Pugliese Levi Clemente

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Clemente Pugliese Levi

CLEMENTE PUGLIESE LEVI QUOTAZIONI

Clemente Pugliese Levi, pittore piemontese del XIX e XX secolo, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’arte con la sua produzione principalmente incentrata sulla pittura. Esploriamo le diverse sfaccettature delle sue opere per comprendere appieno il loro valore e significato.

L’opera di Clemente Pugliese Levi si distingue per due tipologie principali, ciascuna esemplificativa di una fase diversa del suo percorso artistico. Inizialmente, si dedicò a una pittura realistica e statica, caratterizzata da una forte adesione alla tradizione del naturalismo della sua regione. Attraverso questa prima fase, riuscì a catturare la bellezza e l’autenticità dei paesaggi piemontesi con una maestria sorprendente, utilizzando una tavolozza vivida e dettagliata che rifletteva la sua profonda connessione con la terra natia.

Successivamente, Clemente Pugliese Levi si avventurò in una nuova direzione artistica, abbracciando la tecnica divisionista. Attraverso questa metodologia, scompose la tavolozza pittorica in piccoli punti di colore, creando un effetto luminoso e vibrante che conferiva una nuova dimensione ai suoi paesaggi montani. Questa seconda fase della sua carriera artistica si distingue per la sua innovazione e audacia, evidenziando la capacità di adattarsi e evolversi come artista nel corso del tempo.

Le quotazioni delle opere di Clemente Pugliese Levi riflettono la sua importanza nel panorama artistico, sebbene non siano necessariamente tra le più alte. Per le opere di dimensioni ridotte, come piccole tavolette e bozzetti ad olio, le quotazioni generalmente variano tra i €1.000 e €2.000, con valori più elevati per le prime opere divisioniste, che testimoniano la svolta innovativa dell’artista. Per i quadri finiti di dimensioni più grandi, i valori delle opere possono andare dai €2.000 fino a superare i €5.000, a seconda della datazione, del soggetto e della qualità artistica.

Il record di vendita personale di Clemente Pugliese Levi, che raggiunse circa €7.500 per un paesaggio alpino divisionista di dimensioni generose (80 x 120 cm), evidenzia l’apprezzamento continuo per le sue opere di grandi dimensioni realizzate con questa tecnica. Tuttavia, è importante sottolineare che questi valori sono indicativi e possono variare in base a una serie di fattori, tra cui la rarità dell’opera, la sua condizione e il contesto del mercato.

Per una valutazione approfondita e specifica della tua opera d’arte di Clemente Pugliese Levi, è consigliabile consultare un nostro esperto nel campo della pittura ottocentesca, che possa valutare attentamente l’opera e fornire una stima accurata del suo valore sul mercato. I nostri esperti sono a disposizione per assisterti in questo processo e fornirti le informazioni necessarie per prendere decisioni informate riguardo alla tua collezione d’arte.

QUOTAZIONI MEDIE:€1.000 - €5.000

Clemente Pugliese Levi Pittore

Clemente Pugliese Levi – Approfondimento e Studio dei Valori di Mercato

Clemente Pugliese Levi, un pittore minore ma affascinante proveniente dal Piemonte, ha lasciato un’impronta significativa nel panorama artistico del XIX e XX secolo. La sua evoluzione artistica è stata un viaggio affascinante attraverso diverse correnti e stili, che ha contribuito a plasmare la sua identità artistica unica.

Inizialmente, Pugliese si immerse nella pittura del naturalismo piemontese, un movimento che valorizzava la rappresentazione accurata e dettagliata della natura e dei paesaggi circostanti. Attraverso una tecnica realistica e autentica, riuscì a catturare l’essenza e la bellezza dei luoghi che lo circondavano, creando opere che trasudavano di autenticità e vitalità.

Tuttavia, la sua ricerca artistica lo portò presto a esplorare nuove direzioni, abbracciando un tardo-romanticismo che conferì una dimensione emotiva e suggestiva alle sue opere. Questa fase della sua carriera si caratterizzò per una maggiore espressione emotiva e una sensibilità romantica nei confronti dei suoi soggetti, che si manifestava attraverso pennellate più libere e una palette cromatica più vibrante.

