Le quotazioni di Oreste Albertini, pittore lombardo di matrice divisionista, possono rappresentare un’informazione utile per chi possiede un suo dipinto. L’artista lavorò quasi esclusivamente a olio, con una spiccata predilezione per i paesaggi di montagna e i laghi alpini. La sua produzione si distingue per una certa coerenza stilistica, pur attraversando un’evoluzione estetica, mai però accompagnata da un cambiamento nei soggetti rappresentati.

Oggi, i prezzi delle sue opere variano sensibilmente a seconda della datazione. I dipinti a olio di matrice divisionista di Oreste Albertini, soprattutto quelli realizzati negli anni Venti, hanno valutazioni dai €1.000 a oltre i €10.000, in base a soggetto, qualità esecutiva e dimensioni. Le opere di minor rilievo, realizzate in periodi successivi, sono solitamente stimate tra i €400 e i €2.000.

Il record di vendita per un quadro di Oreste Albertini è attualmente di €52.000, raggiunto nel 2007 dall’opera La stretta di Lavena, Lago di Lugano (1932). Si tratta di un capolavoro di grandi dimensioni (120 × 160 cm), perfettamente rappresentativo del suo stile divisionista. Il dipinto raffigura un ampio paesaggio alpino, con un lago al centro e, in primo piano, una figura di spalle che contempla la natura: un dettaglio che conferisce lirismo e profondità all’atmosfera dell’opera, tratti distintivi dei suoi lavori migliori.

Si ricorda che le quotazioni riportate sono puramente indicative. Per ottenere una stima personalizzata, è consigliabile rivolgersi ai nostri esperti, specializzati nella pittura divisionista della seconda generazione.

Oreste Albertini Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Il Mercato di Oreste Albertini: Un Tardo Divisionista del Paesaggio Alpino  

Esponente del secondo Divisionismo, Oreste Albertini fu un pittore lombardo attivo nella prima metà del Novecento. Abbracciò la ricerca divisionista in modo piuttosto tardivo, ma con risultati di notevole qualità, specializzandosi nel paesaggio alpino reso attraverso colori puri e raffinati giochi di luce. La sua pittura combina l’osservazione dal vero con un lirismo contemplativo, in uno stile autonomo e poetico.

Visse tra Milano e Besano, partecipando regolarmente, a partire dagli anni Venti, alle principali rassegne artistiche del panorama milanese. Si dedicò completamente alla pittura solo in età matura. Oggi è un nome presente sul mercato, con una diffusione delle sue opere concentrata soprattutto in Lombardia e, più in generale, nell’Italia settentrionale.

Particolarmente rari e ricercati sono i capolavori realizzati negli anni Venti, che riflettono una tradizione divisionista tarda, ma ancora viva, e non priva di originalità. Sono proprio queste opere a raggiungere le migliori valutazioni. Più convenzionale e meno interessante appare, invece, la produzione successiva.

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Per valutare correttamente la tua opera, esamineremo: datazione, soggetto, qualità e misure. Nella produzione di Oreste Albertini vi è una netta differenza di quotazioni tra i migliori lavori degli anni ’20, di matrice divisionista, e quelli successivi. Sono maggiormente ricercate le ampie vedute di montagna o di laghi alpini di grande formato, soprattutto se caratterizzate da atmosfere poetiche e meditative.

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Biografia di Oreste Albertini Pittore

Oreste Albertini nacque il 28 marzo 1887 a Certosa di Pavia. Fin da giovanissimo mostrò una naturale inclinazione per la pittura, formandosi inizialmente alla Scuola Civica e, in seguito, presso lo studio di un affreschista pavese. Proseguì gli studi all’Umanitaria e poi all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, dove ebbe modo di affinare la propria tecnica.

Iniziò a dipingere per passione, ma col tempo trasformò l’arte nella sua professione. A partire dal 1921 visse tra Milano, dove stabilì il proprio studio, e Besano, un tranquillo paese in provincia di Varese che divenne per lui rifugio e fonte di ispirazione.

Tra le sue prime partecipazioni a rassegne artistiche nazionali, si segnalarono le esposizioni del 1923 e del 1925 alla Nazionale di Milano. Dal 1924 al 1939 partecipò regolarmente alle mostre della Permanente di Milano. Espose inoltre alla Mostra Sindacale Fascista di Belle Arti di Milano negli anni 1935, 1936 e 1938.

Oreste Albertini si spense a Besano nel luglio del 1953.

Oreste Albertini Opere – Stile e Caratteristiche

La montagna secondo Albertini: luce, colore, poesia e contemplazione

La pittura di Oreste Albertini affonda le radici nell’eredità divisionista, ispirandosi agli albori di questa corrente, quindi ai più noti Segantini e Fornara, riprendendo il paesaggio alpino con la scomposizione del colore in filamenti. Facendo tesoro della tradizione ottocentesca lombarda, sviluppò inizialmente un linguaggio di chiara impronta divisionista, ma caratterizzato da un’indipendenza espressiva evidente.

Alcuni tratti distintivi rendono unica l’espressione artistica di Albertini: l’amore per la rappresentazione dei laghi di montagna e la quasi totale assenza della figura umana. Le sue pennellate, di piccole dimensioni, accostano colori puri con grande attenzione ai giochi di luce e ai contrasti tonali.

Albertini si dedica quasi esclusivamente alla pittura di montagna, realizzando numerose vedute alpine che diventano il fulcro della sua produzione. Nei primi lavori, quelli più chiaramente divisionisti, cerca di cogliere atmosfere poetiche e incantate, spesso ambientate in momenti crepuscolari.

La sua è una pittura naturalista, frutto di un attento studio dal vero, ma intrisa di lirismo e contemplazione, che diventano i veri protagonisti della scena. È lo spirito romantico a dominare i suoi dipinti, nei quali emerge con forza la maestosità della natura. Col passare degli anni, Albertini abbandona progressivamente la ricerca poetica dei suoi esordi divisionisti, pur continuando a coltivare la medesima tematica paesaggistica.

Quadri

1. La stretta di Lavena
2. Nudo al sole
3. Lago di Antermola illuminato di luce dorata
4. Lago Negrelli
5. Nudo al sole
6. Al sole in riva al lago
7. Aprile in Valceresio
8. Panorama invernale di Viconago
9. Lago di Lugano
10. Lago alpino
11. Lago lombardo
12. Mattino di primavera, stretto di Laveno
13. Azzurro e oro
14. Veduta di Besano con pastorella e pecore