
Lugi Broggini (1908 - 1983)
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QUOTAZIONI
Le quotazioni di Luigi Broggini per le sculture sono in linea di massima dai €2000 ai €4000. Sul valore di una scultura influisce la dimensione, la datazione, il soggetto e l’unicità. Il record di vendita dell’artista è di €6100. I disegni a matita dello scultore solitamente hanno quotazioni inferiori ai €1000.
Le stime descritte sono indicative ed andrebbero accompagnate dalla valutazione di un nostro esperto.
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BIOGRAFIA
Nasce a Gittiglio (Bergamo) nel 1908, ha vissuto a Milano. Studia all’Accademia di Brera con Wildt. Durante i soggiorni a Parigi, in Belgio e in Svizzera (1929-30) si emancipa dall’influenza del maestro guardando a Degas e a De Fiori, il cui influsso si connette con quello dell’impressionismo lombardo di Grandi e di Rosso. Tornato in Italia espone alla galleria Tre Arti in una personale organizzata da Persico; nella presentazione Anceschi (1931) ne individua la «visibile sofferenza plastica che vive in ogni punto della superficie e che si sprofonda in nuove ricerche di rapporti», rilevando che «l’unità del ritmo è cosi pienamente ottenuta nel movimento, che scioglie le figure in un unico slancio vivente, raccolto entro due macchie di colore».
Le caratteristiche anticlassiche e monumentali della sua scultura lo avvicinano al gruppo di «Corrente» e partecipa alla seconda mostra organizzata dalla rivista con Ragazza allo specchio, presentato da uno scritto di Morosini; nel ’40 espone alla galleria del Milione e nel ’41 alla Bottega di Corrente con la presentazione di Alfonso Gatto, autore della prima monografia sulla sua opera (1940).
Giolli (1941) accosta l’espressionismo della sua modellazione a quello del Fontana figurativo, e Argan (1941) ne sottolinea la distanza dalla istantaneità di effetti dell’impressionismo: «La forma di Broggini [..] cerca scampo al romanticismo dell’istante patetico della luce e dell’ombra […] nell’architettura interna di direttrici lineari, lungo le quali lo spazio s’apprende in multiple ipotesi quali formali.» Durante la guerra un bombardamento colpisce il suo studio distruggendo numerose statue di quel periodo. Autore di scritti autobiografici e di poesie che riflettono l’inquieta e vibrante sensitività delle sue sculture, appartato e schivo, nel dopoguerra resta fedele al suo modo formale, aderente alla realtà e alieno dagli sperimentalismi.