Successivamente, Clemente Pugliese Levi si avvicinò alla corrente divisionista, attratto dalla sua innovazione tecnica e dalla sua capacità di creare effetti luministici sorprendenti attraverso la scomposizione della tavolozza pittorica. Sebbene abbracciasse lo stile divisionista, mantenne una certa distanza dalle tematiche sociali che talvolta accompagnavano questa corrente, concentrandosi invece sulla bellezza e la grandezza della natura.

Tra i soggetti più ricorrenti delle sue opere divisioniste troviamo le vedute delle valli delle cime alpine, che amava ritrarre con una maestria straordinaria. I suoi dipinti trasmettevano un senso di maestosità e serenità, catturando la magnificenza dei paesaggi montani con una precisione e una sensibilità uniche.

Per quanto riguarda i valori di mercato delle opere di Pugliese Levi, è interessante notare che nel corso degli anni hanno subito fluttuazioni, in parte dovute a cambiamenti nei gusti e nell’interesse del mercato dell’arte. Mentre alcune delle sue prime opere hanno registrato un leggero calo di valore, le opere divisioniste hanno mantenuto un interesse costante e talvolta hanno visto aumentare il loro valore nel corso del tempo.

È importante sottolineare che Clemente Pugliese Levi è considerato un artista minore nel contesto della pittura ottocentesca e delle correnti artistiche a cui appartiene. Tuttavia, ci sono opere importanti nel suo stile che possono raggiungere prezzi e stime superiori alla media dei suoi dipinti, testimonianza della sua abilità e della sua importanza nel panorama artistico del suo tempo.

In generale, Clemente Pugliese Levi è un artista poco conosciuto che merita una maggiore attenzione e una riscoperta da parte del pubblico e degli studiosi d’arte. Una nuova analisi e un maggiore approfondimento della sua opera potrebbero portare a una rivalutazione dei suoi prezzi e contribuire a riaffermare il suo posto nell’ambito della storia dell’arte.

Clemente Pugliese Levi Valutazione Rapida e Gratuita

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La nostra valutazione è condotta da esperti nel campo dell’arte, specializzati nella pittura della seconda metà del XIX secolo e dei primi vent’anni del Novecento, con particolare attenzione al naturalismo piemontese e al divisionismo, correnti in cui l’artista Clemente Pugliese Levi è riconducibile. I nostri esperti monitorano costantemente i risultati di vendita delle opere d’arte di questo periodo, compresi i dipinti di Levi, al fine di garantire una valutazione accurata e aggiornata.

La valutazione di un’opera d’arte è un processo complesso che richiede competenza e esperienza. I nostri esperti considereranno diversi fattori, tra cui la qualità artistica dell’opera, il soggetto raffigurato e l’importanza storica dell’opera stessa. Siamo specializzati nell’opera pittorica di Clemente Pugliese Levi, dalle sue prime opere di matrice naturalista ai suoi paesaggi dal gusto intimista-romantico, fino ai dipinti delle valli alpine in stile divisionista.

Non esitare a contattarci se desideri una valutazione professionale della tua opera d’arte. Siamo qui per fornirti un servizio rapido, preciso e gratuito per aiutarti a comprendere il valore della tua preziosa collezione artistica.

Clemente Pugliese Levi Vendita ed Acquisto

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La nostra valutazione sarà coerente con i prezzi di mercato delle opere di Clemente Pugliese Levi. I nostri esperti della pittura della seconda metà del XIX secolo e dei primi vent’anni del Novecento, con particolare attenzione al naturalismo piemontese e al divisionismo, sono costantemente aggiornati sui valori di mercato delle opere d’arte di questo periodo. Ci assicureremo che la trattativa sia equa e conveniente per entrambe le parti.

Siamo particolarmente interessati all’acquisto di dipinti in stile divisionista di Pugliese Levi, in cui la sua maestria nell’utilizzo della tecnica divisionista per raffigurare suggestivi paesaggi alpini si esprime pienamente. Tuttavia, valuteremo ogni opera individualmente per comprenderne il suo valore, la sua qualità e il suo potenziale di mercato.

