
GIUSEPPE PIETRO BAGETTI QUOTAZIONI
Le quotazioni di Giuseppe Pietro Bagetti, vedutista e paesaggista torinese attivo tra il XVIII e il XIX secolo, possono essere un interessante riferimento per chi possiede una sua opera. La sua produzione, realizzata quasi interamente con la tecnica dell’acquarello, include anche alcune tempere e dipinti a olio. Il repertorio iconografico alterna vedute urbane, paesaggi naturali e scene di battaglia.
Oggi, gli acquarelli con vedute e paesaggi di Giuseppe Pietro Bagetti sono generalmente valutati tra i €1.500 e i €7.000, a seconda del soggetto, dello stato di conservazione, della qualità esecutiva e delle dimensioni. Le opere più suggestive, per contenuto e forza espressiva (quest’ultima se riconducibili alla sua fase romantica) — possono superare i €10.000. Il record di vendita per un suo lavoro è attualmente di €81.111, raggiunto nel 1999 con Torino: la città vista dalla campagna circostante con il fiume Po, un’opera di 60 x 90 cm che offre una veduta ampia e precisa del capoluogo piemontese, dallo spiccato rigore topografico.
Si ricorda che le quotazioni riportate sono da considerarsi puramente orientative. Per ottenere una valutazione personalizzata, è consigliabile rivolgersi ai nostri esperti, specializzati nel vedutismo tra Settecento e Ottocento.
FASCIA DI PREZZO:€1.500 - €10.000
VALORE DEGLI ACQUARELLI
€1.500 – €7.000
VALORE DELLE MIGLIORI VEDUTE
Oltre i €10.000
RECORD DI VENDITA
€81.111
Giuseppe Pietro Bagetti Quotazioni, Prezzi e Valore Opere
Il mercato di Giuseppe Pietro Bagetti: celebre vedutista piemontese del XVIII secolo
Originario di Torino, Giuseppe Pietro Bagetti è stato un architetto e pittore italiano, celebre per i suoi acquerelli raffiguranti vedute urbane, paesaggi naturalistici e scene di battaglie napoleoniche, spesso realizzate seguendo direttamente le truppe sul campo. Maestro nell’uso dell’acquerello, seppe fondere rigore cartografico e sensibilità artistica, anticipando – nelle opere del suo ultimo periodo – lo spirito romantico.
Negli ultimi decenni, la sua figura è stata ampiamente rivalutata dalla critica, e l’interesse da parte del mercato è andato rafforzandosi. Il suo ruolo di primo piano nel panorama artistico europeo dell’epoca è oggi riconosciuto, anche grazie alle prestigiose committenze ricevute da Napoleone Bonaparte e da Vittorio Emanuele I.
Il nome di Bagetti è piuttosto raro sul mercato, ma molto apprezzato, soprattutto tra i collezionisti piemontesi. In Francia esiste un interesse specifico per le opere legate alle campagne napoleoniche.
Dopo un periodo di crescita, le sue quotazioni si sono oggi assestate su valori più contenuti, in parte a causa del calo d’interesse verso questo genere pittorico. Tuttavia, opere di particolare rilievo – per soggetto, qualità e forza espressiva –possono registrare risultati eccellenti.
Castello Ducale di Agliè
Giuseppe Pietro Bagetti Valutazione Rapida e Gratuita
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La stima sarà elaborata dai nostri specialisti, esperti di vedutismo tra Sette e Ottocento in Piemonte. La profonda conoscenza della vita, delle opere e del mercato di Giuseppe Pietro Bagetti ci consente di offrire valutazioni attendibili, in linea con le attuali quotazioni del pittore torinese. Per una stima corretta, analizzeremo diversi aspetti: soggetto, dimensioni, stato di conservazione, tecnica e forza espressiva.
Nella produzione di Pietro Bagetti, composta quasi esclusivamente da acquarelli, il mercato predilige vedute e paesaggi di facile identificazione, soprattutto se legati a contesti in cui l’artista ha operato. Tuttavia, anche i paesaggi romantici, in cui prevale la potenza della natura, possono suscitare grande interesse tra i collezionisti. Poiché lavorava su carta – un supporto delicato e difficile da restaurare – lo stato di conservazione è un elemento fondamentale.
