Le quotazioni di Bice Lazzari, affascinante pittrice del Novecento, possono rappresentare un utile punto di riferimento per chi possiede una sua opera. La sua produzione prende avvio negli anni ’20 nell’ambito della figurazione, per poi evolvere verso l’astrazione – dapprima informale, quindi geometrica – tra gli anni ’50 e ’80. Ha lavorato su carta e su tela, sperimentando talvolta materiali inconsueti, come la sabbia, nelle sue composizioni.

Data la lunga e articolata evoluzione del suo linguaggio artistico, definire valori di riferimento precisi non è semplice. In linea generale, le opere su carta di Bice Lazzari vengono valutate tra i €700 e i €6.000, mentre le tele si collocano in una fascia di quotazioni compresa tra i €3.000 e i €30.000, a seconda di dimensioni, datazione e composizione.

I risultati più alti si registrano per i grandi quadri degli anni ‘60 e ‘70, in cui l’artista veneziana esplora l’astrazione con un linguaggio minimalista ispirato al mondo della musica. Il record di vendita attuale per una sua opera è di €65.000, raggiunto nel 2025 da Scala semantica (1972), un acrilico su tela di 89 x 100 cm.

Si ricorda che le quotazioni indicate sono puramente orientative. Per una valutazione accurata, è consigliabile rivolgersi ai nostri esperti, specializzati nell’opera delle pittrici del XX secolo.

Bice Lazzari Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Il mercato di Bice Lazzari: una voce femminile autonoma nell’arte del Novecento

Tra le protagoniste dell’arte italiana del Novecento, Bice Lazzari è stata una pittrice raffinata e moderna, capace di evolvere con coerenza la propria espressione artistica nel corso della carriera. Dopo gli esordi figurativi, raggiunse esiti significativi nell’astrattismo informale e successivamente in quello geometrico, con un linguaggio minimalista e lirico. La sua pittura, ispirata alla musica e alla poesia, unisce rigore geometrico ed emozione interiore.

Il suo contributo alla pittura italiana del XX secolo è stato notevole e duraturo, nonostante abbia lavorato soprattutto nel campo delle arti applicate. Nonostante le difficoltà affrontate in quanto donna in un ambiente spesso maschile, Bice Lazzari è riuscita a trasmettere all’intera nazione un’immagine di emancipazione e genialità femminile. 

Nel corso della sua carriera ricevette importanti commissioni e partecipò a numerose rassegne artistiche di rilievo, tra cui la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e la Triennale di Milano, tenendo anche diverse mostre personali in importanti gallerie d’arte contemporanea.

Il nome di Bice Lazzari sta ricevendo oggi una crescente attenzione, sia da parte della critica che del mercato, affermandosi sempre più nel panorama nazionale. Le sue quotazioni sono in aumento, a conferma dell’interesse crescente verso il contributo femminile nell’arte. 

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La stima verrà realizzata dai nostri esperti, specializzati sia nell’astrattismo informale che in quello geometrico. Abbiamo una profonda conoscenza della vita, delle opere, del mercato e delle quotazioni di Bice Lazzari, che ci consente di effettuare valutazioni in linea con i reali valori di mercato. Per valutare correttamente la tua opera, esamineremo: supporto, dimensioni, datazione e composizione.

Bice Lazzari ha lavorato sia su carta che su tela, entrambi supporti apprezzati, ma sono queste ultime a ottenere le valutazioni superiori. Raggiungono le cifre più alte i grandi quadri astratti, specialmente quelli minimalisti e geometrici in cui si ispira al mondo della musica, ma anche il resto del suo repertorio (incluso quello figurativo) può riservare piacevoli sorprese.

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Siamo interessati ad acquistare pezzi significativi della produzione di Bice Lazzari, sia su carta che su tela. Ricerchiamo opere di tutti i periodi: dalla fase figurativa fino alle composizioni astratte, informali o geometriche. Riteniamo che sia stata una delle protagoniste della scena artistica italiana e una delle donne più rilevanti nel campo della pittura del XX secolo.

