Novecento (movimento artistico)

Il Novecento fu un importante movimento artistico che si sviluppò in Italia tra il terzo e il quarto decennio del XX secolo. Esso nacque come un gruppo di pittori che si ispiravano alla tradizione artistica italiana, in particolare al Rinascimento, ma in seguito divenne un movimento più vasto che mirava a esprimere i valori del nazionalismo fascista.

Il termine “Novecento” fu coniato nel 1922 da Arturo Bucci per definire il gruppo originario di artisti, ma in seguito venne adottato come nome del movimento nel suo complesso. I principali artisti del Novecento includono Ubaldo Oppi, Achille Funi, Mario Sironi, Pio Marussig e Leonardo Dudreville. Questi artisti cercavano di recuperare la tradizione artistica italiana, in particolare quella del Rinascimento, e di creare un’arte che fosse in linea con la visione del mondo fascista.

Il movimento fu sostenuto dalla teorica e propagandista del movimento Margherita Sarfatti, che presentò il gruppo alla Biennale di Venezia nel 1924 e che promosse una mostra del movimento nel 1926 a Milano. La mostra, inaugurata da Benito Mussolini, riunì alcuni dei più significativi artisti del periodo, tra cui Giorgio de Chirico e Carlo Carrà.

Il Novecento fu contraddistinto da un carattere composito e contraddittorio, nonostante gli sforzi di Sarfatti e altri di definire un’identità unitaria per il movimento. Tuttavia, a partire dalla seconda metà degli anni ’30, la poetica del Novecento si concentrò sui toni celebrativi ed epico-popolari, legati alle esperienze del muralismo sironiano e alla scultura monumentale di Arturo Martini.

In sintesi, il Novecento fu un importante movimento artistico che cercò di recuperare la tradizione artistica italiana, ma che fu in seguito strumentalizzato dal regime fascista per esprimere i suoi valori nazionalisti. Nonostante la sua natura composita e contraddittoria, il movimento contribuì alla rinascita dell’arte italiana nel XX secolo.

Principali artisti:

Pompeo Borra.
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