Le quotazioni di Umberto Coromaldi, affascinante pittore tardo-ottocentesco che rappresentò principalmente tematiche rurali e popolari, possono offrire un utile riferimento per collezionisti e possessori di una sua opera. Si dedicò prevalentemente alla pittura a olio, ma realizzò anche studi e disegni preparatori su carta, distinguendosi per una notevole qualità tecnica e rapidità d’esecuzione.

Prezzi Correnti delle Sue Opere

Oggi, le quotazioni di Umberto Coromaldi per i suoi dipinti a olio oscillano tra i €500 e i €2.000, fascia in cui rientra buona parte della sua produzione. Si tratta di un artista non facile da reperire sul mercato, soprattutto per quanto riguarda le opere più significative. I quadri più importanti del pittore romano — in particolare le raffigurazioni di figura, realizzate nei primi due decenni del Novecento — possono raggiungere quotazioni comprese tra i €3.000 e i €9.000.

Il record di vendita per un’opera di Umberto Coromaldi è attualmente di €12.045, realizzato nel 2023 con il dipinto La giovane spigolatrice, un olio su tela di 107 x 78 cm. L’opera, luminosa e ricca di atmosfera, raffigura una bambina con un mazzo di spighe appena raccolte: una scena rurale resa con delicatezza e sentimento. Pur trattando il tema del lavoro infantile, il dipinto trasmette un senso di quiete sospesa e riflessione silenziosa.

Le quotazioni riportate sono da considerarsi puramente indicative. Per richiedere una valutazione accurata, è consigliabile rivolgersi ai nostri esperti, specializzati nei pittori romani attivi a cavallo tra Otto e Novecento.

Umberto Coromaldi Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Analisi del Mercato di Umberto Coromaldi: La Poetica Rurale di Un Maestro Dimenticato 

Umberto Coromaldi è stato un pittore romano legato alla tradizione verista italiana, celebre per le sue scene di vita rurale e popolare. Con uno stile poetico e narrativo, ha saputo ritrarre contadini, animali e paesaggi campestri con profonda sensibilità, fondendo realismo e sentimento in un linguaggio pittorico autentico.

La sua arte si distingue per la capacità di coniugare la grande tradizione pittorica italiana dell’Ottocento con influenze moderne: fu allievo del geniale Antonio Mancini – che consideriamo tra i più interessanti protagonisti del secolo a livello internazionale – e assimilò la lezione impressionista, accostandosi in alcune opere al Divisionismo e, in seguito, alla Secessione viennese, con la quale ebbe contatti diretti partecipando a tre edizioni della rassegna romana.

Coromaldi prese parte ai principali eventi espositivi italiani, partecipando regolarmente alla Biennale di Venezia e alla Società degli Amatori e Cultori di Roma. Fu inoltre membro del gruppo dei XXV della Campagna Romana e docente presso l’Istituto di Belle Arti di Roma.

Nonostante il prestigio raggiunto in vita, oggi il suo nome è in parte dimenticato dalla critica e poco presente sul mercato. Le sue opere più significative sono rare e difficili da reperire, e proprio questa scarsità ha contribuito all’ombra che oggi lo circonda.

Trova una preferenza nel collezionismo romano e laziale, legato ai luoghi che ha saputo raccontare. Le sue quotazioni rimangono sorprendentemente basse, sebbene i dipinti migliori possano suscitare un interesse speciale. Riteniamo che Umberto Coromaldi sia un artista estremamente sottovalutato.

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Indubbiamente, i dipinti a olio raggiungono stime superiori rispetto alle tecniche su carta, queste ultime considerate bozzetti preparatori. Sono maggiormente ricercati i suoi quadri di figura all’aperto, che indagano soggetti popolari e rurali. Le opere realizzate nei primi due decenni del XX secolo sono considerate le più attraenti dal punto di vista collezionistico.

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Il potenziale acquisto della tua opera sarà valutato dai nostri esperti, specializzati nei membri del collettivo dei XXV della Campagna Romana. In particolare, vantiamo una competenza specifica nell’opera di Coromaldi, che ci consente di condurre trattative in linea con i valori di mercato attuali. Una volta raggiunto l’accordo, ci occuperemo noi del ritiro e della logistica.

