Gruppo Forma 1
Il Gruppo Forma 1 fu un’onda d’urto nell’arte italiana del dopoguerra. Questo movimento, nato a Roma nel 1947, ebbe il coraggio di sfidare le convenzioni artistiche dell’epoca e di creare un nuovo linguaggio che unisse l’astrattismo europeo e la tradizione figurativa italiana.
Carla Accardi, Ugo Attardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato, si autodefinivano “formalisti e marxisti”, ritenendo che i due termini potessero convivere e addirittura interagire.
L’arte del Gruppo era strutturata, ma non necessariamente realistica. La forma e il segno erano fondamentali, ma il gruppo rifiutava ogni pretesa simbolista o psicologica nella propria opera d’arte. Il risultato fu un’arte che rappresentava le intuizioni dell’artista in modo oggettivo, attraverso immagini concrete di forma-colore, al di fuori di ogni astrazione formale.
Il Gruppo Forma 1 fu un ponte tra l’astrattismo e il realismo, un movimento che cercava una sintesi tra due linguaggi artistici apparentemente inconciliabili. Il gruppo fu inoltre in contatto con il movimento dell’Astrattismo classico di Firenze, che condivideva molte delle idee del Gruppo Forma 1.
Nonostante abbia avuto vita breve e si sia sciolto nel 1951, il suo impatto sulla scena artistica italiana del Novecento è stato significativo e duraturo. Ogni artista del gruppo sviluppò un linguaggio personale, aprendo nuove strade artistiche che ancora oggi ispirano e affascinano.