Una volta trovato l’accordo, ci occuperemo noi del ritiro e della logistica, affidandoci a ditte specializzate nel trasporto di opere d’arte per garantire che l’opera arrivi in modo sicuro e protetto.

Clemente Pugliese Levi In Vendita

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Biografia di Clemente Pugliese Levi Pittore

Clemente Pugliese Levi, una figura di spicco nell’ambito dell’arte italiana dei secoli XIX e XX, nacque il 30 ottobre 1855 a Vercelli, all’interno di una famiglia di origini ebraiche. Figlio di Leon David e Ester Segrè, la sua infanzia e adolescenza furono permeate dalla passione per l’arte, che si manifestò sin da giovane età attraverso la sua predilezione per il disegno e la pittura. Terminati gli studi liceali, decise di approfondire la sua formazione artistica presso lo studio di Carlo Costa, un rinomato pittore dell’epoca, il cui insegnamento avrebbe avuto un’influenza duratura sulla sua carriera.

Nel 1875, mosso dalla voglia di ampliare i propri orizzonti culturali, Pugliese Levi si trasferì a Torino, dove iniziò a frequentare contemporaneamente la facoltà di Scienze Naturali e l’Accademia Albertina. Sotto la guida illuminata di Enrico Gamba, un maestro di grande talento, affinò le proprie abilità artistiche e sviluppò una profonda comprensione delle tecniche pittoriche tradizionali. In questo periodo, i suoi primi tentativi artistici riflettevano l’influenza del naturalismo piemontese, ma fu l’incontro con Antonio Fontanesi a segnare una svolta fondamentale nella sua espressione artistica.

Fontanesi, un maestro venerato, divenne un mentore e un amico prezioso per Pugliese Levi. Nonostante la breve durata del loro incontro, l’impatto di Fontanesi sulla sua visione artistica fu profondo e duraturo. Sotto la sua guida, abbracciò un approccio più intimista e romantico alla pittura, evidente soprattutto nelle sue opere paesaggistiche di questo periodo. La morte prematura di Fontanesi nel 1882 lasciò un vuoto nel cuore del pittore piemontese, ma anche una eredità artistica da portare avanti con rispetto e impegno.

Dopo la scomparsa di Fontanesi, Clemente Pugliese Levi intraprese una serie di viaggi in Europa, con soggiorni prolungati a Parigi, il centro pulsante dell’arte europea dell’epoca. Qui,  si immerse nell’atmosfera effervescente dell’Impressionismo e del Postimpressionismo, studiando da vicino le opere dei maestri contemporanei e assorbendo nuove influenze e approcci alla pittura. Nel 1888, consolidando il suo legame con la pittura divisionista, contrasse matrimonio con Olimpia Segre, un’unione che avrebbe segnato una nuova fase nella sua vita e nella sua produzione artistica.

Il Divisionismo divenne un punto focale nella carriera di Clemente Pugliese Levi a partire dal 1898, probabilmente influenzato dalla sua permanenza parigina e dai contatti con gli artisti francesi. Questo periodo segnò una svolta stilistica significativa nelle sue opere, caratterizzate da un uso sapiente del colore e dalla ricerca di effetti luminosi attraverso la tecnica divisionista. Abbracciò appieno il movimento divisionista, contribuendo in modo significativo alla sua diffusione e alla sua valorizzazione in Italia.

Nel 1906, si trasferì a Milano, una delle città più vivaci e culturalmente ricche d’Italia, dove entrò in contatto con altri esponenti del movimento divisionista al seguito di Vittore Grubicy come Carlo Fornara, Emilio Longoni e Matteo Olivero. La sua presenza nella scena artistica milanese si consolidò con la partecipazione regolare alle mostre della Società Permanente, alle Promotrici torinesi, alle Biennali veneziane e alla Terza Esposizione della Secessione romana.