Il potenziale acquisto della tua opera sarà valutato dai nostri esperti, specializzati nel mercato e nelle quotazioni di Bice Lazzari. Questa competenza ci consente di condurre trattative sempre aggiornate ai reali valori di mercato. Una volta raggiunto un accordo, ci occuperemo noi dell’intera parte logistica.

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Biografia di Bice Lazzari Pittrice

Beatrice (in arte Bice) Lazzari nacque a Venezia il 15 novembre 1900. Figlia di Lorenzo e Francesca Rinaldo, crebbe con le due sorelle nella città lagunare, dove compì i suoi studi. Frequentò l’Accademia di Belle Arti di Venezia, formandosi sotto la guida di Ettore Tito e dello zio, il docente Vincenzo Rinaldo.

Visse una breve parentesi all’Accademia di Firenze, dove fu allieva di Galileo Chini, e concluse la sua formazione artistica intraprendendo da subito l’attività di pittrice. Esordì nel 1924 in una collettiva presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, ente promotore di giovani artisti contemporanei locali. Dallo stesso anno partecipò regolarmente alle mostre della Ca’ Pesaro di Venezia, dove espose fino al 1932.

Nel 1925 prese parte alla Nazionale di Belle Arti di Milano, mentre nel 1928 tenne la sua prima personale alla Galleria Botteghe d’Arte. In quegli anni fu pienamente inserita nella vivace scena culturale veneziana: frequentò caffè e circoli artistici, stringendo solidi legami con figure come il pittore Virgilio Guidi e il designer Carlo Scarpa. Nel 1935 si trasferì a Roma, dove aprì il proprio studio e collaborò per un periodo con l’architetto Ernesto Lapadula.

Partecipò con successo alla XXV Biennale di Venezia del 1950, dove fu premiata. L’anno seguente espose alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma, a cui tornò anche nel 1959. Nel 1958 fu protagonista di una doppia mostra personale: alla Galleria del Cavallino di Venezia e alla Galleria La Salita di Roma. Numerose furono le decorazioni e i progetti che le vennero commissionati nel corso della carriera.

Morì a Roma nel novembre del 1981.

Bice Lazzari Opere – Stile e Caratteristiche

Il cammino artistico di Bice Lazzari: minimalismo, segno e poesia

Esaminando il percorso artistico di Bice Lazzari, emerge un’evoluzione costante e affascinante, che attraversa diverse fasi significative e riflette anche lo sviluppo della ricerca pittorica in Italia. Gli esordi, risalenti agli anni ’20, sono segnati da una pittura figurativa che include ritratti, paesaggi e nature morte. Si tratta di opere che rivelano affinità con lo stile di Pio Semeghini, collocandosi in quel filone artistico che trae ispirazione dal classicismo.

In un primo periodo, rimane fedele al paesaggismo figurativo, ma successivamente interrompe la propria attività pittorica, per poi riprenderla nel secondo dopoguerra con un rinnovato slancio. Da quel momento Bice Lazzari intraprende un percorso d’avanguardia, orientandosi inizialmente verso un astrattismo lirico e informale, per poi approdare a un linguaggio più marcatamente geometrico. Nella fase informale, lavora spesso su superfici monocromatiche, impiegando materiali inusuali: non è raro imbattersi in opere realizzate con acrilici, sabbia o colla.

Superata questa fase, Bice Lazzari si dedica a una ricerca minimalista e geometrica, dando vita a un linguaggio personale e raffinato. I suoi segni, ispirati spesso alla musica – ambito a lei molto caro – si trasformano in una sorta di diario visivo, fatto di linee, ritmi e pause. La sua astrazione si manifesta attraverso composizioni essenziali, con palette cromatiche sobrie, dominate da tonalità neutre e grigi delicati.

Quadri

1. Autoritratto (1929)
2. Percorsi (1953)
3. Marine Tale (1956)
4. Superficie LSR3 (1959)
5. Testimonianza (1961)
6. Bianco + Viola (1963)
7. Misure n.1 (1965)
8. Linea rossa (1966)
9. Colonna sonora (1967)
10. Misure e segni (1967)
11. Scala semantica (1972)
12. Scrittura (1972)
13. White Square (1975)