Pinot Gallizio, celebre per le sue opere caratterizzate da una pittura astratto-informale e materica, rappresenta una figura di spicco nell’ambito dell’arte moderna. La sua produzione artistica, sebbene breve, si distingue per la sua originalità e impatto, influenzata dallo stile della corrente CoBrA. Ma quanto vale veramente una sua opera e quali sono le sue quotazioni? Per rispondere a questa domanda, è essenziale considerare diversi fattori che influenzano il valore di mercato delle sue opere.

La prima distinzione da fare riguarda il medium utilizzato dall’artista. Le opere su carta, che includono acquerelli, tempere e tecniche miste, presentano valutazioni medie e quotazioni che oscillano tra i €1.500 e i €4.000. Tuttavia, esistono casi eccezionali di opere di dimensioni e qualità straordinarie che possono superare tali parametri, raggiungendo valori più elevati sul mercato dell’arte.

Per quanto riguarda i dipinti ad olio, le quotazioni di Pinot Gallizio variano da €3.000 a oltre €20.000, a seconda di una serie di fattori. La dimensione dell’opera, la sua qualità artistica, il periodo di produzione e il tema trattato possono tutti influenzare il suo valore finale. È importante sottolineare che questi sono solo parametri indicativi e che una valutazione accurata richiede l’analisi dettagliata da parte di esperti qualificati nel campo dell’arte astratta.

Un esempio emblematico del valore delle opere di Pinot Gallizio è rappresentato dal suo record di vendita personale, che è stato stabilito nel 2008 per l’opera “Pittura industriale” del 1958. Quest’opera, dalle dimensioni imponenti di 80 x 304 cm, è stata venduta per la cifra di €46.350, evidenziando il prestigio e l’apprezzamento che l’artista suscita.

È fondamentale notare che ogni opera d’arte è unica e il suo valore dipende da una serie di variabili complesse. Per ottenere una valutazione accurata e specifica delle opere di Pinot Gallizio, ti invitiamo a usufruire del nostro servizio gratuito di valutazione condotto dai nostri esperti del pittore. Questo ci permetterà di offrirti una stima dettagliata e personalizzata, aiutandoti a comprendere appieno il valore e l’importanza delle tue opere d’arte.

Pinot Gallizio Quotazioni e Valore delle Opere

La figura di Pinot Gallizio si è distinta nel panorama artistico del dopoguerra grazie alla sua straordinaria creatività e alle sue innovative tecniche pittoriche. Il suo contributo artistico è stato significativo, soprattutto per la sua stretta relazione con il celebre gruppo CoBrA e per l’introduzione del concetto di “pittura industriale”.

Nato tardi nell’ambito dell’arte, Gallizio ha intrapreso il suo viaggio creativo solo dopo aver trascorso gran parte della sua vita nel campo della chimica e della farmacia. Tuttavia, la sua formazione scientifica ha giocato un ruolo fondamentale nel plasmare la sua visione artistica, consentendogli di esplorare nuove tinte organiche e materiali innovativi per la pittura. La sua idea rivoluzionaria della “pittura industriale”, che prevedeva la creazione di “rotoli” di tela venduti al metro, ha suscitato grande interesse e ha contribuito a ridefinire i confini dell’arte.

Il breve periodo di attività artistica di Gallizio, che spazia dalla metà degli anni ’50 al 1964, è stato caratterizzato da un’intensa sperimentazione e da una ricerca costante di nuove forme espressive. Le sue opere, dall’impatto visivo straordinario e dalla spiccata tridimensionalità, riflettono l’influenza delle correnti artistiche del suo tempo, in particolare delle Bauhaus e del movimento CoBrA.

Le quotazioni delle opere di Pinot Gallizio sono generalmente apprezzate e mostrano un trend positivo nel corso degli anni, stabilizzandosi su valori di mercato che riflettono l’importanza e l’influenza dell’artista nel panorama dell’arte contemporanea. In particolare, le opere più materiche, che richiamano lo stile delle correnti Bauhaus e CoBrA, tendono ad avere valori più elevati, riflettendo il riconoscimento dell’originalità e della qualità artistica del pittore piemontese.

