Emilio Sobrero, un artista il cui nome potrebbe non essere altrettanto noto come alcuni dei suoi contemporanei più celebri, ha lasciato comunque un’impronta significativa nel mondo dell’arte. La sua produzione artistica principale è composta da quadri ad olio e disegni realizzati a matita o carboncino. Questi due medium, apparentemente semplici, sono stati i mezzi attraverso i quali ha trasformato la sua visione creativa in opere d’arte apprezzate.

I valori delle opere di Emilio Sobrero possono variare notevolmente, a seconda della tipologia e delle dimensioni dell’opera stessa. Per quanto riguarda i disegni e i bozzetti, i valori medi oscillano tra €100 e €500. Questi prezzi rendono le sue opere accessibili a una vasta gamma di appassionati d’arte, consentendo a chiunque di possedere una parte del suo lavoro.

Tuttavia, è nei dipinti ad olio su tela o tavola che si possono trovare alcune delle sue opere più ambite. Le quotazioni di Emilio Sobrero per in dipinti, in generale, vanno da €500 a oltre €2.000. Questi prezzi riflettono l’evoluzione e la maturità dell’artista nel corso della sua carriera. Le opere più grandi prodotte tra gli anni ’20 e ’40 sono particolarmente richieste. In questi capolavori, è evidente l’influenza del periodo del “ritorno all’ordine,” un movimento artistico caratterizzato dall’ispirazione derivata dai dipinti dei secoli precedenti. Emilio Sobrero ha saputo fondere questa tradizione con la sua sensibilità personale, creando opere che continuano a catturare l’attenzione degli amanti dell’arte.

Il risultato più elevato delle vendite delle opere di Emilio Sobrero è stata l’aggiudicazione record del 1989. In quell’occasione, un maestoso dipinto ad olio datato 1940, raffigurante una coppia innamorata, con dimensioni di 100 x 140 cm, è stato venduto per circa €9.000. Questo successo ha sottolineato l’apprezzamento per la sua arte e il suo impatto duraturo sulla scena artistica.

È importante notare che le stime di valore descritte sono puramente indicative e dovrebbero essere accompagnate da una valutazione esperta. Il mercato dell’arte è noto per la sua variabilità, e le quotazioni possono fluttuare in base alla domanda e all’interesse degli acquirenti. Pertanto, è consigliabile consultare i nostri esperti del settore per ottenere una valutazione accurata delle opere di Emilio Sobrero, assicurandosi di riconoscere il valore intrinseco di queste creazioni artistiche uniche.

Emilio Sobrero Valore Opere

Emilio Sobrero è un artista che, nel corso del tempo, ha rischiato di essere dimenticato, nonostante il suo indiscutibile ruolo come uno dei protagonisti più significativi dell’arte figurativa italiana tra le due guerre. Le sue opere, a lungo tempo sottolineate dalla critica come tra le migliori rappresentazioni della pittura italiana, hanno affrontato il rischio di cadere nell’oscurità dell’oblio. Tuttavia, oggi, nel contesto di una riscoperta dell’arte dimenticata, Sobrero emerge come una figura di rilevanza storica, pronta a essere rivalutata.

Il paradosso di Emilio Sobrero è che, nonostante i numerosi riconoscimenti ottenuti in quasi tutte le principali manifestazioni espositive nazionali e internazionali del suo tempo, le sue opere sono state, in una certa misura, trascurate dall’attenzione del pubblico. Questa assenza di celebrità nella contemporaneità si riflette nei prezzi e nei valori di mercato delle sue opere, che, sorprendentemente, appaiono piuttosto contenuti, considerando il suo contributo all’arte italiana.

Mentre i risultati di vendita delle opere di Sobrero potrebbero non essere eccezionali, la sua figura rimane un pilastro importante nel panorama artistico. Investire nell’arte di Sobrero non solo significa sostenere un talento a lungo trascurato, ma anche riscoprire il fascino e l’originalità della sua produzione artistica.

Uno dei tratti distintivi delle opere di Sobrero è la loro capacità di catturare l’essenza dell’Italia tra le due guerre. Le sue tele, in particolare le nature morte elaborate e le scene di gruppo con più figure raffigurate, rappresentano una finestra sulla vita di quell’epoca, catturando la sua essenza e la sua energia. Queste opere sono particolarmente ricercate e ammirate dagli appassionati d’arte che apprezzano il potere evocativo delle sue creazioni.

Va notato che ci sono diversi fattori che potrebbero contribuire ad aumentare il valore delle opere di Sobrero. Ad esempio, la partecipazione a mostre importanti, come le Biennali veneziane, in cui ha esposto tra il 1928 e il 1948, o le Quadriennali romane, dal 1931 al 1948, ha aggiunto ulteriore prestigio alla sua carriera. Inoltre, la sua partecipazione alle mostre del Novecento Italiano nel 1926 e nel 1929 è stata un altro segno tangibile del suo ruolo di spicco nell’arte italiana di quel periodo.

