Chessa Gigi

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Gigi Chessa

GIGI CHESSA QUOTAZIONI

L’arte di Gigi Chessa, un artista eclettico e talentuoso del Novecento, si esprime principalmente attraverso la pittura e la ceramica. Questi due medium hanno rappresentato le due aeree in cui l’artista si è specializzato e si è espresso meglio.

Pittura

I disegni di Gigi Chessa costituiscono una parte della sua produzione artistica. Questi disegni, testimonianza della sua abilità nell’arte del tratto e della prospettiva, coprono una vasta gamma di soggetti e stili. I loro valori oscillano tra €100 e €1.000, a seconda di vari fattori, tra cui il soggetto trattato e il grado di dettaglio e raffinatezza nell’elaborazione del bozzetto.

La sua produzione di dipinti ad olio è particolarmente apprezzata e quotata sul mercato dell’arte. In linea di massimo le quotazioni di Gigi Chessa per i dipinti ad olio vanno da €2.000 e oltre €10.000. Questa variazione di prezzi è dovuta a numerosi fattori, tra cui la dimensione dell’opera, la qualità artistica e la data di creazione. In particolare, le opere di grandi dimensioni e qualità create negli anni ’20 e ’30 possono superare ampiamente queste stime, raggiungendo valori notevoli sul mercato.

Un esempio significativo del successo di Gigi Chessa nel mercato dell’arte è rappresentato dalla vendita di una sua veduta di Torino del 1928. Quest’opera, con dimensioni di 60 x 70 cm, fu venduta nel 1998 per circa €49.500. È importante notare che alla fine degli anni ’90 i suoi valori di mercato erano più alti rispetto ad oggi.

Ceramica

Le ceramiche realizzate da Gigi Chessa rappresentano un’altra parte importante del suo corpus artistico. Queste ceramiche, che includono piatti, vasi e coppe, sono spesso caratterizzate da una fusione unica di forma e decorazione. Le stime medie per le sue ceramiche variano solitamente tra €500 e €2.000, offrendo una gamma di prezzi accessibili per chi desidera possedere una creazione di questo artista poliedrico.

Tuttavia, è fondamentale notare che le stime di valore descritte sono indicative e che la valutazione precisa di un’opera d’arte di Gigi Chessa dovrebbe essere effettuata da un esperto nel campo. Questo sottolinea l’importanza di consultare professionisti dell’arte per ottenere una valutazione accurata e affidabile del valore di qualsiasi opera dell’artista.

Se sei in possesso di un’opera d’arte di Gigi Chessa o desideri conoscere il suo valore, ti invitiamo a contattarci.

QUOTAZIONE MEDIA:€2.000 - €10.000

Gigi Chessa Studio Valori di Mercato e Prezzi Opere

Gigi Chessa, un pittore di notevole talento, attivo nel panorama artistico compreso tra la prima e la seconda guerra mondiale, con le sue opere che abbracciano gli anni ’20 e ’30. La prematura scomparsa dell’artista ha condotto a una produzione artistica relativamente limitata, composta principalmente da dipinti e ceramiche. Entrambi questi medium hanno attirato l’attenzione di collezionisti e intenditori.

Gigi Chessa Quotazioni

I quadri di Gigi Chessa, in particolare, sono tra le sue opere più ambite e cercate. Il loro valore di mercato è in stretta relazione con il contesto storico-artistico in cui l’artista ha operato. La qualità delle sue opere, unita al suo distintivo stile, rappresentano i principali determinanti nella valutazione delle sue opere. Questo è particolarmente vero per i suoi ritratti degli anni ’20 e le nature morte create nello stesso periodo, che sembrano riflettere influenze della corrente artistica del Realismo Magico.

Nel 1921, Gigi Chessa ha dato vita a una straordinaria serie di paesaggi di Anticoli Corrado, offrendo una prospettiva unica su questo pittoresco angolo d’Italia. Successivamente, si è dedicato con grande successo alla creazione di ritratti, vedute e, soprattutto, nature morte. Tra tutte le sue opere, i ritratti degli anni ’20 e le nature morte dello stesso periodo sono i più ambiti e richiesti sul mercato dell’arte.