Per valutare correttamente le opere di Pinot Gallizio, è fondamentale considerare diversi fattori, tra cui la qualità artistica, le dimensioni dell’opera, il medium utilizzato e il contesto storico dell’opera stessa. Solo attraverso un’analisi approfondita di questi elementi è possibile comprendere appieno il valore e l’importanza delle opere di questo straordinario artista astratto italiano.

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È importante sottolineare che la valutazione di un’opera d’arte è un processo complesso che richiede competenza ed esperienza. I nostri esperti terranno conto della qualità dell’opera, del periodo in cui è stata realizzata e della sua importanza nel contesto dell’intera produzione dell’artista. La conoscenza approfondita dell’opera di Pinot Gallizio, che spazia dalle celebri opere della “pittura industriale” fino agli ultimi lavori astratto-informali arricchiti da elementi mitici nordeuropei, ci consente di offrire una valutazione accurata e dettagliata.

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Biografia di Pinot Gallizio Pittore

Nato il 12 febbraio 1902 ad Alba da Innocente e Teresa Chiarlone, Pinot Gallizio, all’angrafe Giuseppe, fin dall’infanzia ha dimostrato una curiosità eclettica per il mondo circostante. Cresciuto in un ambiente familiare che apprezzava la conoscenza e la cultura, ha trovato ispirazione nei racconti dei suoi genitori e nel ricco patrimonio artistico e culturale della sua regione natale.

La sua inclinazione per le scienze lo ha portato a studiare presso l’Università di Torino, dove ha conseguito brillantemente la laurea in Chimica e Farmacia. Dopo gli studi, ha aperto una farmacia ad Alba, avviando una carriera rispettata nel settore farmaceutico. Durante questo periodo, ha incontrato Augusta Rivabella, una giovane donna di straordinaria intelligenza e sensibilità artistica, destinata a diventare la sua musa e compagna di vita.

Tuttavia, la sua passione per l’arte e la creatività non poteva essere soppressa a lungo. Nel 1953, dopo una vita dedicata alla farmacia, Gallizio ha preso una decisione audace: chiudere la sua attività per perseguire il suo vero amore, la pittura. Questa svolta nella sua vita segnò l’inizio di una nuova era, in cui la sua esplorazione artistica sarebbe stata guidata dalla sua formazione scientifica unica e dalla sua fervida immaginazione.

La sua prima incursione nel mondo dell’arte lo ha visto stringere una stretta collaborazione con il talentuoso pittore Piero Simondo. Insieme, i due artisti hanno esplorato nuove tecniche e approcci alla pittura, spinti dalla loro comune passione per l’espressione artistica e la sperimentazione creativa. Questa collaborazione ha portato Gallizio ad Albisola, un vivace centro artistico sulla costa ligure, dove ha avuto l’opportunità di incontrare e interagire con altri artisti di spicco dell’epoca, tra cui Lucio Fontana e Asger Jorn.

L’incontro con Jorn si rivelò particolarmente significativo per il percorso artistico di Pinot Gallizio. Attraverso una profonda e stimolante collaborazione, i due artisti condivisero idee, ispirazioni e tecniche, aprendo nuovi orizzonti creativi per entrambi. Insieme a Simondo, fondarono un laboratorio sperimentale ad Alba, concependo un ambiente fertile per l’esplorazione artistica e la ricerca innovativa. Questa esperienza avvincente ha permesso al pittore piemontese di stringere legami significativi con altri artisti, contribuendo così alla formazione di una comunità artistica vibrante e collaborativa.

A partire dal 1957, Gallizio ha intrapreso una sperimentazione audace con la pittura industriale, utilizzando materiali insoliti e inaspettati per creare opere d’arte di grande impatto visivo e concettuale. I suoi “rotoli” di tela, lunghi decine di metri, hanno catturato l’immaginazione del pubblico con la loro natura provocatoria e innovativa. Queste opere hanno suscitato un interesse crescente e sono state esposte in prestigiose gallerie d’arte, prima a Torino e poi a Milano, contribuendo così a consolidare la sua reputazione come uno degli artisti più innovativi e originali del suo tempo.

Negli anni ’60, la sua pratica artistica ha assunto una dimensione più ampia e riflessiva, con opere che esplorano temi storici, mitologici e fantastici ispirati ai miti nordeuropei e alle fiabe. Questo periodo di intensa creatività ha culminato in una significativa esposizione personale allo Stedelijk Museum di Amsterdam, che ha consolidato ulteriormente la sua posizione.

