
Antonietta Raphaël (1895 – 1975)
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QUOTAZIONI
Le quotazioni di Antonietta Raphaël per le sculture sono in media tra €5000 e €10.000. Sono molto ricercate le opere degli anni ’30 e ’40 di grandi dimensioni. Le stime dei studi e dei bozzetti raramente superano €1000. Le quotazioni di Antonietta Raphaël per i quadri sono leggermente inferiori rispetto a quelle delle sculture. Il record di vendita della pittrice e scultrice lituana è di circa €38.000 e risale al 2004.
N.B: Le stime precedenti sono indicative ed andrebbero approfondite con la valutazione da parte di un nostro esperto.
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BIOGRAFIA
Nasce a Kowno nel 1900, muore a Roma nel 1975; pittrice e scultrice. Figlia di un rabbino, si trasferisce, dopo la morte del padre, a Londra dove studia musica e ottiene il diploma di pianoforte all’Accademia reale. Studia inoltre il disegno e frequenta lo scultore J. Epstein che la aiuterà nel 1930, quando la Raphael inizierà a dedicarsi alla scultura. Nel 1924 è a Parigi dove certamente vede con interesse le opere di Soutine, Chagall, Pascin, Kisling. Si trasferisce poi a Roma dove conosce Mafai e frequenta l’Accademia di belle arti. Con Mafai va ad abitare in via Cavour: nasce nel loro studio la cosiddetta Scuola romana. Maltese (1960) rileva che la Raphael risente di un forte legame spirituale con l’arte degli ebrei emigrati a Parigi e che «il lirismo spontaneo di questi artisti (patetismo ebraico) trovava la sua naturale integrazione nel ricordo di Modigliani».
La Raphael comunica questo linguaggio particolare a Scipione e Mafai. I dipinti fino al 1930 si basano su una pittura a larghe stesure con forti risultati plastici intrisi della cultura orientale d’origine, proprio in una fissità iconica bizantina che per certi versi sembra avvicinarla a soluzioni del Novecento intorno al 1929; ma il senso della monumentalità deriva anche dal saper guardare al Picasso neoclassico (Maternità, 1928), dal quale sembra derivare anche la tendenza a focalizzare l’attenzione sugli occhi dei personaggi. Rispetto alle rotture di Scipione e Mafai, la Raphael si caratterizza per una naïveté iconica a forti tinte contrastanti che spesso riempiono il quadro fino a ridurlo a vivace e fantastico intarsio. Là dove Mafai sospende e lascia il vuoto, la Raphael riempie, accumula in una visione sempre estremamente felice e quasi selvaggia.
Nel 1929 espone alla I Mostra del Sindacato e nel 1930-31 si reca a Parigi con Mafai e a Londra, dove Epstein la invita a organizzare una esposizione. Si dedica da questo momento alla scultura e nel 1937 espone Le tre sorelle (1934) alla Sindacale del Lazio. Adolescente e Bambina dormiente sono presentate nella successiva Sindacale. Dal 1939 si trasferisce a Genova a causa delle leggi razziali. La sua scultura si caratterizza per Kun’assoluta essenzialità formale» (Martinelli, 1958), che risente delle simpatie giovanili per la statuaria sacra e profana dell’Oriente asiatico vista a Londra.
L’artista perviene ad un realismo lirico dopo «essersi impadronita attraverso Epstein d’una tecnica e di uno stile rodiniani, ed avere superato Maillol». La tesi è condivisa da Pinottini che mette in rilievo la vicinanza a quest’ultimo per la ricerca di intensità plastica e volumetrica, che però si differenzia in modo sostanziale dal carattere classicista, per lo più reazionario, dello scultore francese. Dopo la guerra si nota un mutamento di indirizzo nelle sculture della Mafai che sembrano recuperare più chiaramente moduli rodiniani. Si ristabilisce a Roma nel 1952.