
Amleto Cataldi (1882 – 1930)
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QUOTAZIONI
Le quotazioni di Amleto Cataldi per le sculture sono mediamente tra €2000 e €10.000. Sono molto apprezzati i nudi di donna di grandi dimensioni. Il soggetto raffigurato e le dimensioni sono tra i fattori principali nella valutazione di una sua scultura. Il record di vendita dello scultore è di circa €135.000 e risale al 1995.
N.B: Le stime precedenti sono indicative ed andrebbero approfondite con la valutazione da parte di un nostro esperto.
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BIOGRAFIA
Presso il padre, intagliatore in legno, a prende i fondamenti del mestiere. Trasferitosi a Roma frequenta la Libera Scuola di via Ripetta. Espone per la prima volta alla mostra degli Amatorie Cultori (1904), alla quale tre anni dopo si aggiudica un premio. È vincitore del concorso per uno dei gruppi bronzei del Ponte Vittorio Emanuele (1910), e l’anno successivo esegue il bronzo L’anfora per la fontana del Pincio; sempre nel 1911 vince il premio per la scultura al- l’Esposizione internazionale di Roma per il cinquantenario. Formatosi nel solco della scultura anti-verista di fine ottocento, Cataldi plasma le proprie figure cogliendole spesso in pose che accentuano il nervoso comporsi delle masse e l’arebesco.
Il suo interesse per l’arte classica lo induce, negli anni Venti, ad una istintiva adesione a modi neoquattrocenteschi e a recuperi della plastica greca, arcaica e classica, fonti alle quali ricorre sempre più spesso sia nella redazione di ritratti che nella composizione di monumenti, tanto da meritare la definizione di “neo-classico” perduto nel secolo ventesimo”.Nel 1923 tiene una mostra personale al- la Gallerie Devombez di Parigi: le trenta opere scelte per l’occasione decretarono allo scultore grande successo ed alcune restarono in Francia, acquistate dal Petit Palais e dal Museo del Lussemburgo.
Intanto, gli Amatori e Cultori del 1922 Cataldi aveva esposto Madonna, un’opera antimondana, ma patinata secondo l’uso antico al fine di accentuare il misticismo che emanava dal gruppo. Presente alle Biennali di Venezia e alle Biennali Romane, la Prima Quadriennale di Roma del 1931 gli dedica una breve retrospettiva con cinque opere. Accanto alla produzione ritrattistica ricordiamo i gruppi scultorei, fra i quali il Monumento per gli studenti caduti alla Città Universitaria, e quello per i Caduti della guardia di finanza compiuto poco prima della morte.