Gigi Chessa Pittore
Interno (1921)

Questi dipinti, intrisi di un’atmosfera realistica ma al contempo magica, catturano l’essenza dell’epoca e testimoniano la maestria di Gigi Chessa nell’arte della rappresentazione visiva. I risultati di vendita di queste opere hanno costantemente registrato valori elevati e una forte domanda, dimostrando il perdurante fascino delle creazioni dell’artista. La loro capacità di evocare un’epoca ormai passata e di trasmettere emozioni e storie agli osservatori li rende veramente speciali.

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Per procedere con la valutazione, ti chiediamo gentilmente di inviarci fotografie di alta risoluzione e ben leggibili dell’opera da valutare. Queste dovrebbero includere scatti del fronte dell’opera, del retro, della firma, dell’opera da diverse angolazioni, nonché le dimensioni e qualsiasi documentazione aggiuntiva di cui potresti disporre.

Per semplificare il processo, mettiamo a tua disposizione diversi canali di contatto. Puoi raggiungerci tramite WhatsApp, inviando le immagini e le informazioni pertinenti. In alternativa, puoi inviarci una email con i dettagli richiesti o compilare il modulo di contatto disponibile nella parte inferiore della pagina.

È fondamentale sottolineare che la nostra valutazione è condotta da esperti nel campo della pittura figurativa a cavallo tra le due guerre, con particolare attenzione all’opera di Gigi Chessa. Manteniamo costantemente aggiornate le nostre valutazioni di mercato, monitorando gli esiti delle vendite delle opere d’arte dell’artista nel corso della sua carriera.

Valutare un’opera d’arte è un processo complesso che richiede l’assistenza di chi è competente nel settore. Questo è particolarmente vero per le opere di Gigi Chessa, dato che la sua prematura scomparsa ha limitato la disponibilità di opere sul mercato. Ciò rende le sue creazioni molto rare e preziose. La nostra valutazione si baserà su un’analisi approfondita di vari fattori, tra cui la provenienza, lo stile, la qualità, le dimensioni e il contesto storico dell’opera.

Siamo qui per aiutarti a ottenere una stima precisa del valore della tua opera d’arte di Gigi Chessa e rispondere a tutte le tue domande. Non esitare a contattarci attraverso il metodo di tua preferenza e inizia il processo di valutazione.

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Per iniziare il processo di valutazione e potenziale acquisto, ti chiediamo gentilmente di inviarci immagini nitide dell’opera in tuo possesso. Queste dovrebbero includere fotografie dettagliate del fronte dell’opera, del retro, della firma dell’artista e le relative dimensioni. Qualsiasi informazione aggiuntiva o dettagli specifici sull’opera saranno preziosi per effettuare una valutazione accurata.

Desideriamo sottolineare che tutte le fasi della trattativa saranno trattate con la massima riservatezza, garantendo la tua privacy in ogni momento. Puoi contattarci tramite WhatsApp, inviare un’email oppure utilizzare il modulo di contatto disponibile nella parte inferiore della nostra pagina web.

Il nostro approccio si basa su una valutazione attenta e accurata del mercato, grazie al costante aggiornamento dei nostri esperti nel campo della pittura figurativa, con particolare attenzione agli artisti che hanno operato tra la prima e la seconda guerra mondiale. La nostra priorità è garantire una trattativa vantaggiosa per entrambe le parti, affinché tu possa ottenere il giusto valore per la tua opera d’arte.

Siamo interessati all’acquisto immediato di quadri ad olio e ceramiche di Gigi Chessa, ma comprendiamo che ogni opera ha caratteristiche uniche che richiedono una valutazione specifica. Valuteremo attentamente ciascuna opera per comprendere il suo valore, la qualità e il suo potenziale impatto sul mercato.

Una volta che siamo giunti a un accordo, ci occuperemo personalmente del ritiro e della logistica, collaborando con ditte di trasporto specializzate nell’arte per garantire che l’opera giunga in sicurezza nel nostro luogo di destinazione.

Gigi Chessa in Vendita

Se sei un collezionista interessato all’acquisto di opere di Gigi Chessa, ti invitiamo a contattarci. Ti terremo informato sulle opere attualmente disponibili e avrai la possibilità di visitare la nostra sede, preferibilmente su appuntamento. Inoltre, potrai iscriverti alla nostra newsletter, tramite la quale ti informeremo sui nuovi pezzi che aggiungiamo mensilmente alla nostra collezione, tra cui opere di Gigi Chessa e altri pittori figurativi italiani che hanno lavorato tra le due guerre.