In conclusione, Emilio Sobrero è un artista che merita di essere rivalutato e riscoperto. Le sue opere rappresentano una finestra unica sulla storia dell’Italia tra le due guerre e offrono uno sguardo prezioso su un periodo di trasformazione e cambiamento. La sua produzione artistica, sebbene a lungo trascurata, merita di essere apprezzata e riconosciuta per il suo contributo all’arte italiana.

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Biografia di Emilio Sobrero Pittore

Emilio Sobrero, nato a Torino il 9 dicembre 1890, è stato un pittore italiano di notevole talento e una figura significativa nell’arte del XX secolo. Figlio di Carolina Abbado e Giovanni Sobrero, quest’ultimo un rispettato medico, Sobrero è cresciuto in un ambiente familiare che ha contribuito a plasmare il suo futuro creativo. Sin da giovane, dimostrò una predilezione per le arti visive e una passione per l’espressione artistica.

Le Radici Artistiche a Torino

La sua formazione artistica inizia all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, un istituto rinomato per l’arte e la cultura. Questo periodo formativo ha avuto un’influenza significativa sul suo sviluppo come artista. Durante i suoi anni di studio, Emilio Sobrero cominciò a mettere radici nel mondo dell’arte, esponendo un pannello decorativo in una mostra collettiva promossa dal Circolo degli Artisti e dalla Società d’Incoraggiamento alle Belle Arti a Torino nel 1915. La giuria che selezionò le opere era composta da pittori stimati e da uno dei maestri della scultura più importanti dell’epoca, Leonardo Bistolfi.

Il talento di Emilio Sobrero inizia a emergere e a essere riconosciuto quando, nel 1916, partecipa alla Biennale di Brera a Milano. Questa esperienza fu un trampolino di lancio per la sua carriera artistica e lo portò a partecipare nel 1919 alla Quadriennale di Torino, uno dei più prestigiosi eventi artistici in Italia. La sua presenza in queste mostre importanti iniziò a farlo conoscere al pubblico e agli addetti ai lavori.

Dal 1920, Emilio Sobrero inizia a collaborare con la Gazzetta del Popolo, una delle principali riviste d’arte dell’epoca. Questa collaborazione gli offrì una piattaforma per condividere le sue idee artistiche e ottenere una maggiore visibilità nella comunità artistica. Nel 1923, l’artista Carlo Carrà lo convinse a partecipare alla Quadriennale di Torino insieme a Felice Casorati, anche se in seguito non riuscì a esporre a causa di circostanze impreviste.

Nel 1924, Emilio Sobrero partecipò a un’importante mostra intitolata “Venti artisti italiani” organizzata da Lino Pesaro nella sua galleria milanese. Questa esposizione gli offrì un palcoscenico di livello nazionale per mostrare le sue opere, consolidando ulteriormente la sua reputazione. Nel 1926, fu presente alla prima mostra del movimento artistico “Novecento Italiano”, che era una delle correnti artistiche più influenti dell’epoca.

L’anno successivo, tenne la sua prima mostra personale a Ginevra, dimostrando di avere un pubblico internazionale. Nel 1928 partecipò per la prima volta alla Biennale di Venezia, un evento di grande rilevanza nell’arte mondiale, dove nel 1940 terrà una mostra personale.

Durante questo periodo, Emilio Sobrero sviluppò strette amicizie con altri artisti contemporanei, tra cui Gigi Chessa, Francesco Menzio e Carlo Levi. Queste connessioni creative lo ispirarono e contribuirono al suo sviluppo artistico. La condivisione di idee e la collaborazione con questi artisti fecero sì che Sobrero fosse parte di una comunità artistica vibrante e creativa.

Un Artista in Affermazione a Roma

Il trasferimento a Roma fu un passo significativo nella sua carriera. La città eterna era un luogo di grande importanza culturale e artistica, ed è qui che Emilio Sobrero si affermò come uno dei pittori più stimati e seguiti della sua generazione. La sua costante partecipazione alle grandi mostre e l’attenzione della stampa testimoniano il suo successo a Roma.

Durante il suo soggiorno nella capitale italiana, stabilì importanti amicizie con altre figure di spicco nel mondo dell’arte, tra cui Giorgio De Chirico, Alfredo Biagini, Nino Bertoletti, Francesco Trombadori e Arturo Martini. Non si limitò a stringere legami con gli artisti, ma ebbe anche l’opportunità di interagire con scrittori influenti come Ugo Ojetti. Questi incontri e le conversazioni con altri intellettuali arricchirono ulteriormente il suo mondo creativo.

Nel 1933, Emilio Sobrero espose il suo affresco “Bagnanti” alla V Triennale di Milano, un evento artistico di grande prestigio in cui condivideva lo spazio con artisti del calibro di Mario Sironi, Massimo Campigli, Achille Funi, Fortunato Depero, Corrado Cagli e Gino Severini. Questa esposizione metteva in luce la sua abilità nel dipingere opere di grande impatto e bellezza.

Nel corso della sua carriera, Emilio Sobrero realizzò numerose opere che riflettevano il suo amore per Roma. Nel 1933, tenne una mostra di vedute romane al Museo di Roma, che rappresentò una celebrazione delle sue radici artistiche nella città eterna. Nel 1938, vinse il premio per il paesaggio romano alla Mostra Sindacale, un riconoscimento dell’importanza del suo contributo all’arte romana.

