del museo”, in cui elementi del passato venivano reinterpretati in modo nuovo e sorprendente, utilizzando lo “straniamento” come chiave di lettura per spingere lo spettatore a una riflessione più profonda.

Oltre alla pittura, Giorgio de Chirico esplorò anche altre forme artistiche, realizzando illustrazioni per i Calligrammes e litografie per Mythologie di Cocteau. Nel corso degli anni, le sue opere si evolsero, influenzate dalle esperienze e dai luoghi che visitò. Durante il suo soggiorno negli Stati Uniti nel 1935-36, tenne una mostra personale a New York che ampliò ulteriormente il suo repertorio iconografico, introducendo nelle sue opere l’iconica immagine dei grattacieli.

Negli ultimi anni della sua vita, de Chirico ricevette numerosi riconoscimenti internazionali e fu celebrato con una grande antologica a Milano.

Giorgio de Chirico Opere – Stile e Caratteristiche

Le Terre Metafisiche: Un Viaggio nell’Arte di Giorgio de Chirico

L’arte metafisica di Giorgio de Chirico è un viaggio oltre i confini della realtà tangibile, immergendosi in un luogo in cui il visibile e l’invisibile si fondono e dove la dimensione filosofica abbraccia con profondità la tela. Il suo lavoro artistico non si limita a riflettere ciò che accade in realtà; invece, si propone di esplorare le profondità della complessità che si nascondono dietro ciò che appare.

Nelle opere di de Chirico, vediamo una combinazione affascinante di oggetti e personaggi, spesso slegati l’uno dall’altro nella vita quotidiana. In questo luogo, i miti greci si combinano con treni fumosi e architetture misteriose, generando un mosaico di relazioni impreviste. Questa miscela insolita e affascinante è il risultato di un’indagine artistica che ha lo scopo di rompere le convenzioni spazio-temporali, fondere epoche e ribaltare le aspettative.

I manichini sono importanti tra le immagini suggestive dipinte da de Chirico, diventando simboli della condizione umana. Questi personaggi in legno incarnano l’essenza stessa dell’uomo, sospeso tra il vero e il falso, tra il passato e il futuro, immersi in ambienti surreali e misteriosi.

Con una grande passione, de Chirico esplora le tematiche storiche e mitologiche nella sua opera. In particolare, i miti greci vengono spesso rappresentati sulla tela, integrandosi con elementi contemporanei e creando un universo artistico che sfida ogni definizione temporale o spaziale. L’ambiente che l’artista ha dipinto assume una forma incerta in questo mondo senza tempo. Potrebbe essere un mondo antico che si combina con il contemporaneo, o forse un futuro distopico che si vede attraverso le linee dell’immaginazione.

In sintesi, l’arte di Giorgio de Chirico è un invito a esplorare le profondità della percezione umana, a scrutare oltre le apparenze e a accettare la complessità dell’esistenza. Le sue opere ci invitano a fare un viaggio nell’ignoto, a immergerci in un mondo pieno di meraviglia e mistero, dove il tempo si piega e la realtà si dissolve, lasciando spazio a un’esperienza artistica senza limiti.

Quadri

1. Il pomeriggio di Arianna (1913)
2. Composizione metafisica (1914)
3. Piazza d’Italia (1915)
4. Natura morta metafisica (1916)
5. Il sogno di Tobia (1917)
6. Il grande metafisico (1917)
7. Il Ritornante (1918)
8. I pesci sacri (1919)
9. Ettore e Andromeca (1925/30)
10. Gladiatori a riposo (1928/29)

Giorgio de Chirico Firma