Giuseppe Capogrossi Quotazioni.

Giuseppe Capogrossi (1900 - 1972)

QUOTAZIONI

Le sue opere più apprezzate sono la serie di dipinti astratti intitolati “Superfici”. Le quotazioni di Giuseppe Capogrossi per quest’ultime (olio su tela e tempere) vanno dai €10.000 ad oltre i €60.000. I dipinti figurativi hanno valori inferiori; le stime  medie sono di €5000/10.000. Le quotazioni di Giuseppe Capogrossi sono inferiori per i disegni ed i bozzetti.

Le stime descritte sono indicative ed andrebbero accompagnate dalla valutazione gratuita di un nostro esperto.

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NOTE BIOGRAFICHE

Dopo la laurea in Giurisprudenza decide di dedicarsi all’arte frequentando lo studio del pittore Carena e la storica terza saletta del Caffè Aragno dove conosce Spadini, Oppo e Ceracchini. Incoraggiato da Carena si reca nel 1924 ad Anticoli Corrado dove tornerà più volte alla fine degli anni Trenta. Condivide per un breve periodo lo studio con Cavalli con il quale instaura un’amicizia duratura oltre che un’importante comunione artistica.

Diviene assiduo frequentatore di uno dei barconi ormeggiati lungo gli argini del Tevere, luogo d’incontro di artisti e intellettuali tra cui il gallerista e editore Bardi, i pittori Pirandello e Ziveriela scrittrice Elsa Morante. Le suggestioni di questo luogo si riflettono nei dipinti Canottieri, Poeti del fiume e Piena sul Tevere, del 1934, opere di un classicismo primordiale composte da una materia pittorica opaca e da uno spazio geometrico immerso nella luce e scandito da poche linee.

Con Cavalli e Melli firma nel 1933 il Manifesto del Primordialismo Plastico e nello stesso anno espone con Cavalli, Cagli e Sclavi alla “Galerie J. Bonjean” di Parigi; in questa occasione viene usata per la prima volta l’espressione Ecole de Rome. Nel 1937 compaiono i temi del mondo contadino e delle feste paesane, come in Teatrino di campagna e Baraccone da Fiera, esposti alla III Quadriennale romana del 1939. Nell’acceso cromatismo queste opere ricordano i dipinti di Derain e Matisse. Nel gennaio del 1946 si inaugura alla Galleria San Marco di Roma la sua prima personale, cui segue una profonda crisi che, attraverso la scomposizione della forma e una nuova concezione dello spazio, lo condurrà all’astrattismo.

Bibliografia: la Famiglia nell'arte; storia e immagini nell'Italia del XX secolo

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