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Siamo interessati all’acquisto di vedute e paesaggi realizzati da Giuseppe Pietro Bagetti, in particolare ampi panorami urbani a carattere topografico o scorci naturalistici dal gusto romantico. Riteniamo che sia stato uno straordinario interprete del vedutismo tra XVIII e XIX secolo in Piemonte, nonché una figura di transizione tra neoclassicismo e romanticismo.
Il potenziale acquisto della tua opera sarà valutato dai nostri esperti, specializzati nelle quotazioni di Giuseppe Pietro Bagetti. Grazie alla nostra esperienza, siamo in grado di condurre trattative coerenti con i valori attuali di mercato. In caso di accordo, ci occuperemo anche di tutti gli aspetti logistici.
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Biografia di Giuseppe Pietro Bagetti Pittore
Giuseppe Pietro Bagetti nacque a Torino il 14 aprile 1764. Iniziò la sua formazione presso il Conservatorio della chiesa metropolitana, per poi studiare architettura all’Università degli Studi di Torino, dove si distinse per il suo spiccato talento. Successivamente apprese la tecnica dell’acquerello sotto la guida di Pietro Giacomo Palmieri.
Durante la prima campagna napoleonica d’Italia collaborò con l’Impero francese, realizzando una serie di vedute raffiguranti scene di battaglia. A partire dal 1792 insegnò disegno topografico presso la Reale Accademia dei Nobili. Seguì poi l’armata francese nei suoi spostamenti, prima in Germania e successivamente in Russia, dove si ammalò e fu costretto a rientrare.
Nel 1807 si trasferì a Parigi e, tra il 1812 e il 1814, espose numerose opere ai Salons de Paris. Dopo la Restaurazione, fece ritorno a Torino nel 1815, ricevette vari incarichi ufficiali da parte del re Vittorio Emanuele e venne nominato membro dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
Morì a Torino nell’aprile del 1831.
Il Monastero di Montserrat
Giuseppe Pietro Bagetti Opere – Stile e Caratteristiche
L’arte di Giuseppe Pietro Bagetti: tra topografia e poesia del paesaggio
La prima lezione che Giuseppe Pietro Bagetti riceve, destinata a lasciare un’impronta duratura sul suo stile, è quella di architettura. In seguito, grazie alla frequentazione del Palmieri, acquisisce un’ottima padronanza della tecnica dell’acquerello. Unisce così queste due competenze per dar vita a straordinarie vedute e composizioni, caratterizzate da una rigorosa precisione topografica.
Bagetti lavora quasi esclusivamente su carta, raccogliendo osservazioni visive che gli consentono una fedeltà al reale – un approccio piuttosto raro per l’epoca. Vedute, scene di battaglia e paesaggi risultano sempre permeati da nitidezza, equilibrio compositivo e attenzione al dettaglio, elementi che contribuiscono alla definizione di un linguaggio pittorico personale e armonico.
Il suo nome è oggi legato soprattutto alle vedute topografiche delle campagne napoleoniche, che realizza con intento documentario, senza indulgere in celebrazioni dell’Impero francese. Nella produzione più tarda, di pieno Ottocento, emerge invece una sensibilità romantica: la natura si carica di atmosfere evocative, con effetti di luce e scenari emozionali.
Un chiaro esempio di questo mutamento si ritrova nei cieli tempestosi o nelle vedute notturne illuminate dalla luna, che evocano un senso di caducità. Da vedutista rigoroso, Giuseppe Pietro Bagetti evolve così in un poeta romantico del paesaggio, pur restando fedele all’acquerello e al suo inconfondibile approccio topografico.
Opere
- Il Monastero di Montserrat
- Il noce di Benevento
- Abbazia di San Michele della Chiusa
- Napoleone entra a Milano
- Processione religiosa
- L’esercito di Napoleone occupa la fortezza di Cuneo, 28 aprile 1796
- La battaglia di Fombio
- Veduta di Monaco dal Gasteig
- Vista del colle di Tenda
- Progetto di monumento alla gloria delle armi repubblicane
- Torino: La città vista dalla campagna circostante col fiume Po
- Castello Ducale di Agliè