Astrattismo Informale

L’astrattismo informale in Italia è un movimento artistico che si è sviluppato negli anni ’50 e ’60 del XX secolo. Si caratterizza per l’utilizzo di forme astratte e informali, spesso derivate dalla natura, per creare opere che esprimono emozioni e stati d’animo piuttosto che rappresentazioni realistiche della realtà.

Il movimento è stato guidato da artisti come Alberto Burri, Lucio Fontana, Piero Manzoni e Enrico Castellani, che hanno utilizzato materiali e tecniche innovative per creare opere astratte e informali. Burri, ad esempio, ha utilizzato tessuti e materiali industriali come la plastica e il sacco, mentre Fontana ha creato opere con tagli e buchi su tele di tela. Manzoni ha invece utilizzato materiali come l’inchiostro, la pittura acrilica e il gesso per creare opere astratte e informali che esplorano temi come l’identità e la percezione.

In generale, l’astrattismo informale in Italia è stato un movimento che ha cercato di rompere con la tradizione pittorica figurativa, cercando di esprimere l’essenza dell’arte attraverso la forma e i materiali, piuttosto che attraverso la rappresentazione della realtà. Questo movimento ha avuto un grande impatto sull’arte contemporanea italiana e internazionale e molti artisti italiani e stranieri sono stati influenzati dal suo approccio innovativo e sperimentale.

Principali artisti della corrente:

Afro
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