
Cagnaccio di San Pietro (1897 - 1946)
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QUOTAZIONI
Le opere dell’artista sono molto rare e ricercate dai collezionisti dei pittori del movimento italiano del Realismo Magico. Le quotazioni di Cagnaccio di San Pietro per gli oli su tela e su tavola vanno dai €5000 ad oltre i €50.000 per i suoi lavori migliori e di grandi dimensioni. I disegni possono valere €2000/5000.
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NOTE BIOGRAFICHE
Natalino Bentivoglio Scarpa, cresce nell’isola di San Pietro in Volta, terra di origine dei suoi genitori. Allievo di Ettore Tito all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Cagnaccio di San Pietro ben presto si libera del novecentismo della formazione e aderisce all’esperienza futurista diffusasi a Venezia dal 1910 per influsso di Boccioni. Negli anni Dieci è tra i primi espositori delle mostre di Ca’ Pesaro accanto a Gino Rossi, Casorati e Semeghini. In questa occasione adotta lo pseudonimo di ‘Scarpaccia’ e quindi di Cagnaccio di San Pietro’ in ricordo delle sue origini lagunari.
Negli anni Venti matura un’evoluzione della sua pittura: recupera il rigore formale e la solidità dei volumi giungendo ad un realismo caratterizzato da una tagliente resa ottica, spinto fino all’adozione di stilemi fotografici e di prospettive rialzate in cui gli oggetti sono presentati nella loro isolata fissità in un’atmosfera rarefatta e straniante.
Una sorta di allucinazione del reale. La sua attività artistica si svolge in isolamento, nel rigore di una pratica quasi ascetica e per certi aspe ti largamente autodidatta, nella sostanziale incomprensione della critica. Le opere di Cagnaccio di San Pietro propongono una tematica prevalentemente a sfondo sociale. Non mancano tuttavia nature morte, rappresentazioni religiose e nudi classici rivisitati in chiave di borghese mitologia. Dal 1922 al 1944 espone alle Biennali di Venezia e successivamente alla Biennale e alla Quadriennale romana, restando tuttavia ai margini delle grandi correnti del Novecento.
Bibliografia: la Famiglia nell'arte; storia e immagini nell Italia del XX secolo
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