Tra le nostre recenti acquisizioni potrebbero anche figurare dipinti e sculture di altri artisti, nonché opere di pittori italiani del XIX e XX secolo o artisti stranieri che hanno lasciato il loro segno in Italia.

Biografia di Gigi Chessa Pittore

Gigi Chessa Biografia
Il contesto familiare e i primi anni di formazione

Nato a Torino nel 1898, Gigi Chessa è stato uno dei pittori e scenografi più influenti del Novecento. Il suo nome completo era Luigi Chessa, ma divenne noto come Gigi. La sua passione per l’arte era quasi scritta nel destino, in quanto era il figlio di Carlo, un abile acquafortista e pittore, e di Luisa Carelli, anch’essa pittrice. Crescendo in un ambiente ricco di creatività e ispirazione, sviluppò un talento innato per l’arte sin dalla giovane età.

La sua infanzia trascorse a Parigi, ma dal 1909 la sua famiglia si stabilì a Torino, una città che avrebbe influenzato notevolmente la sua carriera artistica. Qui, Gigi Chessa iniziò il suo percorso formativo presso l’Accademia albertina tra il 1914 e il 1918. In seguito, si unì allo studio di Agostino Bosia, dove affinò ulteriormente le sue abilità artistiche.

Uno dei momenti decisivi nella vita artistica di Gigi Chessa fu il suo incontro con Felice Carena, pittore impressionista, e Felice Casorati, un importante esponente del realismo magico. Era affascinato dalle opere di questi maestri e ne assorbì l’influenza nella sua arte. Nel frattempo, ebbe l’opportunità di esplorare opere di pittori postimpressionisti e di Cézanne alla Biennale Veneziana del 1922, un’esperienza che avrebbe profondamente influenzato il suo stile.

Negli anni ’20, Gigi Chessa iniziò a espandere la sua espressione artistica in nuove direzioni. Tra le sue prime sperimentazioni ci fu la creazione di disegni per mobili e tappeti per l’azienda Lenci. Questa attività lo portò a distinguersi alla Triennale di Monza del 1923, mettendo in evidenza il suo impegno nell’esplorare l’arte applicata e il design.

Gigi Chessa Quotazioni
Portacipria

Gigi Chessa non si limitò all’arte visiva, ma partecipò anche a importanti esposizioni artistiche. Le sue opere fecero la loro comparsa alle Quadriennali di Torino, alle Biennali di Venezia, alle Mostre di Novecento, alle Triennali di Monza e persino alla Mostra della pittura moderna italiana a Ginevra e Zurigo. Il suo talento e la sua versatilità gli permisero di spaziare tra i paesaggi, i nudi e le nature morte, dimostrando una padronanza eccezionale di diversi generi artistici.

Nel 1926, Gigi Chessa fu invitato a partecipare alla I Mostra del Novecento italiano a Milano, un riconoscimento significativo della sua importanza nel panorama artistico dell’epoca. L’anno successivo, espose le sue opere alla Quadriennale di Torino e alla Mostra di pittori italiani contemporanei al Museo Rath di Ginevra e a Zurigo, contribuendo in modo significativo all’esposizione internazionale dell’arte italiana.

Nel 1927, Gigi Chessa ricevette un incarico prestigioso come professore di scenografia presso la Scuola Superiore di Architettura di Torino. Questo segnò l’inizio di una carriera nella scenografia teatrale che si sarebbe sviluppata ulteriormente nei prossimi anni. Nello stesso anno, presentò l’arredamento di una farmacia alla III Biennale di Monza.

Sempre nel ’26 Gigi Chessa partecipò alla mostra di Vedute di Torino, un evento che metteva in luce il suo talento nel rappresentare paesaggi urbani e architetture. Allo stesso tempo, altri artisti come Nicola Galante, Menzio e Levi si distinsero per le loro opere in questa mostra, creando un contesto stimolante per lo scambio artistico e l’ispirazione reciproca.

