LINA ARPESANI QUOTAZIONI
Le opere della scultrice sono rare da trovare sul mercato artistico, rendendo difficile fornire stime precise. Di solito, le quotazioni di Lina Arpesani per le sculture di medie dimensioni variano tra €500 e €2.500. Questi valori sono approssimativi e si riferiscono a opere di dimensioni comuni; sculture di dimensioni più grandi possono avere prezzi più alti. È importante tenere in considerazione anche la qualità dell’opera, che rappresenta un fattore chiave nella valutazione delle creazioni della scultrice. Altri elementi rilevanti da considerare sono la datazione, il materiale utilizzato e le dimensioni dell’opera stessa.
Per quanto riguarda gli studi o i bozzetti, il valore può variare tra €300 e €500, a seconda del grado di completezza del disegno. Tuttavia, queste stime sono indicative e sarebbe consigliabile approfondire la valutazione attraverso una consulenza gratuita con uno dei nostri esperti.
QUOTAZIONI MEDIE€1.000 - €2.500
VALORE DISEGNI
Il valore delle opere su carta di Lina Arpesani può variare da €300 a €500, a seconda di diversi fattori. Uno dei principali è il grado di completezza dello studio. Un bozzetto specifico per una scultura nota di Lina Arpesani potrebbe suscitare particolare interesse.
QUOTAZIONI SCULTURE
Le sculture di Lina Arpesani, che sono rare da trovare sul mercato, possono avere valori che vanno da €500 per i bozzetti di piccole sculture in gesso, fino a oltre €2.500 per le sculture in bronzo degli anni ’20 e ’30. È importante notare che opere particolarmente significative possono superare ampiamente questi valori.
Lina Arpesani Quotazioni, Prezzi e Valore Opere
Analisi dei Fattori Chiave nelle Valutazione delle Sculture di Lina Arpesani
La valutazione di un’opera d’arte della scultrice milanese Lina Arpesani richiede l’analisi attenta di diversi fattori che, combinati insieme, contribuiscono a determinare il suo valore potenziale. Tra questi fattori fondamentali si trovano la qualità artistica della scultura, le dimensioni, la datazione, il materiale utilizzato e la storia che circonda l’opera.
La qualità artistica rappresenta l’abilità intrinseca della scultrice nel creare un’opera d’arte straordinaria. Ciò include la scelta e la rappresentazione del soggetto, la composizione dell’opera e la capacità di esprimere emozioni e concetti attraverso il linguaggio scultoreo. Nella valutazione della qualità artistica, è anche importante considerare l’evoluzione stilistica dell’artista nel corso della sua carriera e confrontare l’opera in questione con le altre creazioni della stessa artista.
Le dimensioni dell’opera scultorea di Lina Arpesani hanno un ruolo significativo nella sua valutazione. Le dimensioni possono influire sull’impatto visivo dell’opera e sulla sua presenza nello spazio circostante. Le sculture di dimensioni maggiori possono richiedere una maggiore maestria tecnica e una complessità strutturale superiore, mentre le opere di dimensioni ridotte potrebbero evidenziare dettagli più sottili. Le dimensioni dell’opera possono anche influenzare la sua adattabilità a diversi contesti espositivi.
La datazione svolge un ruolo significativo nel contesto di Lina Arpesani Quotazioni. Gli anni ’20 e ’30 sono particolarmente considerati come periodi di grande interesse per l’artista, poiché in quegli anni ha saputo cogliere appieno i gusti e le tendenze artistiche prevalenti in quel momento storico. Le opere risalenti a questa fase possono riflettere la visione personale dell’artista in relazione all’epoca in cui viveva.
Il materiale preferito dai collezionisti delle opere di Lina Arpesani Scultrice è il bronzo, che l’artista utilizza spesso per le sue sculture. Il bronzo è un materiale duraturo, che offre la possibilità di realizzare opere di grande impatto estetico e resistenza nel tempo. L’uso del bronzo può conferire alle opere un valore aggiunto, in quanto richiede competenze tecniche specifiche e un processo di lavorazione artigianale che richiede maestria e conoscenza.
La storia dell’opera può anche influire sulla sua valutazione di una scultura di Lina Apresani. Questo include pubblicazioni, esposizioni e la provenienza dell’opera stessa. L’essere stato commissionato per un fregio o un monumento importante può conferire all’opera un’importanza storica, aumentando il suo valore artistico.
Infine, quando si considerano i bozzetti e gli studi su carta di Lina Arpesani, è fondamentale prendere in considerazione gli stessi fattori precedentemente menzionati, come la qualità artistica (incluso il livello di finitura), le dimensioni e la storia. Questi bozzetti e studi possono offrire uno sguardo privilegiato sul processo creativo dell’artista, evidenziando le sue intenzioni artistiche e le sue abilità nel disegno e nella progettazione preliminare.
