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Cesare Maggi

CESARE MAGGI QUOTAZIONI

Il ricco corpus di opere di Cesare Maggi si presenta principalmente sotto forma di dipinti, una testimonianza tangibile della sua maestria artistica. La sua produzione artistica si articola in tre distinti periodi, ciascuno caratterizzato da una peculiare evoluzione stilistica.

Nel suo primo periodo, abbraccia il divisionismo di matrice segantiniana, creando opere intrise di luce e colore che rivelano un profondo legame con il maestro. Successivamente, nel secondo periodo, la sua opera subisce l’influenza della poetica del gruppo novecentista, esplorando nuove prospettive artistiche e approcci stilistici. Infine, il terzo periodo segna il suo ritorno al paesaggio, un tema che permea la sua produzione con una fresca rinnovata visione.

Quando si tratta dei valori di mercato delle opere di Cesare Maggi, emerge una chiara gerarchia. Le prime opere divisioniste, intrise della matrice del più grande divisionista, sono universalmente apprezzate e richieste, presentando quotazioni che oscillano tra i €15.000 e i €25.000. Per le altre tipologie di opere, le valutazioni si collocano in una fascia che va dai €2.500 a oltre i €7.000, riflettendo la varietà e la profondità del suo repertorio artistico. Le opere ritrattistiche, in generale, risultano meno richieste e conseguentemente presentano valori inferiori rispetto alle medie stabilite.

Va notato che il record di vendita di Cesare Maggi risale al 2008, con l’opera divisionista del 1914 intitolata “Alta Montagna”, che ha raggiunto la cifra notevole di circa €99.000. Questo dipinto di dimensioni imponenti (131 x 121 cm) rappresenta un autentico capolavoro nella produzione dell’artista, sottolineando la sua abilità nel catturare la grandiosità del paesaggio montano.

Tuttavia, è essenziale sottolineare che questi valori sono puramente indicativi e che una valutazione più accurata e specifica può essere ottenuta attraverso la consulenza gratuita dei nostri esperti del divisionismo, in particolare focalizzandosi sull’opera di Cesare Maggi. L’approfondimento tramite l’analisi diretta da parte di professionisti del settore consentirà una comprensione più dettagliata del valore, della qualità e del potenziale di mercato di ciascuna opera. Siamo a tua disposizione per fornire questa consulenza specializzata, garantendo un quadro completo e preciso sulla valorizzazione delle opere dell’artista.

QUOTAZIONI MEDIE:€2.500 - €25.000

Cesare Maggi Quotazioni

Cesare Maggi Studio dei Valori di Mercato

Cesare Maggi emerge come una figura di spicco tra i pittori divisionisti del secondo periodo, distinguendosi come uno dei più eminenti artisti della seconda generazione di questa prestigiosa corrente artistica. La sua eredità artistica è intrisa di un profondo amore per la montagna, tema che permea gran parte delle sue opere. Attraverso la scomposizione del colore, crea opere che risplendono di una potenza luminosa e di uno splendore cromatico unici.

Le sue creazioni costituiscono un inno visivo alla grandiosità e alla bellezza delle cime montuose, offrendo uno sguardo appassionato e innovativo su questo tema iconico. La sua abilità nel manipolare il colore per catturare la luce e la tonalità specifiche del paesaggio montano è emblematica del suo talento distintivo.

Analizzando le quotazioni di mercato associate a Cesare Maggi, emerge che, sebbene non sia classificato tra gli artisti divisionisti più quotati, presenta valori nettamente superiori alla media degli esponenti della seconda generazione. Questa constatazione sottolinea il riconoscimento del suo contributo significativo alla corrente divisionista e il valore intrinseco delle sue opere sul mercato dell’arte.

Riguardo all’andamento dei valori di mercato negli ultimi anni, si nota una tendenza generale al lieve calo. Tuttavia, va evidenziato che le prime opere divisioniste di Cesare Maggi hanno mantenuto una robusta stabilità nei valori, confermando la loro elevata richiesta. Questi primi lavori, per la loro autenticità e importanza storica, continuano a essere tra le opere più ricercate e apprezzate nel panorama artistico del pittore.

