
Michelangelo Pistoletto (1933)
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PISTOLETTO QUOTAZIONI
Il valore delle opere d’arte dell’artista è influenzato da diversi fattori: la datazione, la grandezza e l’unicità. Le quotazioni di Michelangelo Pistoletto per i dipinti vanno dai €3000 ad oltre i €300.000 per le tele del suo periodo giovanile. I prezzi delle sculture sono simili a quelle dei dipinti, mentre i disegni hanno valori minori rispetto a quest’ultimi. Le opere più ricercate dell’artista sono i dipinti e le sculture uniche degli anni ’60.
Le stime sono puramente indicative ed andrebbero accompagnate dalla valutazione gratuita di un nostro esperto.
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NOTE BIOGRAFICHE
Dopo aver collaborato negli anni ’50 con il padre restauratore, Pistoletto comincia a creare superfici specchianti utilizzando vernici metalliche e lamine d’acciaio su cui applica sagome umane a grandezza naturale tratte da fotografie; nel 1964 in una mostra personale a Torino espone i quadri specchianti, opere in cui la dimensione del tempo viene indagata come tempo statico dell’immagine applicata e tempo dinamico dell’immagine riflessa. La sua ricerca approfondisce il rapporto spazio-tempo con gli oggetti in meno, testimonianza di un’azione ormai conclusa, esposti a Genova nel 1966.
Dal 1968 entra in contatto con artisti romani quali Ceroli, Pascali, Kounellis. Realizza con il gruppo Zoo una serie di performances in diverse città, approfondendo il suo interesse per l’evento teatrale; comincia cosi a creare opere in cui assumono rilevanza materiali marginali, in un’idea di “scarto come rifiuto e al tempo stesso libertà espressiva, che caratterizzerà la poetica dell’Arte Povera. Nel 1975 la Galleria Stein a Torino ospita Le Stanze, una serie di mostre in cui Pistoletto esprime una rinnovata volontà di solidità, chiarezza e dominio dello spazio.
Dopo aver esposto in una mostra antologica a Palazzo Grassi a Venezia nel 1976, si dedica alla produzione di opere monumentali che costituiscono un’indagine sullo spazio e sul vuoto, presentate alla Documenta di Kassel del 1982. Alla fine del 1989 Pistoletto crea Anno bianco, stabilendo una corrispondenza tra il suo lavoro e gli avvenimenti mondiali e recuperando la fotografia come mezzo per fissare la realtà in modo definitivo. Nel 1990 La Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma gli dedica un’ampia mostra antologica.
Bibliografia: la Famiglia nell'arte; storia e immagini nell'Italia del XX secolo
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