Giacomo Manzù Quotazioni.

Giacomo Manzù (1908 - 1991)

QUOTAZIONI

Le opere più ricercate dell’artista sono le sue sculture. Le quotazioni di Giacomo Manzù per quest’ultime vanno dai €4000 ad oltre i €100.000 per i suoi lavori più importanti.  I disegni su carta hanno valori medi di €1000/3000. Le quotazioni di Giacomo Manzù per i multipli sono molto inferiori rispetto ai valori precedenti.

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biografia

Nasce a Bergamo nel 1908; scultore e pittore. A 11 anni comincia a lavorare presso un intagliatore di legno. Frequenta poi la Scuola serale di plastica decorativa e l’Accademia Cicognini a Verona, dove presta il servizio militare. Nel 1929 viene a contatto con l’arte francese durante un breve soggiorno a Parigi. L’anno dopo si stabilisce a Milano e decora una cappella dell’Università Cattolica. Conosce Sassu e Birolli, con i quali si trova alla Scuola libera di pittura aperta da Munari. 

Inizi...

Con loro espone, presentato da R. Giolli, alla galleria Milano. Partecipa alla collettiva del Milione, dove sono esposti anche il San Zeno di Birolli e i Giocatori di dadi di Sassu. «Il primissimo Manzú (stucco colorato dell’Annunciazione, 1930) non si spiega senza il classicismo e gli etruschi, ma nemmeno senza Garbari e il nuovo religiosismo» (Maltese, 1960). Dipinge un encausto in una villa di Bergamo nel 1933. 

Qui ha la rivelazione della scultura di Medardo Rosso, che gli provoca una notevole crisi, tanto che rimane inattivo per un anno. Il Ritratto della moglie (1934) segna la ripresa e l’inizio di molte sculture (Teste), che culminano in Silvia del 1938. Nel 1934, presentato da Vitali, espone alla galleria Tre arte illustra il Paese dell’anima di Lisi.

 Si reca successivamente con Sassu a Parigi (1936) e l’anno dopo tiene una personale alla Cometa di Roma, presentato da Carrà che rileva, dopo un iniziale «misticismo neo- romantico [..], un maggiore equilibrio tra forme e contenuto, vicino alla scultura classica», ma sempre in modo originale. Qui presenta, fra le altre opere, il David e Donna che si pettina. Dipinge molto fra il 1937 e il 1938. 

Affermazione...

Partecipa a mostre a Parigi, Milano, New York e San Francisco. Riporta un grande successo alla Biennale veneziana del 1938.  In ottobre espone con Birolli alla galleria di Genova.  Partecipa alle due mostre di «Corrente» a Milano e nel 1941 ottiene la cattedra di scultura a Brera. Durante la guerra lavora a temi religiosi (Pietà, Deposizioni e Crocifissioni).

Una sua grande personale è organizzata nel 1947 a palazzo Reale a Milano. Diventa uno dei maggiori maestri della scultura del nostro secolo. Continua a esporre a tutte le maggiori mostre nazionali e internazionali. Fra le sue opere si ricordano la Porta dell’amore (1955-58) del Duomo di Salisburgo e la Porta della morte (1948-1964) della Basilica di San Pietro a Roma.

Bibliografia: ANNITRENTA a cura del Comune di Milano



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