La scultura del XX secolo

La scultura in Italia nel XX secolo ha visto una grande varietà di stili e tendenze artistiche. All’inizio del secolo, la scultura tradizionale continuava ad essere praticata da artisti come Giorgio de Chirico e Arturo Martini, ma c’era anche un crescente interesse per le avanguardie artistiche come il futurismo e il cubismo.

Nel dopoguerra, la scultura italiana è diventata sempre più astratta e informale, con artisti come Alberto Burri e Lucio Fontana che hanno utilizzato materiali non convenzionali e tecniche innovative. Inoltre, gli artisti come Giuseppe Penone e Michelangelo Pistoletto hanno sviluppato una forma di scultura che combina elementi della natura con elementi industriali.

Negli anni ’60 e ’70, molti scultori italiani hanno iniziato a lavorare con materiali industriali come il metallo e il vetro, e hanno sviluppato una scultura più minimalista e concettuale. Artisti come Mario Merz e Arnaldo Pomodoro hanno creato opere monumentali per spazi pubblici che hanno avuto un grande impatto sull’arte contemporanea in Italia.

Nel corso degli ultimi decenni, la scultura italiana continua a evolversi, con molti artisti che utilizzano tecnologie moderne e materiali innovativi per creare opere che esplorano temi sociali, culturali e ambientali. In generale si può dire che la scultura italiana del XX secolo è stata caratterizzata da una grande varietà di stili e tendenze, e ha continuato ad evolversi e ad esplorare nuove forme espressive.

Gli scultori di nostro interesse

Libero Andreotti.
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