L’eredità artistica di Rubaldo Merello è una preziosa combinazione di dipinti e una piccola selezione di sculture, che raccontano la sua straordinaria visione del mondo e il suo talento senza pari. I suoi dipinti, in particolare, sono noti per la loro tecnica distintiva divisionista a puntini, che conferisce loro una luminosità e una vivacità straordinarie. I colori vibranti e i temi paesaggistici e naturalistici caratterizzano gran parte della sua produzione, trasportando gli osservatori in un mondo di bellezza e meraviglia.

Tuttavia, quando si tratta di valutare le opere di Rubaldo Merello sul mercato dell’arte, è importante considerare diversi fattori. Ad esempio, le sculture dell’artista, sebbene preziose per la loro rarità e qualità artistica, tendono a ricevere stime meno elevate rispetto ai dipinti. Questo perché spesso presentano soggetti religiosi, che, sebbene di grande importanza culturale e spirituale, potrebbero non suscitare lo stesso interesse sul mercato dell’arte.

Per quanto riguarda i dipinti, il panorama è variegato e affascinante. I quadri divisionisti del primo periodo, realizzati entro il 1910, sono considerati le opere più rare e pregiate dell’artista. Le stime di mercato per questi capolavori variano da €20.000 a oltre €50.000, riflettendo la loro grande importanza storica e artistica. Tuttavia, anche i dipinti divisionisti successivi di Rubaldo Merello continuano ad essere molto apprezzati, con quotazioni che vanno da €5.000 ad oltre €20.000, a seconda della loro qualità e dell’importanza del soggetto rappresentato.

È evidente che Rubaldo Merello è un artista ampiamente rispettato e ammirato, e i suoi dipinti hanno attirato l’attenzione e il plauso di collezionisti. La sua capacità di catturare l’essenza della natura e della luce con una maestria tecnica straordinaria lo rende una figura iconica nel mondo dell’arte.

Un esempio tangibile dell’apprezzamento per l’opera di Rubaldo Merello è il suo record personale di vendita, raggiunto nel 2020, quando un capolavoro divisionista datato 1905 è stato acquistato per la straordinaria cifra di €158.600. Questo risultato testimonia non solo la qualità intrinseca delle sue opere, ma anche il loro valore sul mercato dell’arte.

Tuttavia, è importante sottolineare che le valutazioni di mercato sono solo indicative e che ogni opera dovrebbe essere valutata individualmente da esperti qualificati. I nostri esperti specializzati nel Divisionismo in Liguria e, in particolare, nell’opera di Rubaldo Merello, sono disponibili per fornire valutazioni gratuite e specifiche, aiutandoti a comprendere appieno il valore e l’importanza dell’opera che possiedi.

Rubaldo Merello Studio dei Valori di Mercato

Rubaldo Merello, una figura di spicco nel panorama artistico del Divisionismo in Liguria, ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’arte con la sua produzione artistica straordinariamente ricca e significativa. La sua padronanza della tecnica divisionista a puntini, combinata con l’uso audace e vibrante dei colori, ha reso i suoi dipinti dei veri e propri capolavori, celebrati per la loro bellezza e la loro profondità emotiva.

La crescita dei valori di mercato delle opere di Merello negli ultimi anni è testimone del rinnovato interesse verso questo straordinario artista. Grazie a mostre ed eventi dedicati alla sua opera, la sua figura è stata riscoperta e rivalutata, attirando l’attenzione di collezionisti e appassionati d’arte di tutto il mondo. Questo nuovo interesse ha portato ad un aumento della domanda verso le sue opere, contribuendo al miglioramento dei suoi valori di mercato.

Nonostante Rubaldo Merello non sia nato in Liguria, è diventato parte integrante della cultura artistica della regione sin dalla sua giovinezza, quando si trasferì a Genova dove seguì la sua passione per la pittura. Rimasto legato alla Liguria per tutta la vita, le sue opere che ritraggono i paesaggi e la natura di questa terra sono particolarmente apprezzate, poiché l’artista è considerato un figlio adottivo di questa regione. La sua capacità di catturare l’essenza e la bellezza unica della regione settentrionale italiana ha reso le sue opere molto richieste e preziose per gli amanti dell’arte.

Le quotazioni delle opere di Merello riflettono la sua importanza e il suo prestigio nel mondo dell’arte. Le opere del primo periodo, prodotte fino agli anni ’10, sono particolarmente ricercate e hanno valori di mercato eccellenti. Tuttavia, anche le opere successive mantengono un forte interesse e una domanda costante da parte degli estimatori, pur presentando valori di mercato leggermente inferiori.

In conclusione, Rubaldo Merello continua ad essere una figura iconica e ammirata nel panorama artistico italiano. Il suo legame con la terra ligure e la sua straordinaria abilità nel catturare la bellezza del paesaggio lo rendono un artista da non dimenticare.