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Biografia di Umberto Coromaldi Pittore

Umberto Coromaldi nacque a Roma il 21 settembre 1870. Figlio di Vincenzo e Luisa Celli, perse il padre in giovane età. La madre, rimasta vedova, si risposò con il pittore di genere Filippo Indoni, che introdusse il giovane Umberto ai primi rudimenti della pittura. Proseguì la sua formazione all’Istituto di Belle Arti di Roma, dove fu allievo di Filippo Prosperi, e si perfezionò successivamente presso l’atelier romano di Antonio Mancini, che frequentò per diverso tempo.

Esordì nel 1893 alla Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma, dove espose regolarmente fino al 1928. Seguirono anni di viaggi e soggiorni in importanti città europee — Parigi, Bruxelles, Monaco di Baviera — che arricchirono il suo linguaggio pittorico. Tornato in Italia, espose nel 1903 alla V Biennale di Venezia, avviando una lunga partecipazione alla rassegna, con ben otto presenze fino al 1924.

Nel 1905 entrò a far parte del celebre sodalizio degli XXV della Campagna Romana, adottando il soprannome di “Cefalo” all’interno del gruppo. In quegli stessi anni, iniziò anche l’attività didattica presso l’Istituto in cui si era formato. Coromaldi fu una figura di primo piano nella scena artistica italiana del primo Novecento, con una costante presenza in esposizioni di rilievo: partecipò alle Esposizioni Nazionali di Milano nel 1900, 1906 e 1914; alla Quadriennale di Torino nel 1902; alla Mostra d’Arte Giovanile di Napoli nel 1912.

A Roma espose alle Esposizioni d’Arte Secessionista del 1913, 1914 e 1915; alla mostra Bimbi e Fiori del 1918; alla Biennale Romana del 1921 e 1925; alla Mostra d’Arte Marinara del 1926 e 1927; alla Quadriennale del 1931 e 1935; infine, alle Mostre Sindacali del 1930, 1932 e 1933.

Umberto Coromaldi si spense a Roma nell’ottobre del 1948.

Umberto Coromaldi Opere – Stile e Caratteristiche

Il Silenzio della Campagna: Umberto Coromaldi e il Verismo del Quotidiano

Il fulcro dell’arte di Umberto Coromaldi si lega profondamente alla tradizione verista italiana della fine del XIX secolo. Le sue opere ruotano attorno a tematiche rurali e popolari, con protagonisti contadini, pastori e pescatori. Sono figure umili, soggetti autentici di un mondo semplice e faticoso. È un racconto visivo della sua terra, ambientato in paesaggi campestri delle zone intorno a Roma.

Coromaldi, tuttavia, non si concentra sulla denuncia sociale. I suoi quadri esplorano piuttosto una dimensione più intima, sentimentale e narrativa. Raffigurano momenti di duro lavoro o brevi attimi di riposo, ma lo fanno con toni pacati, poetici, mai crudi. Le sue scene sono cariche di quiete, riflessione e umanità.

La sua maestria tecnica è evidente: colpiscono la qualità espressiva e la rapidità d’esecuzione, che convivono armoniosamente. Dall’esperienza con Antonio Mancini eredita un’elevata abilità nel ritratto e nella pittura di figura. I suoi dipinti si distinguono per le tonalità accese e una pennellata veloce, ma sempre attenta al dettaglio e alla resa luminosa, soprattutto nelle scene all’aperto.

A rendere unico il suo stile è la capacità di trasmettere emozioni attraverso storie semplici, tratte dalla vita quotidiana. Le sue tele evocano con sincerità la durezza e la bellezza della vita campestre, raccontata attraverso lo sguardo di chi la vive ogni giorno.

Un posto speciale nelle sue composizioni lo occupa il mondo animale, elemento inseparabile della vita rurale. Coromaldi lo raffigura con grande sensibilità, conferendogli un ruolo da vero coprotagonista nelle sue narrazioni visive.

Quadri

1. La giovane spigolatrice
2. Pensierosa
3. Frattocchie
4. Sulla riva
5. Alla ribalta
6. La vanitosa
7. Pescatori
8. Ragazzini vicino all’acqua