In conclusione, Cesare Maggi si distingue come un maestro dell’espressione divisionista nel secondo periodo, lasciando un’impronta indelebile nella storia dell’arte italiana. La sua capacità di tradurre la maestosità della montagna in opere ricche di colore e di significato lo consolida come un protagonista di rilievo all’interno della corrente divisionista. La sua eredità artistica, pur riflettendo una leggera oscillazione nei valori di mercato, continua a suscitare un interesse significativo e ad affermarsi come testimonianza preziosa dell’arte divisionista italiana.

Cesare Maggi Valutazione Gratuita e Senza Impegno

Se sei interessato a scoprire il valore dell’opera d’arte di Cesare Maggi che possiedi, sei nel posto giusto. Offriamo una valutazione gratuita e tempestiva per quadri e disegni del noto pittore divisionista romano. La nostra missione è fornirti una stima accurata e priva di impegno entro massimo 24 ore, mettendo a tua disposizione l’esperienza dei nostri esperti.

Per procedere con la valutazione, ti chiediamo gentilmente di inviarci fotografie ad alta risoluzione e ben leggibili del fronte dell’opera, del retro, della firma, e di catturare l’opera da diverse angolazioni. Inoltre, fornisci le dimensioni dell’opera e, se disponibile, qualsiasi documentazione relativa ad essa. Puoi comunicare con noi attraverso WhatsApp, via email o compilando il modulo di contatto che trovi a fondo pagina.

E’ importante sottolineare che la nostra valutazione sarà in linea con i prezzi di mercato attuali, supportati dalla costante vigilanza dei nostri esperti sulla pittura divisionista in Italia. Monitoriamo attentamente i risultati di vendita delle opere, concentrandoci in particolare sui dipinti di Cesare Maggi lungo l’intera sua carriera artistica.

Il processo di valutazione di un’opera d’arte è complesso e richiede l’esperienza di un esperto del settore. La nostra analisi terrà conto della qualità dell’opera stessa, dello studio del soggetto raffigurato e dell’importanza complessiva dell’opera nel contesto dell’intera produzione artistica di Cesare Maggi.

Abbiamo una profonda conoscenza dell’evoluzione artistica di Maggi, dai suoi primi lavori divisionisti di matrice segantiniana alla sua incursione nella poetica del gruppo novecentista, fino al suo ritorno al suggestivo paesaggio montano. Non esitare a contattarci per ottenere una valutazione accurata e approfondita del tuo tesoro artistico di Cesare Maggi. Siamo qui per rispondere a tutte le tue domande e fornirti un servizio di valutazione affidabile e professionale.

Cesare Maggi Vendita ed Acquisto

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Se hai intenzione di cedere la tua preziosa opera di Cesare Maggi, sei nel posto giusto. La nostra galleria d’arte è attivamente interessata all’acquisto di quadri dell’acclamato pittore divisionista da collezionisti privati. Per procedere con la trattativa, ti chiediamo gentilmente di inviarci immagini chiare e dettagliate del fronte dell’opera, del retro, della firma e di fornirci le dimensioni. Ogni informazione addizionale, come dettagli o particolarità sull’opera, sarà preziosa per una valutazione accurata.

Assicuriamo la massima riservatezza e privacy in tutte le fasi delle trattative. Per metterti in contatto con noi, hai a disposizione diversi metodi: puoi utilizzare WhatsApp, inviare una email oppure compilare il modulo di contatto disponibile a fondo pagina del nostro sito.

La nostra filosofia è basata su trattative trasparenti e rispettose dei prezzi di mercato di Cesare Maggi, in particolare nel suo secondo periodo artistico in cui si è affermato come uno dei pittori più eccellenti del suo tempo. Il nostro team di esperti in pittura divisionista è costantemente aggiornato sui valori di mercato, garantendo una trattativa equa e vantaggiosa per entrambe le parti.