Nonostante la sua crescente fama e successo, Gigi Chessa mantenne sempre una forte coscienza sociale e un senso di giustizia. Nel 1927, insieme ad altri pittori di spicco come Casorati, Nicola Galante ed Emilio Sobrero, firmò una lettera di protesta al podestà di Torino per l’acquisto dell’opera “Preghiera” di Giuseppe Grandi da parte della Civica Galleria d’Arte Moderna. Questo atto di coraggio scatenò una vivace polemica sui giornali cittadini, evidenziando il suo impegno non solo come artista, ma anche come cittadino consapevole.

Oltre alla sua carriera artistica, Gigi Chessa eccelleva anche nel campo dell’architettura e della scenografia. Nel 1927, divenne professore di scenografia presso la Scuola Superiore di Architettura di Torino, dimostrando la sua versatilità nel mondo dell’arte e del design. L’anno successivo, partecipò alla prima Mostra di Architettura Razionale a Roma, confermando il suo ruolo di leader nell’ambito dell’architettura e del design innovativo.

La sua abilità nel design non si limitava solo all’ambito accademico. Gigi Chessa contribuì anche alla creazione dei padiglioni dei fotografi e delle Valli di Lanzo all’Esposizione di Torino. Questi progetti furono un’opportunità per lui di unire il suo talento artistico con l’architettura e il design, dimostrando ancora una volta la sua versatilità.

Nel 1929, Gigi Chessa si unì al gruppo dei sei, un’associazione di artisti che aveva lo scopo di promuovere l’arte contemporanea. Insieme a questi artisti, partecipò a mostre a Torino, Genova e Milano tra il 1929 e il 1930, portando le loro opere all’attenzione di un pubblico sempre più vasto.

Tuttavia, nonostante il suo successo, Gigi Chessa dovette affrontare un periodo di malattia che lo tenne lontano dalle mostre e dalle esposizioni. Questa interruzione temporanea non fermò la sua passione per l’arte e la sua dedizione alla sua arte. Sebbene non partecipò alla Quadriennale romana e alla mostra contemporanea presso la galleria di Roma di Bardi, altri artisti come Carlo Levi, Francesco Menzio ed Enrico Paulucci continuarono a portare avanti il suo spirito artistico.

Purtroppo, la sua carriera fu prematuramente interrotta dalla malattia e Gigi Chessa morì a Torino il 23 aprile 1935. La Biennale di Venezia del 1936 gli rese omaggio, riconoscendo la sua importanza e il suo contributo all’arte italiana. La sua scomparsa rappresentò una perdita significativa per il mondo dell’arte italiano. Nel 1977, la galleria Le Immagini di Torino ospitò una mostra dedicata a lui, presentata da Enrico Paulucci.

Gigi Chessa Opere

L’arte di Gigi Chessa attraversò una serie di influenze artistiche durante la sua carriera. Inizialmente influenzato da artisti come Felice Carena, Felice Casorati e Paul Cézanne, si distinse per la sua serie di paesaggi di Anticoli Corrado nel 1921. In seguito, esplorò studi di nudo tra il 1925 e il 1927, creando opere che trasmettevano la bellezza del corpo umano in modo unico e sensibile.

Le nature morte e i ritratti di Gigi Chessa risentirono dell’influenza di artisti come Modigliani, che contribuirono a impreziosire la sua tavolozza e ad alleggerire la sua pennellata. Questa evoluzione stilistica testimonia la capacità di Chessa di adattarsi e crescere come artista nel corso della sua carriera, sperimentando costantemente nuove tecniche e approcci.

Ecco alcune dei dipinti più importanti e conosciuti dell’artista:

  1. Balme (1917)
  2. Torrente a Balme (1917)
  3. La sdrada che gira (1920)
  4. Sole a picco (1921)
  5. Dintorni di Anticoli (1921)
  6. I monti (1921)
  7. I pioppi contro luce (1921)
  8. Ragazza di Anticoli (1921)
  9. I monti anticoli (1921)
  10. Interno (1921)
  11. Natura morta (1921)
  12. Natura morta (1922)
  13. Figura seduta (1927)
  14. Fruttiera (1928)
  15. Veduta di Torino (1928)
  16. I giocatori di carte (1929 c.)
  17. Mezzogiorno (Meriggio) (1929)

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