In definitiva, la valutazione di un’opera di Lina Arpesani richiede un’analisi attenta e approfondita dei molteplici fattori che ne determinano il valore. Ogni elemento, dalla qualità artistica alle dimensioni, dalla datazione al materiale e alla storia, contribuisce a creare un quadro completo dell’opera e della sua importanza nel contesto della scultura italiana del primo Novecento.
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Biografia di Lina Arpesani Scultrice
Lina Arpesani, nata il 23 aprile 1888 a Milano, è stata una rinomata scultrice italiana del primo Novecento. Sin da giovane manifestò una grande passione per l’arte e decise di coltivarla attraverso gli studi presso l’Accademia milanese di Brera, dove ebbe l’opportunità di apprendere le tecniche scultoree sotto la guida del maestro Giuseppe Graziosi.
Dopo aver completato la sua formazione artistica, Arpesani iniziò la sua carriera artistica a Milano, dove visse e lavorò per gran parte della sua vita. La sua dedizione all’arte e la sua competenza nella scultura le fecero guadagnare una reputazione notevole, tanto da essere scelta come insegnante presso il prestigioso Liceo artistico di Brera, dove poté trasmettere la sua esperienza e conoscenza alle nuove generazioni di artisti.
La sua presenza fu particolarmente rilevante nelle principali mostre d’arte sia in Italia che all’estero. Arpesani partecipò attivamente a mostre e esposizioni a Parigi, Londra e Bruxelles, oltre a essere presente alle varie edizioni della Biennale di Venezia. Nel 1920, alla dodicesima Biennale di Venezia, presentò un gruppo scultoreo in marmo intitolato “Il Vincitore”, caratterizzato da una figura femminile di grande bellezza e sensualità. Nel 1924, nella stessa sala dove erano esposte le opere in marmo e gesso del suo maestro Graziosi, Arpesani presentò l’opera in bronzo intitolata “Rondine”.
Una delle sue opere più famose, “La Vittoria fascista”, è conservata nella Galleria milanese d’arte moderna. Questa monumentale statua, realizzata in un’imponente fusione di metallo chiamato “anticorodal”, raffigura una figura femminile alata che regge il fascio littorio, simbolo del fascismo. Alta ben due metri e mezzo, questa scultura manifesta la maestosità e la forza evocativa dell’ideologia fascista che dominava l’Italia durante quel periodo storico.
La fama e l’apprezzamento per le opere di Arpesani hanno resistito al passare del tempo, e la sua abilità artistica è stata riconosciuta anche dopo la sua morte. Nel maggio-luglio del 1992, presso il Castello Estense di Mesola, si svolse una significativa mostra intitolata “Scultura italiana del primo Novecento”, curata con grande competenza ed estro da Laura Gavioli. In questa esposizione, tra le numerose opere di grande valore, vennero presentate la pregevole statua in bronzo intitolata “La donna e la maschera” e una splendida coppia di busti femminili in terracotta patinata, realizzati da Lina Arpesani negli anni compresi tra il 1925 e il 1935.
Lina Arpesani Opere – Stile e Caratteristiche
Tra Delicatezza Femminile e Monumentalità Fascista: Il Percorso Artistico di Lina Arpesani
Da subito appassionata alla scultura, ha sempre dedicato la sua vita artistica alla ricerca di forme espressive attraverso l’uso di materiali diversi, sperimentando con terracotta, bronzo, gesso e marmo. Il suo percorso artistico ha attraversato diverse fasi, ciascuna caratterizzata da un’esplorazione unica dei medium e degli stili.
Nelle sue prime opere, risalenti agli anni ’10 e ’20, si nota un’ispirazione fortemente legata al movimento Liberty, in cui la bellezza e l’armonia delle forme sono preminenti. Questa fase iniziale mostra una sensibilità artistica che si esprime attraverso una ricerca estetica delicata e raffinata, con opere che emanano un senso di grazia e equilibrio.
Tuttavia, nel corso del tempo, il percorso artistico di Lina Arpesani ha subito una trasformazione significativa, influenzata dalle dinamiche storiche e politiche del periodo. È in questo contesto che emergono le sue sculture di matrice fascista, caratterizzate da una dimensione monumentale e una vigorosa espressione simbolica.
Le opere di questo periodo trasmettono una forza imperiosa e un’intensità emotiva che riflette il clima politico dell’epoca. Lina Arpesani adotta uno stile espressivo e simbolista, che enfatizza i valori e gli ideali del regime fascista attraverso la monumentalità delle sue sculture.
Ciò che rende uniche le opere di Arpesani è la fusione di elementi, dalla delicatezza derivata dalla sua sensibilità femminile alle influenze precedenti del movimento Liberty, che si fondono con lo stile monumentale, vigoroso e simbolista del ventennio fascista. Questa commistione di stili e tematiche conferisce alle sue opere una complessità e una profondità.
- Sorrisi (1905 c.)
- Autoritratto (1910 c.)
- Fratellini (1913/14)
- Elevazione (1920 c.)
- Rondine (1924)
- La donna e la maschera (1924/35)
- La Vittoria fascista (1933)
- Aquilifero romano (1935)
- Venere mattutina (1935)