Siamo interessati all’acquisto con pagamento immediato di quadri divisionisti in generale, con una particolare predilezione per le opere “novecentesche” di Cesare Maggi. Ci focalizziamo, in particolare, sulle prime opere divisioniste, risalenti al primo decennio del XX secolo. Ogni opera verrà valutata individualmente, considerando il suo valore, la qualità e il potenziale riscontro sul mercato.

Una volta raggiunto un accordo soddisfacente, ci occuperemo personalmente del ritiro e della logistica, avvalendoci di ditte specializzate nel trasporto di opere d’arte.

Cesare Maggi In Vendita

Per i collezionisti interessati all’acquisto di opere di Cesare Maggi, invitiamo a contattarci. Saranno benvenuti a visitare la nostra sede, preferibilmente su appuntamento, dove potranno visionare di persona le opere attualmente disponibili. Inoltre, saranno inclusi nella nostra newsletter, ricevendo aggiornamenti mensili sulle nuove aggiunte alla nostra collezione, che potrebbero includere non solo opere di Cesare Maggi, ma anche pezzi di altri pittori divisionisti, artisti italiani dell’Ottocento e XX secolo, o chiunque abbia lasciato un’impronta significativa lavorando in Italia.

Cesare Maggi

Biografia di Cesare Maggi Pittore

Cesare Maggi, nato a Roma il 13 gennaio 1881, emerge come una figura fondamentale all’interno del ricco panorama artistico italiano del XX secolo. Il suo viaggio artistico prende avvio con il trasferimento della sua famiglia a Firenze, dove consegue la licenza liceale e inizia a frequentare lo studio del rinomato Vittorio Corcos. Nel 1898, spinto dalla sete di conoscenza artistica, si reca a Napoli, dove ha l’opportunità di studiare sotto la guida del pittore Gaetano Esposito. Il 1899 lo vede attraversare la Manica per immergersi nell’effervescente scena artistica di Parigi, diventando allievo di Fernand Cormon.

La sua presenza artistica si manifesta per la prima volta nel 1898 alla mostra annuale della Società di Belle Arti di Firenze, un segno tangibile del suo talento precoce e delle promesse artistiche che avrebbe coltivato nel corso degli anni. Nel 1900, spinto da un profondo rispetto per Giovanni Segantini, decide di trascorrere un periodo al Maloja. Questo momento critico genera una passione travolgente per la pittura di montagna, un amore che si materializza nei successivi anni con le sue visite regolari a La Thuile in Val d’Aosta.

Durante il periodo engadinese, Maggi abbraccia la tecnica divisionista, un cambiamento influenzato dal sostegno di Vittore e Alberto Grubicy. Questi ultimi instaurano un rapporto esclusivo con l’artista per la vendita delle sue opere. Il paesaggio montano, reinterpretato attraverso questa nuova tecnica, diventa il suo tema prediletto, conquistando il favore del pubblico. Tuttavia, la critica non manca di notare una certa somiglianza con lo stile di Segantini, un’osservazione che Cesare Maggi affronterà nel corso della sua carriera.

Stabilitosi a Torino, Cesare Maggi stabilisce una connessione significativa con il pittore Giacomo Grosso, il quale lo incoraggia ad esplorare la ritrattistica. Questo nuovo elemento si inserisce armoniosamente nel suo repertorio artistico, alternandosi con i paesaggi che lo hanno reso celebre. Nel 1904, sposa Anna Oxilia, un evento che segna un capitolo importante nella sua vita personale e professionale.

La presenza costante alle Promotrici torinesi e alle Biennali veneziane, a partire dal 1905, contribuisce a consolidare la sua reputazione artistica. Nel 1912, a Venezia, gli viene dedicata una sala personale, un riconoscimento ufficiale della sua importanza nel panorama artistico italiano. Questo periodo segna anche una svolta nella sua espressione artistica, con Cesare Maggi che inizia a distanziarsi gradualmente dal Divisionismo, abbandonandolo completamente nel 1914. La sua pittura abbraccia ora una pennellata più ampia e materica, un segno evidente di evoluzione stilistica.

