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Rembrandt Bugatti (1884 – 1916)

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BIOGRAFIA

È nato il 16 ottobre 1883 (secondo il Bénézit nel 1885 e secondo altri nel 1884) a Milano, figlio di Carlo Bugatti, autore di mobili d’arte, e fratello del famoso costruttore di automobili. Rembrandt Bugatti frequentò l’Accademia milanese di Brera; ancora fanciullo poco più che decenne scolpiva nel laboratorio del padre statue e statuette. I suoi veri maestri di scultura furono Paolo Troubetzkoy e Domenico Ghidoni, che l’avviarono alla scultura cosi detta impressionistica. Appena diciannovenne egli si recò a Parigi, dove si dette ad eseguire nel suo atelier di Rue Joseph Bara a Montparnasse un gran numero di figurine di animali, ch’egli aveva a lungo osservato e studiato nei giardini zoologici di Parigi e di altre città. Le sue opere ed i suoi gruppi di animali gli conquistarono in pochissimi anni il favore del pubblico, una vastissima rinomanza ed il successo anche economico. 

Prese anche attivamente parte alle Esposizioni italiane ed in particolare alle biennali Veneziane: alla quinta biennale del 1903 espose due bronzi: “Cavalli” e “cane”; all’ottava biennale del 1909 fu presente con ben sedici bronzi fusi a cera persa e cioè: “due cicogne” “gazzella”, “pellicani”, “tigre che sbadiglia”, giaguaro” “dieci minuti di riposo”, “gruppo di zebừ”, “rinoceronte”, “giraffa”, “due galli”, “elefante”, “cavalli delle Ardenne”, “Auroc”, “cammelli”, “la danza dell’orso'” e “Atleta in riposo”; alla nona biennale del 1910 espose quattro opere in bronzo: “Antilopi”, “due cerbiatti” “donna col cane” o “Diana” e “Gran nudo” ed un’opera in marmo: “Nudo di donna”. 

Dal 1910 in poi partecipò alle Esposizioni parigine del “Salon d’Automne e del Salon de la Nationale”. Fu nominato dal Governo francese Cavaliere della Legione d’onore. Varie sue figure di animali (elefanti, orsi, leoni, buoi, antilopi, cervi, giaguari, canguri, dromedari, pantere, leopardi, gatti) sono al Museo di Luxembourgo, e alle Gallerie d’arte moderna di Venezia e di Roma. Alla Galleria milanese vi è un suo bronzo raffigurante un bue, di ottima fattura. Egli si dette volontariamente la morte nel suo atelier parigino 18 gennaio 1916.

Bibliografia: Gli scultori italiani di V.Vicario



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