La sua collaborazione con suo cugino, Mario Sobrero, portò alla creazione di illustrazioni per il volume “Roma,” un progetto che esaltava la bellezza e la storia della città eterna attraverso il suo lavoro artistico. Questa collaborazione con il cugino sottolineò ulteriormente il suo legame con la città di Roma.

Il Declino e il Ricordo Duraturo

Tuttavia, dopo la Seconda Guerra Mondiale, il nome di Emilio Sobrero e la sua pittura subirono un calo di interesse. Molti artisti dell’epoca furono oscurati dalla turbolenza della guerra e dalla successiva ondata di nuove tendenze artistiche. La sua importanza nella scena artistica iniziò a sbiadire, e con il passare del tempo, il suo lavoro fu dimenticato.

Emilio Sobrero morì a Roma il 20 luglio 1964, chiudendo un capitolo importante nella storia dell’arte italiana. La sua carriera artistica, con le sue mostre, le sue amicizie e le sue opere d’arte, rimane un ricordo prezioso della sua influenza e del suo talento nell’arte italiana del XX secolo.

Emilio Sobrero Opere

1. Mitologia – Ladri di uva (1913)
2. Piccola bara (1915)
3. La vendemmia (1919)
4. Fiori (1920 c.)
5. Mattino d’estate (1920 c.)
6. Donna nuda
7. Toletta
8. Ragazza accanto a una finestra
9. Ponte Rotto (studio)
10. Colosseo
11. Donna che legge
12. Villa romana
13. Ponte Rotto
14. Giardini
15. Anemoni
16. Rose
17. Nudo
18. Dalie
19. Garofani
20. Natura morta con brocca (1923)
21. Torino (1924)
22. Natura morta con drappo bianco (1925 c.)
23. Autoritratto (1926)
24. Paesaggio con case arroccate (1929 c.)
25. Ritratto (1931)
26. Donna che legge (1927)
27. Villa Medici (1930)
28. Anemoni (1927)
29. Disegno
30. Ritratto di Matilde (1936)
31. Piazza SS. Giovanni e Paolo (1932)
32. Nuda e paesaggio (1936)
33. Piazza S. Pietro (1930)
34. Palme (1937)
35. Disegno
36. Profilo (1936)
37. Fiori (1937)
38. Casa al tramonto (1928)
39. Trastevere (1931)
40. Piazza del Popolo (1930)
41. Fiori-Panno rosso (1934)
42. Paesaggio romano (1933)
43. Dormiente (1934)
44. Alberi (1933)
45. Il Louvre (1931)
46. Donna bionda (1933)
47. Parigi-Il ponte Nuovo (1931)
48. Testa di donna (1934)
49. Villa romana (1928)
50. Ritratto di Matilde (1931)
51. Disegno
52. Testa di donna (1937)
53. Fiori (1932)
54. Riposo (1935)
55. Fiori (1930)
56. Testa di donna (1935)
57. Disegno
58. Giovine donna (1927)
59. Mattino d’estate (1925)
60. Giardini (1926)
61. Natura morta-Venere e specchio (1921)
62. Donna velata (1934)
63. Cartoccio di cipolle (1924)
64. Mattino (1931)
65. Conversazione (1936)
66. Riposo (1935)
67. Dormiente (1934)
68. Donna velata (1934)
69. Trastevere (1931)
70. Nuda, panno giallo (1931)
71. Donna che legge (1927)
72. Nuda e Paesaggio (1936)
73. Fiori, fondo rosso (1929)
74. Ritratto (1931)
75. Veduta del Po (1922)
76. Giardini (1925)
77. Nuda, finestra aperta (1939)
78. Profilo di donna (1936)
79. Donna bionda (1933)
80. Anemoni (1925)
81. Giovine donna (1927)
82. Villa romana (1928)
83. Ritratto di Matilde (1932)
84. Tramonto (1933)
85. Tulipani (1934)
86. Mattino d’estate (1925)
87. Donne e palme (1937)
88. Fiori, fondo rosa (1932)
89. Piazza San Pietro (1929)
90. Il Louvre (1931)
91. Natura morta a lume di candela (1923)
92. Torino (1924)
93. Calvario (1934)
94. Testa di donna (1935)
95. Piazza San Pietro (1929)
96. Casale romano (1928)
97. Piazza del Popolo (1929)
98. Colosseo (1929)
99. La casa del maniscalco (1929)
100. Il Louvre (1931)
101. Mattino in montagna (1929)
102. Parigi-Pont Neuf (1931)
103. Terme di Caracalla (1929)
104. Boccale e frutta (1922)
105. Autoritratto (1924)
106. Alberi (1933)
107. Notre-Dame (1931)
108. Castel Sant’Angelo (1929)
109. Donna bionda (1933)
110. Viaggio di notte (1936)
111. Ragazza che dorme (1938)
112. Piccolo nudo (1940)
113. Gli innamorati (1940 c.)