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Biografia di Rubaldo Merello Pittore

Nacque nel pittoresco villaggio di Isolato Valtellina, nel cuore della provincia di Sondrio, nel 1872. Figlio di un funzionario di dogana, trascorse i primi anni della sua infanzia immerso nella tranquilla atmosfera di questo luogo, respirando l’aria fresca delle montagne e ammirando i paesaggi mozzafiato che lo circondavano. La sua famiglia, pur non essendo direttamente coinvolta nell’arte, possedeva un profondo rispetto per la bellezza della natura e il valore dell’espressione creativa, un’atmosfera che avrebbe influenzato profondamente il giovane Rubaldo nei suoi futuri percorsi artistici.

Fu a Genova che Rubaldo Merello iniziò a coltivare la sua passione per l’arte. La città portuale, ricca di storia e cultura, offriva una vasta gamma di opportunità per gli aspiranti artisti, e non fu da meno nel cogliere queste opportunità. Qui, completò i suoi studi classici e intraprese un percorso accademico presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti tra il 1889 e il 1892. Fu durante questo periodo che iniziò a sperimentare con diversi medium artistici, esplorando sia la scultura che la pittura, alla ricerca della sua vera vocazione.

Le prime esperienze artistiche di Merello lo videro impegnato nella scultura, lavorando in uno studio a Genova-Nervi. Fu un periodo formativo per il giovane artista, che imparò le tecniche e i segreti del mestiere da maestri esperti. Tuttavia, fu la pittura che presto lo avrebbe catturato completamente. Le opere dei maestri divisionisti, che in quel periodo stavano rivoluzionando il panorama artistico italiano, lo affascinarono profondamente. Già nel 1898, vendette il suo primo dipinto paesaggistico, segnando l’inizio di una carriera artistica promettente.

Durante questo periodo, ebbe il privilegio di essere esposto al fervore del movimento divisionista, grazie alle opere visionarie di artisti come Plinio Nomellini e Giuseppe Pellizza, che esibivano le loro creazioni nelle prestigiose Promotrici di Genova. L’influenza di questi artisti fu evidente nelle prime opere di Rubaldo Merello, che mostravano una forte predilezione per la luce e il colore, e una sensibilità per la rappresentazione dei paesaggi naturali.

L’atmosfera culturale effervescente di Genova all’inizio del ventesimo secolo, con la presenza di figure come Giuseppe Cominetti, Paolo De Gaufridy ed Edoardo De Albertis, contribuì a formare il gusto e le convinzioni artistiche di Merello. Tuttavia, fu l’incontro con le opere di Nomellini, in particolare “La Sinfonia della Luna” e “Autunno Latino”, che lo introdusse in modo più profondo al Simbolismo, ispirandolo in modo duraturo. Queste opere, con la loro combinazione di lirismo e misticismo, lasciarono un’impronta indelebile sulla sua arte, influenzando il suo stile e la sua visione del mondo.

Nei primi anni del nuovo secolo, Rubaldo Merello si stabilì a Ruta sul Monte di Portofino, dove trascorse il periodo tra il 1900 e il 1906 immerso nella pittura divisionista, con il paesaggio del Monte che diventava il principale soggetto delle sue opere. Il Monte di Portofino, con i suoi boschi lussureggianti e i panorami mozzafiato sul mare, gli forniva un’infinita fonte di ispirazione, che egli traduceva con maestria sulla tela attraverso la sua tecnica divisionista distintiva.

Il 1906 segnò un momento significativo nella sua carriera quando, grazie all’intermediazione di Paolo De Gaufridy, Rubaldo Merello entrò in contatto con Vittore e Alberto Grubicy, rinomati sostenitori del movimento divisionista. Questo incontro segnò l’inizio di una collaborazione fruttuosa che lo avrebbe portato a ottenere una notevole visibilità internazionale. Nel 1907, espose con gli artisti divisionisti italiani al “Salon des peintre divisionnistes italiens” di Parigi, guadagnando l’ammirazione di critici e collezionisti d’arte di tutto il mondo.

Il 1909 vide la sua prima mostra di rilievo a Genova, presso il Circolo artistico Tunnel, segnando un altro traguardo importante nella sua carriera artistica. La mostra fu un grande successo, con le sue pere suscitando l’interesse e l’ammirazione del pubblico e della critica. L’arte di Merello, con la sua combinazione unica di lirismo e realismo, colpì profondamente gli spettatori, lasciando un’impressione duratura nella mente di chi ebbe il privilegio di ammirarla.

A partire dal 1906, scelse di vivere in isolamento, ritirandosi a San Fruttuoso sul Monte di Portofino. Fu qui, immerso nella tranquillità della natura, che il pittore trovò l’ispirazione per molte delle sue opere più famose. Lontano dal frastuono della città, Merello trovò la pace e la serenità di cui aveva bisogno per concentrarsi completamente sulla sua arte, creando capolavori che ancora oggi sono ammirati e apprezzati da persone di tutto il mondo.

