
Francesco di Cocco (1900 - 1989)
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QUOTAZIONI
Lo stile dei dipinti di Francesco di Cocco influisce molto nelle quotazioni. Quest’ultime sono in linea da massima dai €600 ai €3000. Le sue tipologie di opere più apprezzate sono quelle del periodo futurista e della scuola romana; i quadri di queste sue fasi possono superare le stime precedenti. Le quotazioni di Francesco di Cocco per le sculture sono simili a quelle degli oli su tela.
Le stime descritte sono indicative ed andrebbero accompagnate dalla valutazione di un nostro esperto.
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NOTE BIOGRAFICHE
La sua formazione avviene prima all’Istituto tecnico e poi all’Accademia di Belle Arti di Roma, dove frequenta le lezioni di Cambellotti. Dopo una prima adesione al futurismo, negli anni successivi alla guerra la sua ricerca è in linea con il generale clima di “ritorno all’ordine” in contatto con gli artisti di Villa Strhol-Fern, dove per un breve periodo ha lo studio. Nel 1920 si reca con Alfredo Biagini a Parigi, dove tornerà spesso entrando in contatto con il gruppo degli italiani e l’ambiente di Montparnasse. Nel 1926 espone alla I Mostra del Novecento Italiano e l’anno successivo, insieme a Cavalli e Capogrossi, alla pensione Dinesen di Roma. Le opere di questo periodo sono caratterizzate da un’atmosfera sospesa, popolata da forme pure e arcaiche di ascendenza quattrocentesca.
Gli anni successivi sono densi di appuntamenti espositivi, tra cui la mostra al Circolo di Roma a Palazzo Doria, la III Mostra d’Arte Marinara, la Seconda Mostra del Novecento, la I Quadriennale romana e nel 1932 una sala personale alla III Sindacale romana. In questo periodo l’artista si occupa anche di cine- ma, girando con la Cines Produzioni Cinematografiche diversi documentari. In seguito alla richiesta del Partito Fascista a dichiarare la propria razza l’artista decide di rimanere negli Stati Uniti, dove si era recato nel 1937. Dal 1939 al 1940 è in Messico e a New York dove frequenta i protagonisti dellAction Painting e dell’Informale. Tornato a Roma nel 1969 si dedica alla scultura.