Il vasto corpus artistico di Raniero Aureli abbraccia principalmente dipinti ad olio e opere su carta, prediligendo in gran parte la tecnica dell’acquerello. La sua produzione si distingue per una pittura leggera, quasi fiabesca, che trova espressione principalmente nelle vedute della suggestiva Campagna Romana e dei suoi dintorni, tra cui spicca la celebre Via Appia.

Per quanto concerne i valori di mercato indicativi delle sue opere, è possibile fornire una stima approssimativa. Le opere su carta oscillano generalmente tra €200 e €500, mentre le quotazioni di Raniero Aureli per i dipinti ad olio sono in media comprese tra €500 e €1.000. Un dato di notevole interesse è rappresentato dal suo record di vendita personale, che si attesta intorno a €2.700 per un dipinto ad olio su tela dalle dimensioni di 44 x 53 cm, registrato nel 2008.

Va sottolineato che tali valori sono puramente indicativi e rappresentano parametri medi. Un’opera di straordinaria qualità o una veduta particolarmente ricercata potrebbe superare questi valori, sottolineando l’importanza di un’analisi più approfondita mediante la valutazione specifica da parte di uno dei nostri esperti dedicati a Raniero Aureli e agli artisti della Campagna Romana.

Raniero Aureli Studio dei Valori di Mercato attuali

Raniero Aureli, sebbene possa essere considerato un pittore di secondo piano nel contesto del noto gruppo artistico dei “XXV della Campagna Romana“, merita certamente di essere conosciuto e apprezzato per il suo contributo al panorama artistico. La sua produzione artistica si distingue per una pittura leggera e quasi fiabesca, concentrata principalmente sulle vedute della suggestiva Campagna Romana e dei dintorni della città, con particolare attenzione alla celebre Via Appia.

In contrasto con molti dei suoi colleghi del “Gruppo dei XXV della Campagna Romana”, Raniero Aureli mostra una preferenza marcata per la tecnica ad olio rispetto all’acquarello. Questa scelta stilistica contribuisce a conferire alle sue opere una profondità e una ricchezza cromatica distintiva, mettendo in evidenza la sua abilità nel manipolare i colori e catturare l’essenza suggestiva dei paesaggi che dipinge.

È interessante notare che, a differenza di alcuni artisti più noti appartenenti al gruppo, i valori di mercato delle opere di Aureli hanno subito un declino negli ultimi anni. Questo trend discendente, comune a molti artisti di fascia minore, ha portato a una riduzione significativa dei valori medi di mercato. Tuttavia, questa diminuzione ha reso le sue opere più accessibili, offrendo un’opportunità unica per gli amanti dell’arte di acquisire un pezzo significativo a prezzi ragionevoli.

Attualmente, le opere di Renato Aureli presentano valori abbastanza bassi sul mercato dell’arte, rendendole molto accessibili per i collezionisti o gli appassionati. Vale la pena notare che, nonostante il generale calo dei prezzi, sono particolarmente richieste le opere realizzate prima degli anni ’30, poiché queste rappresentano una fase artistica particolarmente significativa nella carriera del pittore romano.

In definitiva, esplorare l’opera di Raniero Aureli offre un’opportunità affascinante per immergersi in un capitolo meno noto ma altrettanto prezioso della storia artistica della Campagna Romana, consentendo agli appassionati di arte di apprezzare la sua unicità e di arricchire le proprie collezioni con opere di grande suggestione e bellezza intrinseca.

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È importante sottolineare che il nostro team di esperti, appartenenti al rinomato gruppo dei “XXV della Campagna Romana”, è costantemente aggiornato sui prezzi di mercato. Monitoriamo attentamente i risultati delle vendite delle opere di artisti come Raniero Aureli lungo l’arco della sua carriera, garantendo così una valutazione coerente e accurata.

La valutazione di un’opera d’arte è un processo complesso, che richiede l’expertise di professionisti del settore. Esamineremo attentamente la qualità dell’opera, lo studio del soggetto rappresentato e l’importanza storica e artistica dell’opera stessa. Non esitare a contattarci: siamo qui per fornirti una valutazione dettagliata e professionale del tuo tesoro artistico.

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Biografia di Raniero Aureli Pittore

Raniero Aureli, figura importante del panorama artistico romano del XX secolo, vide la luce nella capitale italiana nel lontano 1885. Sin dai primi istanti della sua esistenza, fu immerso nell’atmosfera avvolgente dell’arte, influenzato dal talento innato del padre Giuseppe, a sua volta un estimato pittore. Giuseppe, con passione e dedizione, avviò suo figlio al mondo dell’espressione artistica, fungendo da mentore e guida.

L’educazione artistica di Raniero culminò con il conseguimento del diploma presso il prestigioso Liceo Artistico di Roma, un istituto che avrebbe rappresentato soltanto il prologo di una carriera destinata a raggiungere vette straordinarie. Le radici profonde della sua formazione si intrecciarono con la decisione di frequentare la scuola di Pio Joris. Tuttavia, dopo soli due anni, decise di abbracciare una nuova fase della sua crescita artistica, sottoponendosi all’influenza del rinomato “Capoccetta” Onorato Carlandi. Quest’ultimo, considerato da Raniero come il suo maestro spirituale perenne, plasmò il suo stile e la sua visione artistica in modo indelebile.