Fu solo intorno al 1914 che  decise di trasferirsi a Portofino, attratto dalla bellezza senza tempo di questo pittoresco villaggio di pescatori. Qui, trovò un nuovo ambiente stimolante, con le sue strade strette e tortuose e le sue case colorate che si arrampicavano sulle colline, offrendo un’infinita varietà di soggetti per le sue opere d’arte. Nel 1918, Rubaldo Merello si trasferì a Santa Margherita Ligure, dove riprese anche la sua attività di scultore, realizzando nel 1919 la statua del Dolore, una delle sue opere più famose e toccanti.

Nel 1921, ottenne il riconoscimento del suo talento con la partecipazione alla Primaverile fiorentina, con tutti gli onori riservati a un artista di rilievo. La mostra fu un grande successo, con le opere di Merello suscitando l’ammirazione di critici d’arte, in particolare di Sem Benelli. Tuttavia, non riuscì a vedere questa mostra, poiché morì il 31 gennaio 1922 a Santa Margherita Ligure.

Rubaldo Merello Opere – Stile e Caratteristiche

Sinfonie Blu in Liguria: L’Arte di Rubaldo Merello tra Divisionismo e Simbolismo

Iniziò la sua carriera artistica lavorando in uno studio a Genova-Nervi, dove si dedicò principalmente alla scultura. Tuttavia, già nel 1898, si fece notare anche come pittore, con la vendita documentata di un suo dipinto paesaggistico. Questo segnò l’inizio di una fase di esplorazione artistica per Rubaldo Merello, che gradualmente si avvicinò sempre di più alla pittura divisionista, un movimento che stava emergendo con forza nell’ambiente artistico italiano e soprattutto ligure.

Verso l’inizio del nuovo secolo, si immerse completamente nel mondo della pittura divisionista. Tra il 1900 e il 1906, il Monte di Portofino divenne il principale soggetto delle sue opere, e la sua pittura si sviluppò in stretta osservanza del credo divisionista. In questo periodo, iniziò anche ad incorporare elementi simbolisti nelle sue opere, influenzato dalle creazioni visionarie di artisti come Plinio Nomellini. Le opere divisioniste di Rubaldo Merello si concentravano soprattutto sul paesaggio e sulla natura, utilizzando colori accesi e vivaci che conferivano loro un significato spirituale profondo.

L’influenza dell’impressionismo francese si fece sentire chiaramente nel suo lavoro durante questo periodo. Utilizzando la tecnica divisionista, che consisteva nella scomposizione del colore in piccoli puntini, Rubaldo Merello riuscì a catturare la luce e l’atmosfera dei suoi soggetti in modo vibrante e dinamico. Le sue opere di paesaggio, che spaziavano dai maestosi panorami montani alle splendide marine liguri, erano sempre prive di figure umane, focalizzandosi invece sulla potenza e sulla bellezza della natura.

Uno degli elementi distintivi del lavoro di Merello era la sua tonalità di blu, che divenne la sua caratteristica inconfondibile. Con la sua vivacità e la sua profondità, il blu nelle sue opere trasmetteva un senso di mistero e di meraviglia, invitando lo spettatore a immergersi completamente nel suo mondo incantato. Questo colore diventò quasi un marchio di fabbrica per il pittore di Isolato Valtellina, rendendo le sue opere immediatamente riconoscibili e ammirate.

Nel suo ultimo periodo artistico, Rubaldo Merello riprese la produzione scultorea, dimostrando la sua versatilità e il suo talento eccezionale. A Santa Margherita Ligure, realizzò la “Statua del Dolore”, un’opera toccante e potente che catturava l’essenza stessa della sofferenza umana. Con la sua maestria tecnica e la sua profonda sensibilità emotiva, dimostrò ancora una volta di essere un maestro dell’arte, capace di trasformare la materia in pura espressione dell’anima umana.

In conclusione, l’opera di Merello rappresenta un meraviglioso connubio tra pittura divisionista, simbolismo e impressionismo francese. Attraverso i suoi dipinti, riuscì a catturare la bellezza e la grandezza della natura, trasmettendo allo spettatore un senso di meraviglia e di contemplazione.

Rubaldo Merello Quadri

Di seguito alcuni dei dipinti noti del pittore:

1. Parmi les rochers (1905/06 c.)
2. Marine (1905/06 c.)
3. Pini e rocce (1906)
4. La scogliera (1907)
5. San Fruttuoso di Camogli (1907)
6. Portofino (1908)
7. Veduta di Punta Torretta (1914 c.)
8. Olivi a San Fruttuoso (1915)
9. Il mare (915/20 c.)
10. Alberi e collina (1918/20)
11. San Fruttuoso dal mare