Nel 1915, Maggi viene chiamato alle armi e presta servizio nella marina. Questa esperienza lo avvicina direttamente al paesaggio marino, aggiungendo un nuovo elemento al suo repertorio pittorico. Negli anni Venti, si avvicina alla poetica del gruppo novecentista, sperimentando nuove forme espressive. In seguito, fa un ritorno trionfale al paesaggio montano, dimostrando un maestria artistica sempre più affinata, riscuotendo successi fino alla fine della sua lunga carriera artistica.

Cesare Maggi si spegne a Torino l’11 maggio 1961.

Cesare Maggi

Cesare Maggi Opere – Stile e Caratteristiche

Armonia Alpina: I Riflessi Luminosi di Cesare Maggi tra Nevi Eterne e Pennellate Divisioniste

La pittura di Cesare Maggi si presenta come un affascinante viaggio attraverso l’amore intrinseco per la maestosità della montagna, una passione che sin da subito lo guida con regolarità verso La Thuile in Val d’Aosta. Questo luogo diventa una fonte inesauribile di ispirazione, emergendo come uno dei suoi soggetti prediletti, destinato a permeare molte delle sue opere. La radice di questa ispirazione affonda nelle profondità artistiche del pittore divisionista Giovanni Segantini, figura influente che lo spinge a isolarsi nelle vette alpine, da cui trae abbondante spunto per le sue creazioni.

Proprio sotto l’influenza dell’opera di Segantini, l’amore profondo di Cesare Maggi per l’opera del maestro si manifesta nei primi anni del Novecento, durante il suo soggiorno a Maloja. È in questo contesto che il pittore romano abbraccia la tecnica divisionista, un approccio che si traduce nella rappresentazione intensa e vibrante del paesaggio montano. Tuttavia, la critica del periodo non manca di notare una certa somiglianza pedissequa allo stile segantiniano, un’accusa che dovrà affrontare nel corso della sua carriera.

La tecnica divisionista, con la sua capacità di creare una potenza luminosa e uno splendore tonale, diventa uno strumento di espressione per Maggi. Le sue opere dipinte con questa tecnica presentano paesaggi di montagna innevati, in cui il pittore romano esplora, attraverso il suo profondo amore per questi luoghi, le sfumature delle rifrazioni di luce e colore. La scomposizione del colore, chiaramente di matrice segantiniana, si trasforma in un veicolo di espressione unico.

Successivamente, Cesare Maggi si avventura anche nel mondo della ritrattistica, che si integra armoniosamente nel suo repertorio pittorico, alternandosi con i paesaggi montani che l’hanno reso celebre. Tuttavia, con il passare del tempo, il pittore si distacca gradualmente dallo stile divisionista, abbandonandolo definitivamente nel 1914. Questa fase segna un cambiamento significativo nel suo approccio artistico, caratterizzando le sue opere con una pennellata più ampia e materica.

Negli anni Venti, Cesare Maggi si avvicina alla poetica del gruppo novecentista, sperimentando nuove forme espressive. In seguito, torna con successo al paesaggio montano, dimostrando un maestria artistica sempre più raffinata. Le sue creazioni continuano a riscuotere consensi fino al termine della sua prolifica carriera artistica.

Cesare Maggi Quotazioni

Di seguito alcuni dei suoi dipinti più noti:

  1. Monte Cervino (1903)
  2. Alba d’inverno (1903)
  3. La slitta (1905)
  4. Val Bregaglia (1907)
  5. Tramonto sul Monte Bianco (1911)
  6. Il viatico (1911)
  7. La sera di Natale a Courmayeur (1912)
  8. Alta montagna (1914)
  9. Pascolo alpino (1930)
  10. Lo sport (1932)
  11. Le bagnanti (1935)
  12. Estate (1935)
  13. Contadini (1939)
  14. Serenità

Cesare Maggi Firma

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