Le creazioni più distintive e comuni di Giorgio Matteo Aicardi sono i suoi dipinti ad olio, che rappresentano una parte significativa del suo lavoro artistico. Esploriamo ora alcune informazioni dettagliate sul valore e le quotazioni delle sue opere.

In generale, le quotazioni di Giorgio Matteo Aicardi per i quadri ad olio si aggirano intorno a €200, con alcune opere che possono raggiungere un valore di circa €1.000. Tuttavia, i suoi lavori più significativi, in particolare i bei ritratti realizzati negli anni ’30 e ’40, possono avere valutazioni notevolmente superiori. Opere di questo calibro possono raggiungere valori che superano €3.000, a testimonianza dell’importanza e della bellezza delle creazioni dell’artista.

Un esempio tangibile del valore delle opere di Giorgio Matteo Aicardi è il record di vendita raggiunto da un suo dipinto nel 2006. Si trattava di un ritratto di una bambina che giocava, con dimensioni di 60 x 60 cm, risalente agli anni ’30. Quest’opera straordinaria è stata venduta per circa €12.000, dimostrando quanto il talento e la sua maestria fossero apprezzati sul mercato dell’arte.

Oltre ai dipinti ad olio, Giorgio Matteo Aicardi ha anche realizzato disegni e acquarelli. Tuttavia, le stime di valore per queste opere tendono ad essere inferiori rispetto a quelle dei suoi dipinti finiti. Questo è spesso il caso in generale nell’ambito dell’arte, in quanto le opere a olio sono considerate tradizionalmente di maggior valore rispetto ai disegni e agli acquarelli.

È importante notare che le stime di valore descritte sono indicative e soggette a variazioni in base a diversi fattori. La qualità di un’opera è uno degli elementi più influenti sulla sua valutazione. L’opera di Giorgio Matteo Aicardi rappresenta una testimonianza straordinaria del talento e della sensibilità artistica di un buon pittore italiano.

Giorgio Matteo Aicardi Studio dei Valori delle Opere

Giorgio Matteo Aicardi, pittore di grande talento, ha lasciato un’impronta significativa nel panorama artistico italiano a cavallo tra le due guerre. Benché possa essere considerato un artista di entità minore rispetto a alcuni dei grandi nomi della prima metà del XX secolo in Italia, la sua opera non può essere trascurata. La sua produzione pittorica può non godere delle quotazioni elevate di alcuni altri artisti, ma c’è molto da scoprire nella sua espressione artistica.

È importante sottolineare che, nonostante la sua relativa sottostima nel mondo del collezionismo, alcune opere di Giorgio Matteo Aicardi, in particolare quelle create tra gli anni ’30 e ’40, godono di un interesse crescente. In questo periodo, a cavallo tra le due guerre, l’artista ha dimostrato la sua abilità nel ritratto, distinguendosi per la capacità di catturare l’essenza dei suoi soggetti in modo straordinario. Queste opere di qualità superiore tendono ad avere quotazioni più elevate rispetto alla media delle sue creazioni.

Aicardi, inoltre, è stato fortemente influenzato dai pittori del gruppo Novecento, un movimento artistico di grande risonanza nell’Italia del Novecento. Sebbene i membri di questo gruppo abbiano raggiunto quotazioni molto elevate sul mercato dell’arte, l’influenza di questo movimento si riflette in modo evidente nella sua opera. Questa connessione con il Novecento aggiunge un ulteriore strato di valore e riconoscimento alla sua produzione artistica.

Pertanto, se si possiede un’opera di Giorgio Matteo Aicardi, in particolare un ritratto creato durante gli anni ’30 e ’40, si potrebbe scoprire che essa ha un valore di mercato superiore alla media. Queste opere rappresentano un’opportunità per gli appassionati e i collezionisti di apprezzare il talento e la sensibilità di un artista che ha catturato la bellezza e l’essenza dei suoi soggetti in modo unico.

In conclusione, Giorgio Matteo Aicardi può essere considerato un “tesoro nascosto” nell’ambito dell’arte italiana del novecento. Nonostante non goda della stessa fama di alcuni dei suoi contemporanei, il suo lavoro merita di essere riscoperto e valorizzato. Le sue opere più pregevoli, soprattutto i ritratti realizzati nei decenni centrali del Novecento, offrono un’opportunità unica per gli amanti dell’arte di apprezzare la sua abilità e di arricchire le proprie collezioni con opere di qualità e significato.

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e informazioni direttamente tramite questa comoda piattaforma. In alternativa, puoi inviarci un’email con tutti i dettagli e le immagini richieste. Troverai tutti i nostri recapiti sul nostro sito web. Inoltre, è possibile compilare il modulo di contatto disponibile a fondo pagina per fornirci tutte le informazioni necessarie. Siamo qui per semplificarti il processo di valutazione e per rispondere a tutte le tue domande.

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Va notato che la valutazione di un’opera d’arte è un processo complesso che richiede competenza e esperienza. La qualità dell’opera, il periodo artistico in cui è stata realizzata e altri fattori influenzano notevolmente il suo valore sul mercato. Il nostro obiettivo è fornirti una valutazione il più accurata possibile, basata su queste considerazioni.

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Le nostre acquisizioni recenti comprendono una vasta gamma di opere d’arte, tra cui potrebbero esserci opere di Giorgio Matteo Aicardi e di altri pittori figurativi del periodo tra le due guerre. Inoltre, nella nostra collezione potrebbero esserci opere di artisti italiani dell’Ottocento e del XX secolo o di artisti internazionali che hanno lavorato in Italia.

