Le quotazioni di Rodolfo Aricò, pittore milanese attivo a partire dalla fine degli anni ’50, possono essere un dato ricercato per chi possiede una sua opera. Sul mercato è possibile imbattersi nelle sue originalissime creazioni, in cui dipinge ad acrilico su tela, e in studi preparatori. Le sue opere si basano su un’indagine formale e sulla struttura geometrica, che gioca un ruolo fondamentale nella composizione dinamica.

Prezzi Correnti delle Sue Opere

Attualmente, le tele di Rodolfo Aricò presentano quotazioni comprese tra i €3.000 e i €20.000, in relazione a dimensioni, forma, colore e datazione. I suoi studi preparatori su carta, invece, hanno generalmente stime comprese tra i €200 e gli €800. Le opere più ricercate della sua produzione sono senza dubbio i grandi lavori databili tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70, monocromi e incentrati sulla forma della struttura.

Il record di vendita per un’opera di Aricò è attualmente di €137.200, stabilito nel 2016 da una sua grande composizione del 1971, di 102 x 212 x 8 cm. Si tratta di un’opera significativa per le dimensioni e per il colore rosso acceso. La sua forma è molto originale, poiché presenta una struttura rettangolare con una parte superiore centrale in cui si crea un vuoto semi-ovale.

Si ricorda che le quotazioni indicate sono puramente orientative. Per una stima specifica, è consigliabile rivolgersi ai nostri esperti, specializzati nei grandi interpreti dell’arte moderna a Milano.

Rodolfo Aricò Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Analisi del Mercato di Rodolfo Aricò: Un Protagonista dell’Astrazione Geometrica Italiana

Rodolfo Aricò è stato un pittore italiano, tra i protagonisti dell’astrazione geometrica nel secondo Novecento. Formatosi tra architettura e arti visive, ha elaborato un linguaggio pittorico originale, basato su tele sagomate, prospettive illusorie e raffinate monocromie. La sua ricerca indaga lo spazio e la forma, attraverso strutture geometriche che assumono un ruolo dinamico e centrale nella composizione.

Ha partecipato a importanti rassegne nazionali e internazionali, tra cui più edizioni della Biennale di Venezia. Oggi è considerato una figura di rilievo nella scena artistica milanese, con una crescente notorietà tra gli artisti attivi dagli anni Sessanta.

Nonostante ciò, Aricò resta ancora un autore di nicchia, con un mercato concentrato soprattutto nella sua città natale. Alcune sue opere particolarmente significative hanno ottenuto ottimi risultati di vendita, suscitando un interesse più ampio. La sua produzione, piuttosto numerosa, rende la sua firma relativamente presente sul mercato.

Dopo una fase di forte crescita delle quotazioni, le valutazioni si sono oggi stabilizzate su cifre più contenute. Resta comunque un nome da seguire con attenzione, a nostro avviso meritevole di un maggiore interesse critico e commerciale.

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La stima verrà curata dai nostri esperti, specializzati nella pittura a Milano del secondo dopoguerra. Vantiamo una profonda competenza nelle quotazioni di Rodolfo Aricò, che ci permette di fornire valutazioni in linea con i prezzi di mercato. Per ogni opera che ci verrà sottoposta esamineremo: tecnica, misure, forma, colore e datazione.

Nella produzione di Aricò, raggiungono le stime più elevate le tele, specialmente se caratterizzate da telai sagomati con forme geometriche inusuali. Sono particolarmente ricercate le opere realizzate tra la fine degli anni ’60 e i primi anni ’70, di grande formato e monocrome.

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Rodolfo Aricò Vendita e Acquisto

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Siamo interessati ad acquistare opere significative della produzione di Rodolfo Aricò, artista di spicco della scena milanese del secondo dopoguerra. In particolare, ricerchiamo i migliori lavori realizzati tra gli anni ’60 e ’70: assonometrie, telai sagomati e opere di grande formato.

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Biografia di Rodolfo Aricò Pittore

Rodolfo Aricò nacque il 3 giugno 1930 a Milano. Frequentò dapprima il Liceo Artistico di Brera, quindi la Facoltà di Architettura al Politecnico. Pur intraprendendo un percorso accademico in architettura, coltivò fin da subito una profonda passione per la pittura.

Nel 1959, grazie al sostegno del gallerista Grosseti, debuttò sulla scena artistica esponendo al Salone Annunciata di Milano. Da quel momento, la sua carriera conobbe una progressiva affermazione: nel 1964 partecipò alla XXXII Biennale di Venezia, e l’anno seguente fu presente alla IX Quadriennale di Roma, occasione in cui una sua opera venne acquisita dalla GNAM.

Nel 1968 gli fu dedicata una sala personale alla XXXIV Biennale di Venezia, conferma del crescente riconoscimento del suo lavoro. In quegli anni strinse un forte legame di amicizia con il pittore romano Toti Scialoja, con il quale condivise la cattedra al Liceo Artistico di Brera. Negli anni successivi partecipò a numerose mostre di rilievo in tutta Italia, esponendo, tra gli altri, alla Galleria L’Attico di Roma, nuovamente al Salone Annunciata di Milano e in diverse rassegne a Rimini, Verona, Modigliana e altrove.

Fu protagonista di moltissime esposizioni negli anni Settanta, Ottanta e Novanta, sia in Italia che all’estero, in mostre personali e collettive. La sua ultima personale si tenne nel 2001, presso la Galleria Spazio Annunciata di Milano. Si spense nel giugno del 2002.

Rodolfo Aricò Opere – Stile e Caratteristiche

La Forma come Indagine nella Ricerca Artistica di Rodolfo Aricò

Lo studio dell’architettura consente a Rodolfo Aricò di avviare un percorso di ricerca pittorica incentrato sulla forma. Il pittore milanese sperimenta proprio con la forma, arrivando a modellare la tela stessa, che – come lui stesso le definisce – diventa una sorta di assonometria. La sua indagine si concentra quindi sulla prospettiva, dando vita a strutture che evocano elementi architettonici e mettono alla prova la percezione dello spettatore.

Aricò supera così i consueti confini dell’arte pittorica, adottando telai sagomati. Le sue tele assumono forme geometriche insolite, ben diverse dai tradizionali formati rettangolari, e in alcuni casi si spingono verso una dimensione tridimensionale.

Nella maggior parte dei suoi lavori, l’artista predilige la monocromia. Una scelta che probabilmente nasce dal desiderio di focalizzare l’attenzione sia sulla forma, in linea con gli intenti degli spazialisti, sia sull’intensità espressiva dell’unico colore utilizzato. L’espressione artistica di Aricò cela così una riflessione profonda sulla superficie e sulla struttura dell’opera.

Attraverso uno studio attento di geometria, forma e pittura, realizza opere complesse, anche se all’apparenza semplici, in cui esplora con raffinatezza i giochi di luce e ombra.

Quadri

1. Ob’jectus (1966)
2. Vertice volante (1967)
3. Strutture assonometriche per Danny (1968)
4. Assonometria nera (1969)
5. Anomalia (1969/70)
6. Tricromia rombo (1972)
7. Prospettiva rossa (1972)
8. Area-13A (1973)
9. Dissonanza (1973)
10. Oro in bocca (1973)
11. Area B (1973)
12. Opos Suite (1974)
13. Continuum (1975)
14. Oltre il limite D (1983)