
Fillia (1904 - 1936)
- BIOGRAFIA
- QUOTAZIONI
- VALUTAZIONE GRATUITA
- ACQUISTO CON PAGAMENTO IMMEDIATO
QUOTAZIONI
Le quotazioni di Fillia per i quadri vanno dai €2000 ad oltre i €25.000. Sono apprezzati soprattutto i dipinti futuristi, che hanno le stime più elevate. Il record di vendita del pittore futurista è di circa €88.000 nel 1999. Le quotazioni di Luigi Colombo detto “Fillia” per i disegni a matita sono influenzate dalla qualità e vanno dai €1000 ai €5000. Il valore di un disegno o di un quadro dell’artista futurista è influenzato soprattutto dalla qualità e dalla datazione.
Le stime descritte sono indicative ed andrebbero accompagnate dalla valutazione di un nostro esperto.
Contattaci per scoprire il valore della tua opera d’arte
VALUTAZIONE GRATUITA
Forniamo stime gratuite su fotografia delle opere d’arte di Luigi Colombo detto “Fillia”.
Inviaci delle foto ben dettagliate del fronte dell’opera, del retro, della firma e le dimensioni.
Whatsapp: +39 3933795727
Mail: info@acquistoarte.it
ACQUISTO CON PAGAMENTO IMMEDIATO
Siamo interessati all’acquisto con pagamento immediato di quadri, sculture dipinti, disegni e tempere del pittore futurista Fillia.
Garantiamo la massima riservatezza sulle trattative.
Whatsapp: +39 3933795727
Mail: info@acquistoarte.it
BIOGRAFIA
Nasce a Revello (Cuneo) nel 1904, muore a Torino nel 1936; pittore e scultore. Si forma culturalmente a Torino dove esordisce ancora molto giovane sia come scrittore che come pittore. Espone per la prima volta al Garden Salon di Torino nel 1922 insieme a T.A. Bracci. Con lui e Ugo Pozzo fonda poi il Movimento futurista torinese ei Sindacati artistici futuristi, lavorando molto attivamente anche a liriche, parole in libertà, testi teatrali e romanzi. Nel 1927 pubblica a Torino il periodico «Vetrina Futurista», mentre a Parigi stabilisce rapporti con Il avanguardia non figurativa europea.
Nel 1929 fonda a Torino il periodico «La Città Futurista», nel nel 1932 «La Città Nuova», nel 1933 «La Terra dei Vivi», (periodico naturista) e nel 1934 «Stile Futurista» (che dirige con Prampolini), sui quali sviluppa una pubblicistica che va dalla pittura alla scultura, all’architettura, all’ambientazione, anche in favore dell’affermazione del razionalismo architettonico in Italia. A questo contribuisce pure con i repertori internazionali La nuova architettura, 1931, e Gli ambienti della nuova architettura, 1935 (ambedue Torino, UTET).
Nel 1932 pubblica Il futurismo e con Marinetti La cucina futurista, Milano, Sonzogno. E l’animatore fondamentale del gruppo futurista torinese, insieme al quale espone, oltre che nelle maggiori e numerosissime mostre, nelle sezioni futuriste nelle Biennali veneziane dal 1926 al 1934, nelle Quadriennali romane del 1931l e del 1935. Esclusi alcuni soggiorni a Parigi, dove espone nel 1930 in Cercle et Carré, alla Galerie 23, la sua attività si è svolta quasi interamente a Torino.