Biografia di Giorgio Matteo Aicardi

Nato il 18 settembre 1891 a Finale Ligure, in provincia di Savona, Giorgio Matteo Aicardi è stato il settimo dei nove figli di Giuseppe Aicardi e Francesca Muzio. La sua vita e la sua carriera artistica sono intrinsecamente legate alla sua formazione, alla sua evoluzione come artista e alle numerose influenze che ha assorbito nel corso dei suoi oltre novant’anni di vita.

La sua formazione artistica inizia all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, un istituto rinomato per l’arte e la cultura. Qui, Giorgio Matteo Aicardi inizia a sviluppare le basi della sua abilità artistica, apprendendo le tecniche tradizionali e acquisendo una solida conoscenza delle forme e dei colori.

Tuttavia, il suo desiderio di perfezionamento lo porta successivamente a Roma e Firenze, due delle città più significative nell’ambito dell’arte in Italia. In questi centri culturali, Aicardi si immerse negli studi degli antichi maestri e stringe importanti amicizie con pittori, scultori e scrittori affermati dell’epoca. Questa fase della sua formazione artistica ebbe un ruolo cruciale nello sviluppo del suo stile e della sua visione artistica.

A Roma e Firenze, Giorgio Matteo Aicardi iniziò a esplorare il mondo dell’arte “Post Impressionista”. Questo stile, caratterizzato da una rappresentazione dei soggetti che andava oltre la mera rappresentazione realistica, permetteva agli artisti di esprimere le loro emozioni e percezioni in modo più soggettivo. Dimostrò un notevole talento nel catturare la luce, il colore e l’atmosfera in modo unico nei suoi dipinti. La sua capacità di comunicare la bellezza e l’essenza dei suoi soggetti era sorprendente e lo collocava tra gli artisti più promettenti della sua generazione.

Nel 1929, Giorgio Matteo Aicardi sposò Carmela Veruda, che era stata prima sua allieva e poi sua modella. Da questa felice unione nacquero tre figli, il che segnò un nuovo capitolo nella sua vita personale e artistica. La sua famiglia divenne una parte centrale della sua ispirazione artistica, e questo è evidente in opere come “Autoritratto del pittore con la famiglia” del 1939, che è conservato nella Collezione Wolfson di Genova.

In questo quadro, Aicardi fonde abilmente le influenze dell’arte austriaca contemporanea con l’estetica novecentista emergente. La gamma cromatica utilizzata richiama le opere di Fausto Pirandello, mentre la figura centrale della madre che allatta richiama l’iconografia della celebre “Maternità” di Gino Severini.

Nel 1938, Giorgio Matteo Aicardi fu riconosciuto come “Accademico di Merito” della classe pittura dell’Accademia Ligustica, un riconoscimento che confermava il suo status di artista di grande talento e influenza. Partecipò attivamente alle mostre della Società Promotrice di Belle Arti a Genova, condividendo le sue opere con il pubblico e guadagnandosi elogi e apprezzamenti. Questo periodo fu caratterizzato da numerose mostre personali in diverse città italiane e anche in Sud America, espandendo la sua fama e il suo riconoscimento internazionale.

Nel corso della sua carriera, Giorgio Matteo Aicardi esplorò diverse sfaccettature dell’arte, abbracciando il paesaggio e le marine. Questi temi lo avvicinarono alle tendenze del Novecento e lo collegarono ad altri artisti di spicco dell’epoca, come Achille Funi, Leonardo Dudreville, Mario Sironi e Pietro Marussig. La sua versatilità come artista gli permise di spaziare tra diversi stili e temi, dimostrando la sua abilità eclettica e la sua profonda comprensione dell’arte.

Oltre a essere un noto pittore, Giorgio Matteo Aicardi eccelleva anche come ritrattista. La sua capacità di catturare l’essenza e la personalità dei suoi soggetti lo rese un richiesto ritrattista in Italia e all’estero. I suoi ritratti sono caratterizzati da una profonda introspezione e una raffinatezza stilistica che li rendono delle opere d’arte straordinarie.

Giorgio Matteo Aicardi non si limitò alla pittura su tela, ma si dedicò anche alla grafica e all’affresco. Una delle sue opere più celebrate è la decorazione della facciata del Palazzo Doria Spinola a Genova, un progetto che richiedeva una maestria tecnica eccezionale e una visione artistica unica. Questa realizzazione rimane un importante punto di riferimento nell’ambito dell’arte decorativa a Genova.

Nel 1950, Giorgio Aicardi partecipò alla mostra “Lavoro umano” nell’ex Palazzo Reale di Genova, un evento significativo che evidenziò il suo impegno nell’esplorare tematiche sociali e umane attraverso la sua arte. Durante questa mostra, vinse il “Premio della Provincia” con il dipinto “Il lavoro nell’infanzia”, un’opera che catturava con sensibilità e profondità il mondo dei bambini impegnati nel lavoro. Questo dipinto fu talmente apprezzato che fu acquistato dall’allora primo Presidente del Consiglio italiano, Enrico De Nicola, per il Governo italiano, aggiungendo ulteriori onori e riconoscimenti alla carriera del pittore ligure.

Giorgio Matteo Aicardi non conobbe mai una pausa nella sua produzione artistica. Continuò a dipingere incessantemente per tutta la sua vita, portando avanti il suo impegno artistico fino alla morte avvenuta il 30 dicembre 1984 a Genova.

Giorgio Matteo Aicardi Opere

Ecco alcune delle opere più note del pittore ligure Giorgio Matteo Aicardi:

1. Studio di donna seduta (1938)
2. Autoritratto del pittore con la famiglia (1939)
3. Esuberange (1945)
4. Lavoro nell’infanzia (1950 c.)
5. Giovanna
6. Nudo in posa
7. Paesaggio ligure con bambino
8. La zia Mary
9. Ritratto della moglie