Fino al 1923, Clemente Pugliese Levi rimase fedele alla tecnica divisionista, contribuendo in modo significativo alla diffusione e alla valorizzazione di questo movimento artistico in Italia. Tuttavia, nel 1923, in un gesto sorprendente, interruppe improvvisamente la sua attività pittorica. Le ragioni di questa interruzione rimangono oggetto di speculazione tra gli studiosi dell’arte, ma alcuni suggeriscono che potrebbe aver sentito la necessità di esplorare nuove strade creative o di ritirarsi temporaneamente dalla scena artistica per motivi personali o di salute.

Muore a Milano il 18 luglio 1936.

Clemente Pugliese Levi Quotazioni

Clemente Pugliese Levi Opere – Stile e Caratteristiche

Oltre il paesaggio: La trasformazione artistica di Clemente Pugliese Levi

La pittura iniziale di Clemente Pugliese Levi costituiva un omaggio alla tradizione del naturalismo piemontese, un movimento artistico che si caratterizzava per la rappresentazione accurata e realistica dei paesaggi della sua regione. Attraverso uno stile pittorico statico e dettagliato, catturava la bellezza e l’essenza dei luoghi che lo circondavano, creando opere che riflettevano la sua profonda connessione con la terra natia.

Tuttavia, il corso della sua carriera artistica subì una significativa evoluzione quando ebbe l’incontro fondamentale con Antonio Fontanesi. Guidato dalla sensibilità e dall’estro di Fontanesi, Pugliese Levi intraprese un viaggio verso un nuovo linguaggio artistico, abbracciando un gusto più intimista e romantico nella sua pittura paesaggistica. Le sue opere cominciarono a trasudare un’atmosfera di malinconia e suggestione, catturando non solo la bellezza esteriore dei paesaggi, ma anche le emozioni e i sentimenti che essi evocavano.

La ricerca di nuove fonti d’ispirazione, dovuta alla morte del suo maestro, portò Clemente Pugliese Levi a Parigi, il cuore pulsante dell’arte europea dell’epoca, dove ebbe l’opportunità di studiare da vicino gli impressionisti e i postimpressionisti. L’esperienza parigina lasciò un’impronta indelebile sulla sua visione artistica, aprendo le porte a nuove tecniche e approcci alla pittura. Al suo ritorno in Italia, portò con sé un nuovo bagaglio di conoscenze e influenze, che si rifletterebbero chiaramente nella sua produzione artistica successiva.

Fu in questo periodo che Clemente Pugliese Levi si avvicinò alla tecnica divisionista, attratto dalle possibilità espressive e luministiche che essa offriva. Il Divisionismo, con la sua enfasi sul colore e sulla luce, si rivelò un terreno fertile per l’esplorazione artistica del pittore piemontese, che abbracciò appieno questa nuova corrente. Dal 1898 fino al 1923, anno in cui sorprendentemente interruppe la sua attività pittorica, Levi rimase fedele al Divisionismo, producendo opere che esploravano le potenzialità della tecnica divisionista in modi innovativi e sorprendenti.

Nelle sue opere divisioniste, Clemente Pugliese Levi utilizzava abilmente la tecnica della scomposizione del colore per creare effetti luministici suggestivi e per enfatizzare le tinte pittoriche, che venivano applicate in modo distinto e separato sulla tela. I suoi paesaggi, spesso ispirati alle valli delle cime alpine e in particolare alle maestose Dolomiti, trasmettevano un senso di profonda connessione con la natura e una sensazione di sublime. Amava trascorrere del tempo immerso nella bellezza selvaggia di questi luoghi, che diventarono una fonte costante di ispirazione per la sua arte.

Nonostante la sua adesione al Divisionismo, scelse di non esplorare le tematiche sociali che talvolta accompagnavano questo movimento artistico. La sua ricerca artistica si concentrava piuttosto sulla bellezza e sulla grandezza della natura, sull’esplorazione della luce e del colore, creando opere che trasmettevano un senso di serenità e contemplazione.

Di seguito alcuni dei dipinti noti:

  1. Verdi primaverili (1893)
  2. Contadini nel Vercellese (1898)
  3. Solitudine (1898)
  4. Sopra Premeno (1907)
  5. Notturno (1920)
  6. Cave di Alzo (1920)

Firma di Clemente Pugliese Levi

Clemente Pugliese Levi Firma


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