Romanelli Romano

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Romano Romanelli

ROMANO ROMANELLI QUOTAZIONI

Le quotazioni di Romano Romanelli, scultore fiorentino attivo nella prima metà del Novecento, possono essere di riferimento per chi possiede una sua opera. Lavorò prevalentemente il bronzo e il marmo, distinguendosi per l’armonia formale ispirata all’arte classica, unita a una sensibilità moderna. La sua produzione spazia tra soggetti mitologici, ritratti femminili – spesso con influssi liberty – ed esaltazioni dello sport.

In linea generale, le sculture di dimensioni ridotte o medie di Romano Romanelli presentano quotazioni comprese tra i €300 e i €2.500. Le opere più rilevanti, per soggetto, dimensioni e qualità artistica, possono raggiungere valori compresi tra i €3.000 e i €6.000. Queste cifre sono riservate ai lavori più significativi dell’artista, come grandi marmi di gusto fascista (raffiguranti atleti, eroi o allegorie), oppure raffinate composizioni sospese tra liberty e simbolismo.

Le quotazioni indicate sono da considerarsi puramente orientative. Per richiedere una valutazione personalizzata, è consigliabile rivolgersi ai nostri esperti, specializzati nella scultura italiana del primo Novecento.

FASCIA DI PREZZO:€300 - €6.000

Romano Romanelli Quotazioni, Prezzi e Valore Opere

Riscoprire Romano Romanelli: Analisi del Mercato della Sua Opera

Romano Romanelli è stato uno scultore italiano celebre per aver saputo coniugare l’armonia del classicismo naturalista con una sensibilità moderna. Figlio d’arte, raggiunse il successo durante il ventennio fascista, affermandosi come uno dei massimi interpreti della scultura del tempo e interpretando appieno il gusto celebrativo e monumentale promosso dal regime. Dopo la guerra, il forte legame del suo stile con l’estetica dell’epoca lo condusse progressivamente all’oblio.

Fu anche tra i principali esponenti del gruppo Novecento, distinguendosi come il più autorevole rappresentante nell’ambito della scultura. Tra gli anni Dieci e gli anni Quaranta espose con successo nelle maggiori rassegne artistiche italiane.

Oggi Romanelli è ricordato come uno dei nomi più affascinanti della scultura del primo Novecento. Le sue quotazioni, tuttavia, restano contenute e poco sostenute. Non è un artista molto ricercato dal mercato collezionistico — a nostro avviso, ingiustamente — ma la sua produzione artistica conserva un valore unico.

Il suo mercato è prevalentemente nazionale, sostenuto da una nicchia di collezionisti appassionati della scultura della prima metà del XX secolo, in particolare di epoca fascista. Le sue opere compaiono sporadicamente sul mercato, e la presenza di grandi sculture di rilievo è piuttosto rara. Nonostante le quotazioni medie siano modeste, pezzi di particolare fascino possono riservare piacevoli sorprese.

Romano Romanelli QuotazioniRitratto della signora Giglioli

Romano Romanelli Valutazione Rapida e Gratuita

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La valutazione verrà realizzata dai nostri esperti, profondi conoscitori degli scultori italiani del primo Novecento. In particolare, siamo specializzati nella vita, nelle opere, nel mercato e nelle quotazioni di Romano Romanelli. Tale competenza ci permette di fornire stime sempre aggiornate ai valori di mercato.

Per valutare correttamente l’opera in tuo possesso prenderemo in considerazione: materiale, soggetto, qualità, misure e periodo. Nella produzione di Romano Romanelli sono ricercate sia le opere del ventennio che quelle precedenti, soprattutto in funzione del soggetto. Tra i soggetti più apprezzati: nudi, ritratti femminili, atleti, eroi e allegorie. I materiali più ambiti sono, indubbiamente, marmo e bronzo.

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Romano Romanelli Vendita e Acquisto

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Siamo interessati ad acquistare le migliori sculture di Romano Romanelli, massimo rappresentante della scultura del ventennio fascista e, più in generale, della prima metà del XX secolo in Italia. Cerchiamo in particolare opere di grande formato, in bronzo o marmo, con soggetti suggestivi e affascinanti.

Il potenziale acquisto della tua opera verrà esaminato dai nostri esperti, profondi conoscitori dell’opera di Romanelli. Siamo sempre aggiornati sulle quotazioni dello scultore fiorentino, così da poter condurre trattative in linea con i valori di mercato correnti. Una volta trovato un accordo, ci occuperemo noi di tutti gli aspetti logistici.

Romano Romanelli In Vendita

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Biografia di Romano Romanelli Scultore

Romano Romanelli nacque il 14 marzo 1882 a Firenze. Figlio dello scultore Raffaello Romanelli e di Sofia Benini, crebbe in un ambiente artisticamente stimolante e sviluppò fin da giovane una profonda passione per la scultura. Si formò nello studio del padre, dove realizzò le sue prime opere in età precoce.

