
(Dipinto di un esponente della Scuola Romana)
Roberto Melli (1885 - 1958)
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BIOGRAFIA
Nasce a Ferrara nel 1885 muore a Roma nel 1958; pittore e scultore. Dopo un lungo periodo di inattività Melli ritorna, a 43 anni, sulla scena artistica nel 1928 (Abito a scacchi) e diventa un punto di riferimento per i giovani come critico e come artista. La sua pittura, già improntata a un forte senso plastico di sentore anche cubista, recupera il colore usato «in diretta funzione espressiva di uno stato d’animo»; intorno al 1930 si indirizza verso una ricerca sintetica di larghe zone tonali» accostate in delicatissimi passaggi (Vestaglia cinese). Sempre sottintendendo una griglia geometrica che facilita un’astrazione, una iconicità tutta nuova.
A Roma
Ragghianti contrappone questi dipinti aurorali alla pittura del tempo. Ed è proprio Guttuso che presenta Roberto Melli alla galleria del Secolo di Roma nel 1947, a dimostrare come tutto l’ambiente romano derivi «da questa pittura cosi logica nei suoi sviluppi, la moda della pittura tonale», colpito proprio da quella «luce fredda e classica incastonata in zone ben nette e taglienti». A una produzione di ritratti Melli affianca nel 1931 nature morte e paesaggi che si addolciscono via via in accordi luminosi di chiari e di scuri, risolvendo per una via più morbida e pastosa la sua pittura che, intorno al 1930, «puntava a una sintetizzazione dei piani nella massa» (Calvesi). Elemento questo che lo ha sempre differenziato da Mafai, con il quale ha in comune un certo influsso morandiano.
Fino alla guerra
Intorno al 1936 (Sinfonia in rosso e Autoritratto) si assiste a un processo di disgregamento dei volumi e del colore che si risolve in vibrazioni atmosferiche fino al 1944. Espone con i giovani alla Sindacale del Lazio del ’32, e quattro anni dopo ritorna con due opere alla scultura e apre l terzo anno di esposizione alla galleria La Cometa, presentato da De Libero che gli riconosce una funzione portante nella Roma di allora. Melli aveva presentato Ziveri e scritto numerosi articoli in Quadrivio. Nel ’35 partecipa alla Quadriennale e a una collettiva nella sede di New York della galleria «La Cometa»; nel 1938 viene privato dei diritti civili in seguito alle leggi razziali, tornando a esporre solo dopo la guerra.
Bibliografia: gli ANNITRENTA - a cura del Comune di Milano
MELLI QUOTAZIONI
Roberto Melli non è stato un artista particolarmente prolifico. È molto ricercato dai collezionisti della Scuola Romana. Le quotazioni dei suoi quadri sono in linea di massima di €1000/5000, ma qualche sua opera presenta risultati di vendita anche superiori a queste stime. Le sculture e le ceramiche hanno valori simili.
Le stime descritte sono indicative ed andrebbero accompagnate dalla valutazione di un nostro esperto.
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