Oltre alla sua attività artistica, Gallizio ha contribuito attivamente alla promozione e alla diffusione dell’arte informale, partecipando a importanti mostre e manifestazioni culturali, tra cui la mostra d’Arte Informale a Livorno, curata da Maurizio Calvese. La sua influenza e il suo contributo all’arte contemporanea sono stati riconosciuti e celebrati a livello internazionale, e nel 1964 ha ricevuto un prestigioso invito ad esporre alla XXXII Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.

Tuttavia, il destino aveva altri piani per Pinot Gallizio. Nel febbraio del 1964, mentre si preparava per l’importante mostra veneziana, l’artista è prematuramente scomparso nella sua amata Alba.

Pinot Gallizio Opere – Stile e Caratteristiche

Il viaggio di Pinot Gallizio dalla Pittura Industriale ai Miti Nordeuropei

La storia artistica di Pinot Gallizio, sebbene breve nel tempo, si distingue per la sua originalità e audacia, soprattutto considerando che il suo ingresso nel mondo dell’arte avviene in età matura, all’età di cinquantun anni. Questo ritardo nell’intraprendere la sua carriera artistica aggiunge una dimensione affascinante alla sua narrazione, evidenziando il suo coraggio nel seguire la sua passione nonostante le convenzioni sociali e gli stereotipi legati all’età.

La svolta creativa di Pinot Gallizio avviene quando concepisce l’idea della “pittura industriale”, un concetto rivoluzionario che trasforma radicalmente il modo in cui l’arte viene prodotta e concepita. Questa innovativa tecnica artistica si manifesta attraverso la creazione di “rotoli” di tela di dimensioni monumentali, che non solo sfidano le convenzioni estetiche dell’epoca, ma anche i paradigmi tradizionali legati alla commercializzazione dell’arte.

I suoi “rotoli” di tela, lunghi decine di metri, non sono semplici opere d’arte, ma veri e propri oggetti di provocazione e critica sociale. Venduti al metro, questi enormi dipinti diventano simboli di una ribellione artistica contro il sistema capitalista che spesso relega l’arte a un mero prodotto di consumo. La produzione meccanizzata di queste opere, attraverso l’utilizzo di macchinari industriali, sottolinea la volontà di Gallizio di sovvertire le convenzioni del mercato dell’arte, trasformando l’atto creativo in un’esperienza collettiva e accessibile a tutti.

La tecnica stessa utilizzata da Gallizio per la realizzazione dei suoi “rotoli” di tela è un’innovazione in sé. Grazie a una macchina a bassa tecnologia, egli riesce a creare opere seriali, pur mantenendo un senso di unicità e originalità in ogni pezzo. Questo equilibrio tra produzione in serie e individualità conferisce alle sue opere un fascino unico, sfidando le convenzioni artistiche del tempo.

Negli anni ’60, la pratica artistica di Pinot Gallizio subisce un’ulteriore evoluzione, spostandosi verso tematiche storiche e favolistiche ispirate ai miti nordeuropei. Le sue opere, come “Valhalla” del 1961 e “Il prezzo d’oro della vittoria” dello stesso anno, si tingono di tinte color d’oro, evocando un’atmosfera magica e leggendaria.

Di seguito alcune delle sue opere più conosciute:

1. Alti pascoli (1957)
2. Pittura industriale (1958)
3. L’orologio a cucù (1961)
4. La Diligenza dell’Orsa Minore (1961)
5. Vascello fantasma (1961)
6. Valhalla (1961)
7. Il prezzo della vittoria (1961)
8. La cometa innominabile (1962)
9. Labirinto rosa (1963)
10. La Rosa dei venti (1963)

Pinot Gallizio Firma

Archivio Pinot Gallizio

L’Archivio Pinot Gallizio si impegna nella conservazione, classificazione e studio delle opere del rinomato pittore. Il suo obiettivo primario è preservare l’integrità artistica di Gallizio, promuovendo la comprensione e l’apprezzamento del suo contributo nell’ambito dell’arte. Inoltre, l’archivio si dedica a verificare l’autenticità dei suoi dipinti.

https://www.pinotgallizio.org/