
Francesco Messina (1900 - 1995)
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QUOTAZIONI
Le quotazioni di Francesco Messina per le sculture sono in linea di massima dai €500 ai €25.000. Il valore di una scultura è influenzato da diversi fattori, i principali sono: l’unicità, la dimensione, la qualità e il soggetto. Il record di vendita dell’artista è di €63.000 nel 1998. La produzione pittorica conosciuta dell’artista è scarsa e quindi risulta difficile farne delle stime di riferimento. Le quotazioni di Francesco Messina per i disegni vanno dai €200 ad oltre i €1000.
Le stime descritte sono indicative ed andrebbero accompagnate dalla valutazione di un nostro esperto.
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BIOGRAFIA
Nasce a Linguaglossa (Catania) nel 1900; scultore. Presente alla I a e alla II Mostra del Novecento italiano, nel 1929 tiene un’importante personale a Milano (galleria Milano); essa si avvale della presentazione di Carrà, che osserva come lo stile dello scultore si richiami alla tradizione quattrocentesca toscana. Se è vero che alcune sculture presenti alla mostra (soprattutto i gruppi Amanti e Bagnanti del 1928) evidenziano un certo sintetismo, è anche vero che questo volgersi alla tradizione non è per Messina, come invece per altri artisti suoi contemporanei, occasione per aderire a una poetica dell’arcaismo stilizzato e sintetico, poiché la tendenza che predomina in lui è quella verso un naturalismo preciso nella resa fisionomica e nella caratterizzazione psicologica delle figure.
In possesso di una grande abilità tecnica e di un consumato mestiere, esegue, nella prima metà degli anni Trenta, una serie di figure di atleti che evidenziano grande attenzione alla rappresentazione dei particolari anatomici.
Trasferitosi a Milano nel 1932, ormai molto noto e apprezzato, due anni dopo succede a Wildt alla cattedra di scultura all’Accademia di Brera. E presente, nel 1935, all’Esposizione d’arte con- temporanea italiana di Parigi, al Jeu de Paume, dove riscuote un successo personale, testimoniato dall’interesse per l suo lavoro di P. Fierens e W. George, e alle Quadriennali romane, nella cui terza edizione (1939) dispone di una sala personale. Nel marzo dello stesso anno espone alla I Mostra di «Corrente», che si tiene nelle sale della Permanente di Milano.