Dopo aver compiuto gli studi classici, intraprese un’esperienza nella marina militare. Durante quel periodo ebbe l’opportunità di viaggiare in numerosi paesi e continenti, circumnavigando il globo. Questo lungo viaggio rappresentò una tappa fondamentale per la sua crescita personale e artistica, poiché gli consentì di entrare in contatto con culture e linguaggi figurativi molto diversi da quelli europei.

Nel 1905, rientrato in Italia, si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove studiò sotto la guida di Domenico Trentacoste. Grazie anche agli insegnamenti ricevuti dal padre e all’ambiente accademico, si dedicò completamente all’attività di scultore.

Nel 1910 debuttò sulla scena nazionale esponendo alla IX Biennale di Venezia. L’anno seguente partecipò all’Esposizione Universale di Roma, consolidando la propria fama. Per perfezionare il suo stile, compì diversi viaggi di studio: si recò a Napoli, dove frequentò l’atelier di Vincenzo Gemito, e successivamente a Parigi, dove rimase profondamente colpito dall’opera di Auguste Rodin.

Nel 1914 espose alla II Esposizione della Secessione Romana, manifestazione che aprì l’ambiente artistico della capitale alle suggestioni mitteleuropee. Tra gli scultori presenti figuravano anche Adolfo Apolloni, Nicola D’Antino, Amleto Cataldi, Eugenio Pellini, Alfredo Biagini e altri.

Durante la Prima guerra mondiale partecipò attivamente al conflitto, occupandosi in particolare del settore navale. Al termine della guerra, nel 1922, espose nuovamente alla Biennale di Venezia, in un contesto artistico segnato dall’ascesa del Fascismo, al quale aderì apertamente. La sua produzione cominciò allora a riflettere i canoni estetici promossi dal regime.

Ricevette numerose commissioni pubbliche e private, soprattutto per la realizzazione di monumenti e ritratti destinati ad aristocratici e personalità influenti. Continuò a partecipare regolarmente a mostre e rassegne nazionali. Nel 1926 prese parte sia alla I che alla II Mostra del Novecento Italiano, organizzata dalla critica Margherita Sarfatti, nonché a una nuova edizione della Biennale di Venezia, a cui partecipò anche nel 1930.

Fu molto attivo anche all’interno delle esposizioni sindacali fasciste, strumenti ufficiali di promozione dell’arte del regime. Con la moglie, di origine britannica, si stabilì nella campagna del Chianti.

Considerato uno dei più celebri scultori dell’epoca fascista, nel 1931 ottenne una sala personale alla I Quadriennale d’Arte Nazionale di Roma. Dopo la caduta del Fascismo, a causa della sua adesione al regime, fu progressivamente emarginato e decise di abbandonare la pratica scultorea. Continuò tuttavia a insegnare all’Accademia di Belle Arti di Firenze.

Morì a Firenze nel settembre del 1968, anche se alcune fonti indicano il 1958 come data di morte.

Romano Romanelli ScultoreErcole e il leone

Romano Romanelli Opere – Stile e Caratteristiche

La Scultura di Romanelli: Classicismo, Modernità e Plasticismo nella Luce del Novecento

All’inizio del suo percorso, la scultura di Romano Romanelli si orienta verso una ricerca naturalistica e classicista, fondata su proporzioni reali e ispirata ai modelli dei secoli precedenti. A questo periodo appartengono opere come Ercole e il leone, Leda col cigno, Eva, nelle quali si avverte progressivamente l’adesione all’impressionismo scultoreo e alle correnti decorative di inizio Novecento.

Una delle influenze più rilevanti nella sua evoluzione stilistica — dopo gli insegnamenti ricevuti dal padre — è la scoperta dell’opera di Auguste Rodin, il più importante scultore internazionale dell’epoca. Romanelli riesce così a coniugare l’armonia formale dell’arte classica con una sensibilità moderna, talvolta attraversata da suggestioni liberty e simboliste.

È uno scultore di grande forza espressiva, che durante il ventennio fascista raggiunge l’apice della sua carriera. Con l’adesione ai canoni promossi dal regime, la sua opera si arricchisce di fisicità e plasticismo, celebrando il corpo, lo sport, la forza e l’eroismo. Questa nuova fase è ben rappresentata da lavori come Pugilatore seduto e Pugilatore in piedi.

La sua poetica diventa una delle espressioni più emblematiche dell’ideologia scultorea fascista, al punto da essere assunta a modello. Sarà proprio questa forte identificazione con l’estetica del regime a causarne l’emarginazione nel secondo dopoguerra, portandolo progressivamente all’esclusione dalla scena artistica.

Sculture

  1. Ritratto della signora Giglioli
  2. Ercole e il leone
  3. Lo specchio
  4. Diana cacciatrice
  5. Il bambino serio
  6. Isadora Duncan
  7. L’idolo del sarcasmo
  8. Leda col cigno
  9. Romolo
  10. La Duchessa d’Aosta
  11. Bacco e satiro
  12. La sorgente
  13. Pugilatore seduto
  14. Pugilatore in pedi
  15. Il risveglio di Brunilde

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