Fu sotto la guida attenta di Carlandi che il giovane Raniero Aureli sperimentò il divisionismo, dipingendo opere caratterizzate da soggetti romantici pervasi da una luminosità diffusa e da forme sfumate. Tuttavia, la vera svolta nella sua carriera si delineò seguendo le orme del suo maestro, quando iniziò a dipingere la campagna romana, riuscendo a temperarne la solennità attraverso un filtro di incanto fiabesco.

Il suo ingresso nel ristretto circolo artistico dei “XXV della Campagna Romana” rappresentò un ulteriore consolidamento del suo status nel panorama artistico. All’interno di questo gruppo selezionato, Raniero si trovò in compagnia di illustri artisti del calibro di Alessandro Morani, Giulio Aristide Sartorio e Duilio Cambellotti, oltre allo scultore Ettore Ferrari e a molti altri pittori di levatura, tra cui spicca il nome di Filippo Anivitti.

È in questo contesto che Raniero Aureli guadagnò il nomignolo affettuoso di “gallo cedrone“, una denominazione che si originò dall’osservazione amichevole dei suoi compagni d’arte che lo videro ritornare dal fronte, pavoneggiandosi con la sua sgargiante divisa da ufficiale.

Contrariamente a molti suoi colleghi del “Gruppo”, Raniero Aureli mostrò una preferenza marcata per la tecnica ad olio rispetto all’acquarello, dimostrando così la sua abilità poliedrica e la padronanza di diverse tecniche pittoriche. La sua abilità nel ritrarre con maestria la complessità dell’animo umano lo distinse come un ritrattista di grande talento, unendo la sua vena artistica a una profonda comprensione delle sfumature psicologiche.

L’impronta indelebile di Raniero Aureli nell’ambiente artistico non si esaurì nelle aule delle accademie o nelle sale espositive, ma si estese anche alle numerose edizioni delle mostre degli Amatori e Cultori, in cui egli partecipò quasi ininterrottamente dal 1909 al 1928. Il suo nome comparve anche tra i partecipanti alla I Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli nel 1921, alle Biennali romane del 1921 e 1925, e alla prestigiosa Biennale di Venezia nel 1921. La sua presenza fu altresì notevole nella Mostra di Napoli degli Artisti grigio-verdi del 1920, sottolineando così la sua crescente notorietà e il riconoscimento da parte della critica e del pubblico.

La vita personale di Raniero Aureli si intrecciò con la sua carriera artistica quando sposò Vittoria Pompei, una modella di Anticoli Corrado. Questa unione non solo contribuì alla sua realizzazione personale, ma lasciò un’impronta tangibile anche nel suo lavoro, evidenziando la profonda connessione tra la sua vita privata e la sua espressione artistica. La sua morte nel 1975, a Roma, rappresentò la conclusione di una vita dedicata all’arte.

Raniero Aureli Opere – Stile e Caratteristiche

La Pittura del Vero della Campagna Romana del “Gallo Cedrone”

Raniero Aureli, artista poliedrico del panorama romano, ha lasciato un’impronta indelebile attraverso la sua produzione artistica, che ha attraversato diverse fasi stilistiche. Inizialmente orientato verso soggetti romantici, la sua pittura si caratterizzava per luminosità diffuse e forme sfumate, seguendo il solco dell’esperienza divisionista.

Tuttavia, è nella rappresentazione della campagna romana che Aureli trova la sua vera vocazione artistica. In questo contesto, il pittore riesce a catturare la magia della natura circostante, mitigando la solennità della campagna attraverso una luce e una pennellata che conferiscono un’aura fiabesca alle sue opere. Le sue rappresentazioni della campagna romana sono intrise di un senso di incanto, catturando paesaggi suggestivi e atmosfere poetiche che si distinguono per la loro bellezza e malinconia.

La decisione di Aureli di prediligere la tecnica ad olio rispetto all’acquarello, contrariamente agli altri membri del “Gruppo dei XXV della Campagna Romana”, evidenzia la sua attenzione al dettaglio e la sua maestria nella manipolazione del colore e della luce. L’uso dell’olio consente al pittore di creare opere ricche di sfumature, che contribuiscono a enfatizzare la magia e la suggestione delle sue rappresentazioni paesaggistiche.

Oltre alla sua abilità nel dipingere paesaggi, Raniero Aureli si distingueva anche come un abile ritrattista. La sua capacità di catturare l’anima dei soggetti attraverso il pennello lo rendeva un maestro nel genere ritrattistico. I suoi dipinti ritrattistici riflettono la sensibilità dell’artista nel cogliere l’essenza e l’individualità delle persone rappresentate.

Ecco alcuni dei suoi dipinti più noti:

1. Villa Doria Pamphili (1920 c.)
2. Anticoli Corrado (1928)
3. Papaveri in fiore (1930)
4. Nudo di donna (1959)
5. Il costasole
6. Carro di fieno sulla Via Appia
7. Villa Umberto
8. La Ficciola
9. Scorcio di paese con contadini
10. Diana dormente
11. Campagna romana
12. Torre Salaria
13. La trita del grano
14. La quercia di Magonte

Raniero Aureli Firma